Bookspediani, pronti a sapere cosa ne penso del nuovo libro di Maxim Huerta?
Titolo: Il piccolo atelier sulla Senna
Titolo: Il piccolo atelier sulla Senna
Autore: Maxim Huerta
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Narrativa
Data di uscita: 15 Maggio 2018
Teresa è una giovane donna che vorrebbe colorare la sua vita. Il suo cuore è cucito di grigio da quando, bambina, ha perso la madre ed è passata sotto la tutela inflessibile di una zia gelida e severa. Sarà per questo che frequenta le lezioni private di un anziano pittore che è anche un po' filosofo: è lui a insegnarle che, prima del colore, deve imparare a dominare l'oscurità e, anziché continuare a sfumare gli sbagli, spesso è meglio strappare il foglio e ricominciare da capo. Teresa non ha mai avuto il coraggio di prendere in mano la sua vita. Ma un giorno, passando davanti al negozio di un antiquario a Madrid, avverte un brivido che la spinge a entrare e a soffermarsi davanti a una vecchia insegna parigina: «Aux tissus des Vosges, Alice Humbert nouveautés». Quella scritta colorata le parla di un tempo lontano, di una città affascinante e di una donna sconosciuta cui sente legato inspiegabilmente il suo destino. E così, in un istante, è presa dal desiderio di conoscere il mistero che si cela dietro quel nome, e lascia Madrid per la città delle luci. A Parigi, Teresa trova il negozio di stoffe abbandonato nei pressi della Senna, e proprio lì scopre vecchie fotografie di inizio Novecento che ritraggono una bellissima ragazza: Alice. Un frammento dopo l'altro, Teresa ricomporrà il quadro di una vita di cui avrebbe voluto essere protagonista: dalle umili origini all'ascesa nel bel mondo, dagli atelier dei pittori maledetti di Montparnasse a quello scintillante di Coco Chanel. S'immergerà nella storia di una donna che cercò la felicità a ogni costo, senza paura di attraversare le mille zone d'ombra dell'esistenza. E, grazie a quella storia, Teresa imparerà a riconoscere la luce che si nasconde anche dentro il bianco e nero, trovando finalmente la spinta per una nuova vita e un nuovo inizio tutto suo.
Teresa è una ragazza che da quando ha perso la mamma in tenera età ed è stata costretta a vivere con la zia, sempre fredda nei suoi confronti, vorrebbe solo ritrovare un po' di colore per la sua vita formata da sfumature di grigio.
La sua vita è una costante di delusioni e tragedie, lo stesso uomo che aveva giurato di amarla per sempre ha preso le distanze da lei senza nessun motivo apparente.
La ricchezza di denaro non basta a rendere la vita di Teresa degna di essere vissuta, si limita semplicemente a far passare una giornata dopo l'altra, alla costante ricerca di qualcosa che la faccia finalmente uscire dal suo mondo.
E' un giorno come gli altri quando passeggia per le strade di Madrid e qualcosa in un negozietto di antiquariato cattura la sua attenzione: si tratta di un'insegna parigina di un vecchio negozio che la chiama a gran voce e con cui sente un legame veramente molto forte di nome Alice Humbert.
Non avendo nessun legame e nessuna intenzione di restare un giorno di più in Spagna, Teresa decide di partire per Parigi, dove forse potrà trovare il colore che tanto cerca.
Dal momento del ritrovamento dell'insegna la narrazione si snoda in due storie apparentemente diverse ma in qualche modo legate. E' sempre Teresa a raccontare la sua nuova avventura pariginia, ma ad accostarla c'è anche la storia di Alice, una donna vissuta negli anni venti a Parigi, dove si è dovuta costruire la sua ricchezza da zero, esplorando il mondo dell'arte con i poeti maledetti, curiosando nell'Atelier di Coco Chanel e tanto altro ancora.
Teresa e Alice sono due donne che non hanno avuto una vita facile, sono entrambe sole e alla ricerca del loro posto nel mondo e finalmente Teresa a Parigi sembra aver trovato il suo angolo di paradiso, lontano da quella zia che l'ha sempre fatta sentire una persona poco gradita.
Eppure c'è una voce che la spinge a scoprire quanto può su Alice, perchè potrebbe essere più vicina a lei di quanto pensa.
