martedì 8 novembre 2022

Recensione "L'isola dei battiti del cuore" di Laura Imai Messina

    




Titolo: L'isola dei battiti del cuore
Autore: Laura Imai Messina
Editore: Piemme
Genere: Fiction
Data di uscita: 11 Ottobre 2022


Nel sud-ovest del Giappone, in una pozza di mare condivisa da due province, Kagawa e Okayama, nuota un'isoletta unica al mondo: Teshima. Sulla punta orientale dell'isola, sorge un minuscolo edificio in cui sono catalogate le pulsazioni del cuore di decine di migliaia di persone, alcune vive altre già ombre, provenienti dai luoghi più disparati del pianeta. Si chiama Shinzō-on no Ākaibu, l'Archivio dei Battiti del Cuore.

Alle porte di Tōkyō, in una cittadina lambita dall'oceano e circondata dalle montagne, sorge la casa dove Shūichi ha trascorso l'infanzia e dove ha appena fatto ritorno. Shūichi è un noto illustratore, ha quarant'anni e una cicatrice in mezzo al petto. È ossessionato dal proprio cuore che si ausculta ogni sera e dalle memorie confuse che ha del passato. Sua madre, per proteggerlo dai dispiaceri, ne ha manipolato i ricordi d'infanzia: di tutti i suoi piccoli drammi gli ha sempre raccontato una versione migliore. Ma se non si ha la certezza di aver sofferto in passato e di avercela fatta, da dove si ricava il coraggio di tentare ancora? È allora che Shūichi si accorge di un misterioso bambino che si aggira intorno alla casa.
Questa strana presenza fa nascere in Shūichi molte domande: chi e quel bambino che lo osserva e perché ha scelto la sua casa? E soprattutto: come si pesca un pesce-bambino? Shūichi scopre che il pesce-bambino si chiama Kenta, ha otto anni e vive prodigiose avventure nella solitudine più assoluta. Ma il pesce-bambino che è Kenta e il disegnatore surfista che è Shūichi, stringono giorno dopo giorno una straordinaria amicizia e quell'incontro cambierà per sempre la loro vita. Li porterà in un luogo che batte al ritmo del cuore, pronunciato in tutte le lingue del mondo. È Teshima, un'isoletta remota nel sud-ovest del Giappone, dove sorge l'Archivio dei Battiti del Cuore.

IL MIO VOTO


Shūichi è il protagonista della storia, un noto illustratore di quarant'anni che ne ha passate tante: a testimoniarlo non è solo una cicatrice in mezzo al petto, segno di un'operazione e della fragilità del suo cuore da cui è ossessionato, ma sono anche le tante cicatrici invisibili che hanno caratterizzato la sua vita a partire dalla perdita di persone care, come per esempio la propria madre ma la sua è una storia che ci viene svelata piano piano e quindi non ho intenzione di dirvi altro di lui se non che è un uomo che è un po' come se avesse smesso di vivere. Si focalizza tanto sulla sua carriera ma tiene tutto il mondo chiuso fuori.
Quello che per lui è difficile è il tentare ancora e questo perchè da bambino ha sempre avuto difficoltà, momenti difficili che la madre ha trasformato in una versione migliore e questo ovviamente lo spinge a non provare nemmeno, per paura di soffrire e ora, con la perdita della madre, questo ha un maggiore impatto.
Sarà la comparsa di un bambino, Kenta, a spingere a poco a poco Shūichi fuori dal suo guscio perchè entrambi hanno qualcosa in comune: sono tanto soli e bisognosi di affetto e per quanto l'amicizia tra un uomo adulto e un bambino di otto anni possa sembrare assurda, questi due personaggi sono molto più legati di quanto possa mai apparire e questo significa che insieme vivranno grandi avventure ma saranno anche messi a dura prova.
Ho apprezzato tanto Kenta come personaggio, un bambino che permette ad un uomo di trovare la forza di aprirsi di nuovo, un bambino che porta con sè il peso di tante cose ma che trova anche il coraggio di affrontare il tutto. Shūichi invece l'ho amato, è un personaggio che ci mette del tempo a rivelarsi ma quando lo fa è davvero qualcosa di unico e speciale, è un uomo che ne ha passate tante e che merita assolutamente di trovare la felicità.


Avevo già letto un romanzo di Laura Imai Messina e mi aveva piacevolmente colpita, per cui non vedevo l'ora di ritrovarla e con questo romanzo devo dire che si è proprio superata per quanto mi riguarda. Infatti ha scritto una storia davvero particolare che la trama anticipa perchè parla appunto di un'isoletta chiamata Teshima dove si trova un edificio in cui sono catalogate le pulsazioni del cuore di tantissime persone, alcune ancora vive altre che sono venute a mancare purtroppo, ma è qualcosa di davvero speciale, specie per il nostro protagonista che è ossessionato dai battiti del cuore. L'idea è qualcosa di super originale, ma allo stesso tempo prima di poter arrivare a Teshima l'autrice fa affrontare un viaggio non indifferente sia a Kenta che a Shūichi, i quali si ritroveranno solo alla fien a Teshima perchè finalmente in grado di capire quanto speciale questo posto, che fa capire si chi è ancora in vita per i battiti che ancora continuano ad esserci ma allo stesso tempo permette di capire che ci sono stati dei battiti, che anche le persone che non sono più in vita hanno lasciato comunque un segno ed è questo il fulcro di tutto, perchè Shūichi sta affrontando un periodo assai delicato per il suo passato che non vi svelerò perchè è giusto che lo conosciate tramite la lettura, ma che assume un significato speciale grazie proprio a questo viaggio a Teshima.
L'autrice con la sua prosa poetica ma anche scorrevole ci regala una storia unica, originale e toccante che dovete proprio leggere.

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