Non vedevo assolutamente l'ora di parlarvi di Bellezza Selvaggia ed eccomi qui in occasione del review party, siete pronti a scoprirlo?
Titolo: Bellezza selvaggia
Autore: Anna-Marie McLemore
Editore: Newton Compton
Genere: Fantasy
Data di uscita: 10 maggio 2018
Un magico giardino è custodito da generazioni di donne che si tramandano una terribile maledizione
Per quasi due secoli le Nomeolvides sono state legate al giardino di La Pradera, la splendida tenuta che incanta i visitatori di tutto il mondo, giunti appositamente per ammirare le sue piante rigogliose. La bellezza del giardino, infatti, dipende direttamente dai poteri delle donne che lo custodiscono e che sono in grado di far sbocciare i fiori più belli al loro tocco. Ma il loro legame con la terra è connesso a una maledizione: se si innamorano, i loro amanti svaniscono nel nulla. Dopo generazioni di misteriose scomparse, all’improvviso nel giardino viene ritrovato uno strano ragazzo. È Estrella, una delle più giovani, a prendersi cura di lui, mentre le Nomeolvides si interrogano sul misterioso nuovo arrivato, che ricorda a malapena il proprio nome: Fel. La ricerca della verità nel passato di La Pradera e di Fel porterà Estrella a scoprire segreti tanto magici quanto pericolosi, che affondano le radici in eventi accaduti secoli prima.
IL MIO VOTO
La Pradera è un luogo magico ed incantato che risplende grazie alle generazioni di Nomeolvides, delle ragazze che hanno il dono di creare fiori, ne hanno bisogno come l'aria che respirano.
E' da generazioni che le ragazze nutrono la Pradera e allo stesso tempo questa si prende cura di loro, fino a quando rispettano i loro compiti.
Ma le Nomeolvides sono caratterizzate anche da una maledizione: ogni qualvolta che si innamorano di una persona, questa sparisce sotto la loro vista.
Per questo ultima generazione delle ragazze è terribilmente preoccupata per una persona in particolare: Bay Brian, la proprietaria della tenuta ma anche colei che è amata da tutte le ragazze nomeolvides.
Ed è per questo che in qualche modo cercano di proteggerla, cercando di liberarsi dell'amore che nutrono per lei, sperando che la Pradera in qualche modo abbia pietà di loro.
E questa volta la Pradera sembra rispondergli, inviandogli un messaggio sotto forma di ragazzo, un ragazzo che non ha memoria del suo passato e non sa nemmeno il suo nome.
E' Estella, una delle Nomeolvides più piccole, a incaricarsi di aiutare il ragazzo ad ambientarsi e ad aprirsi con le altre, donandogli anche un nome: Fel.
Estella è forse colei che soffre di più per questo suo dono: la madre ha cercato in qualche modo di evitarle la maledizione donandole un nome che appartenesse al cielo e non ai fiori, purtroppo però nulla sembra spezzare questo continuo circolo vizioso.
E la presenza di Fel non sembra aiutare Estella, la quale sente di provare sempre di più qualcosa per lui ma allo stesso tempo è ben consapevole di quello che gli potrebbe accadere e non potrebbe sopportare di perdere qualcuno che ama, come già è accaduto in precedenza.
Scappare e diventare liberi non è un'opzione e allora cosa resta?
Non resta che scoprire la verità sulla Pradera e una volta fatto, nulla sarà più come prima.
Non vedevo assolutamente l'ora di immergermi in Bellezza Selvaggia fin dalla sua uscita americana e una volta scoperto il suo arrivo in Italia, non potevo che gioirne.
Si sa, quando si hanno alte aspettative su un libro, si finisce sempre per esserne delusi e in questo caso sono felice di dirvi che l'autrice è riuscita a soddisfarmi creando una storia semplicemente magica.
Le protagoniste del libro sono delle creature magiche chiamate Nomeolvides, delle ragazze che hanno il dono di creare fiori solo grazie alle loro mani.
E' un qualcosa di cui sentono costantemente il bisogno, non ne possono proprio fare a meno e fa più male trattenersi che non creare meraviglie da zero.
Ma con questo dono ne deriva anche una maledizioni: il loro amore è una condanna a morte per l'innamorato, il quale svanisce sempre sotto i loro occhi per mano della Pradera.
Ed è per questo che tutte sono allerta, perchè tutte amano allo stesso modo Bay Brian, che altri non è che una delle proprietarie della Pradera.
Quando nemmeno lei viene risparmiata, le ragazze non sanno più come convivere con il loro dono.
Solo Estella sembra determinata a scoprire di più sulla loro vita, soprattutto grazie all'arrivo improvviso di Fel, un ragazzo che non conosce nemmeno se stesso.
Sono Fel ed Estella a raccontarci la loro storia mozzafiato ma non sono gli unici protagonisti, ci sono almeno tre generazioni della famiglia Nomelvides pronte a consigliare le loro figlie e ad aiutarle nel momento del bisogno.
E poi c'è la famiglia Brian, che minaccia di usare il dono di Estella per i suoi scopi, altrimenti potrebbe finire male per tutte le ragazze.
Anna-Marie McLemore ha fatto un ottimo lavoro creando un romanzo pregno di mistero, di amore e di fantasia e curato nei minimi dettagli sia per quanto riguarda il mondo che lo caratterizza sia i personaggi, soprattutto dimostrando il coraggio e la caparbietà di una famiglia pronta a lottare per spezzare la propria maledizione.
Bellezza selvaggia è uno dei pochi fantasy autoconclusivi in circolazione e sinceramente è anche uno dei motivi per cui l'ho apprezzato tanto: ha un suo inizio, un suo climax e una sua conclusione e nulla di tutto questo è mai forzato, è perfetto così come è stato pensato.
Bellezza selvaggia è un romanzo che incuriosisce il lettore fin dalla trama e rispetta le sue promesse, addentrandosi in una storia originale e ben caratterizzata che non si limita a raccontare una semplice storia d'amore, ma le tematiche di cui parla l'autrice sono ben mirate a lanciare messaggi importanti e che non sono da sottovalutare.
Io non posso che consigliare questo romanzo a tutti, soprattutto a chi cerca una storia con delle protagoniste coraggiose e non disposte a piegarsi alla legge altrui, intrinsa di realismo magico e che resti nel cuore.
Bella recensione, anch'io ho adorato questo romanzo *__*
RispondiElimina