In mezzo alle avenue di Parigi, inizia il nuovo viaggio di Teresa alla ricerca di se stessa e della ricerca dei tanto agognati colori da aggiungere alla sua vita, per renderla finalmente un vita da vivere e non da sopravvivere.
Teresa è una ragazza che da quando ha perso la mamma in tenera età ed è stata costretta a vivere con la zia, sempre fredda nei suoi confronti, vorrebbe solo ritrovare un po' di colore per la sua vita formata da sfumature di grigio.
La sua vita è una costante di delusioni e tragedie, lo stesso uomo che aveva giurato di amarla per sempre ha preso le distanze da lei senza nessun motivo apparente.
La ricchezza di denaro non basta a rendere la vita di Teresa degna di essere vissuta, si limita semplicemente a far passare una giornata dopo l'altra, alla costante ricerca di qualcosa che la faccia finalmente uscire dal suo mondo.
E' un giorno come gli altri quando passeggia per le strade di Madrid e qualcosa in un negozietto di antiquariato cattura la sua attenzione: si tratta di un'insegna parigina di un vecchio negozio che la chiama a gran voce e con cui sente un legame veramente molto forte di nome Alice Humbert.
Non avendo nessun legame e nessuna intenzione di restare un giorno di più in Spagna, Teresa decide di partire per Parigi, dove forse potrà trovare il colore che tanto cerca.
Dal momento del ritrovamento dell'insegna la narrazione si snoda in due storie apparentemente diverse ma in qualche modo legate. E' sempre Teresa a raccontare la sua nuova avventura pariginia, ma ad accostarla c'è anche la storia di Alice, una donna vissuta negli anni venti a Parigi, dove si è dovuta costruire la sua ricchezza da zero, esplorando il mondo dell'arte con i poeti maledetti, curiosando nell'Atelier di Coco Chanel e tanto altro ancora.
Teresa e Alice sono due donne che non hanno avuto una vita facile, sono entrambe sole e alla ricerca del loro posto nel mondo e finalmente Teresa a Parigi sembra aver trovato il suo angolo di paradiso, lontano da quella zia che l'ha sempre fatta sentire una persona poco gradita.
Eppure c'è una voce che la spinge a scoprire quanto può su Alice, perchè potrebbe essere più vicina a lei di quanto pensa.
In mezzo alle avenue di Parigi, inizia il nuovo viaggio di Teresa alla ricerca di se stessa e della ricerca dei tanto agognati colori da aggiungere alla sua vita, per renderla finalmente un vita da vivere e non da sopravvivere.
Il piccolo atelier sulla Senna è stato il mio primo approccio a Maxim Huerta, un autore di cui avevo sentito parlare molto bene e che non vedevo l'ora di scoprire.
A lettura ultimata posso dire che l'autore è certamente una persona a cui piace rendere ricco di materiale il suo romanzo, spaziando da un'epoca all'altra e sapendola ben caratterizzare.
Le due grandi protagoniste della storia sono Alice e Teresa, due donne che hanno vissuto in tempi e luoghi diversi ma che condividono lo stesso malessere per una vita che non sentono di vivere appieno.
Alice è una donna che si è forgiata da sola, non è mai stata cullata da nessuno e ha dovuto lottare per emergere nella Parigi degli anni venti, ma poi è finalmente riuscita a spiccare il volo, intrattenendosi con persone importanti come Coco Chanel nel suo meraviglioso atelier o con i pittori più famosi dell'epoca, un'epoca di cui è stato straordinario avere un assaggio, quasi come ritornare nel passato e passeggiare insieme ad Alice a Parigi e vedere gli stessi quadri della donna e gli abiti creati da Chanel stessa.
Teresa è la dimostrazione perfetta che non sono i soldi a fare la felicità di una persona, poichè nonostante il suo sostanzioso patrimonio e la brillante educazione ricevuta dalla zia rigida e composta, non ha quello che desidera di più: sentirsi amata.
La perdita della madre fin da piccola le ha precluso un'infanzia normale e la permanenza in casa della zia le ha dato il colpo di grazia, soprattutto quando il ragazzo di cui era innamorata l'ha lasciata senza dare troppe motivazioni.
Teresa è una donna infelice per le vie di Madrid, che sente la costante mancanza di qualcosa e per questo decide, spinta da qualcosa di profondo, di andare a Parigi e cambiare aria, ma soprattutto cambiare vita.
Qui scoprirà la bellezza della città, l'arte che la circonda e soprattutto avrà finalmente le risposte alle domande che le affollano la mente: perchè sente questo legame forte con Alice? Chi è davvero?
Ammetto che all'inizio ho fatto un po' fatica ad entrare nella storia, non capito dove l'autore volesse andare a parare ed ero nuova al suo stile.
Ma una volta compresa la sua prosa scorrevole, ricca di dettagli e sensazioni, mi sono ritrovata contemporaneamente in due Parigi e il pizzico di mistero creato da Maxim Huerta ha fatto sì che la storia scorresse più velocemente, permettendo al lettore di incuriosirsi sempre di più sulla storia che voleva raccontare.
Il piccolo atelier sulla Senna è un romanzo ricco di storia, di arte e cultura unita ad un pizzico di mistero, accompagnata dalle storie di due grandi donne che lottano per trovare il loro posto nel mondo, il giusto tocco di colore che permetta di vivere la loro vita appieno.
E' una storia a tratti leggera e a tratti molto più seria che affronta temi come la non fiducia in se stessi e la voglia di trovare se stessi in un mondo in cui è difficile farlo.
Ma che vale assolutamente la pena leggere.
A lettura ultimata posso dire che l'autore è certamente una persona a cui piace rendere ricco di materiale il suo romanzo, spaziando da un'epoca all'altra e sapendola ben caratterizzare.
Le due grandi protagoniste della storia sono Alice e Teresa, due donne che hanno vissuto in tempi e luoghi diversi ma che condividono lo stesso malessere per una vita che non sentono di vivere appieno.
Alice è una donna che si è forgiata da sola, non è mai stata cullata da nessuno e ha dovuto lottare per emergere nella Parigi degli anni venti, ma poi è finalmente riuscita a spiccare il volo, intrattenendosi con persone importanti come Coco Chanel nel suo meraviglioso atelier o con i pittori più famosi dell'epoca, un'epoca di cui è stato straordinario avere un assaggio, quasi come ritornare nel passato e passeggiare insieme ad Alice a Parigi e vedere gli stessi quadri della donna e gli abiti creati da Chanel stessa.
Teresa è la dimostrazione perfetta che non sono i soldi a fare la felicità di una persona, poichè nonostante il suo sostanzioso patrimonio e la brillante educazione ricevuta dalla zia rigida e composta, non ha quello che desidera di più: sentirsi amata.
La perdita della madre fin da piccola le ha precluso un'infanzia normale e la permanenza in casa della zia le ha dato il colpo di grazia, soprattutto quando il ragazzo di cui era innamorata l'ha lasciata senza dare troppe motivazioni.
Teresa è una donna infelice per le vie di Madrid, che sente la costante mancanza di qualcosa e per questo decide, spinta da qualcosa di profondo, di andare a Parigi e cambiare aria, ma soprattutto cambiare vita.
Qui scoprirà la bellezza della città, l'arte che la circonda e soprattutto avrà finalmente le risposte alle domande che le affollano la mente: perchè sente questo legame forte con Alice? Chi è davvero?
Ammetto che all'inizio ho fatto un po' fatica ad entrare nella storia, non capito dove l'autore volesse andare a parare ed ero nuova al suo stile.
Ma una volta compresa la sua prosa scorrevole, ricca di dettagli e sensazioni, mi sono ritrovata contemporaneamente in due Parigi e il pizzico di mistero creato da Maxim Huerta ha fatto sì che la storia scorresse più velocemente, permettendo al lettore di incuriosirsi sempre di più sulla storia che voleva raccontare.
Il piccolo atelier sulla Senna è un romanzo ricco di storia, di arte e cultura unita ad un pizzico di mistero, accompagnata dalle storie di due grandi donne che lottano per trovare il loro posto nel mondo, il giusto tocco di colore che permetta di vivere la loro vita appieno.
E' una storia a tratti leggera e a tratti molto più seria che affronta temi come la non fiducia in se stessi e la voglia di trovare se stessi in un mondo in cui è difficile farlo.
Ma che vale assolutamente la pena leggere.
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