Buona sera bookspediani.
Vi aspetta sul blog la recensione del magnifico romanzo di Amita Trasi.
Titolo: Il colore del nostro cielo
Vi aspetta sul blog la recensione del magnifico romanzo di Amita Trasi.
Titolo: Il colore del nostro cielo
Autore: Amita Trasi
Editore: Giunti
Genere: Fiction
Data di uscita: 4 Luglio 2018
India, 1986. Con la sua pelle color miele e gli occhi verdi come smeraldi, a otto anni Mukta ha un destino già segnato: come sua madre e sua nonna, diventerà una devadasi, una serva della dea. Ma se un tempo questo significava benessere, adesso, nel piccolo villaggio impoverito, vuol dire una cosa sola: diventare una prostituta a disposizione di tutti. Determinata a spezzare questa catena, la madre di Mukta fa fuggire la bambina a Bombay, dove sarà accolta come domestica in casa di un ingegnere che si prende cura dei bambini di strada. In quelle stanze inondate dal profumo dei samosa e del tè chai, Mukta ritrova la spensieratezza dell'infanzia e scopre che cosa significhi l'amicizia. Quella che a poco a poco la lega a Tara, la figlia dell'ingegnere, che incurante delle differenze sociali le fa scoprire le meraviglie della grande biblioteca cittadina, insegnandole di nascosto a leggere. Finché un giorno il passato di Mukta torna a bussare alla porta, rigettandola brutalmente in quella vita da cui aveva tentato di scappare... Sono passati oltre dieci anni, e Tara, che adesso vive negli Stati Uniti, fa ritorno a Mumbai dopo la morte del padre. Adesso tocca a lei realizzare il suo ultimo desiderio: ripercorrere i luoghi della sua infanzia per ritrovare l'amica perduta.
IL MIO VOTO
Mutka è una bambina come tante in India, con la sfortuna di essere nata nel posto sbagliato e al momento sbagliato: la situazione economica in India negli anni ottanta non è delle migliori e purtroppo è figlia di una donna che è una devadasi, una serva della dea che significa in termini semplici essere una prostituta. Come lo è stato per lei, anche Mutka non appena sarà pronta sarà destinata alla stessa vita della madre e questo la sua Amma non vuole assolutamente che succeda.
Combatte con tutte le sue forze per preservare la sua innocenza, tenerla lontana dalla terribile vita che conduce lei e allo stesso tempo crescerla.
Ma più il tempo avanza e più Mutka si avvicina al suo destino: l'unica cosa che sua madre può fare è allontanarla da casa e farla andare a Bombay, dove ci sono organizzazioni che si occupano di aiutare bambine come lei.
Nella città Mutka viene presa in casa come domestica di un ingegnere e della sua famiglia, dove conoscere Tara della quale ben presto diventa migliore amica.
Tutto per Mutka sembra andare per il meglio, fino a quando il suo passato viene a bussare prepotente alla porta, distruggendo tutti i suoi sogni di speranza.
Undici anni dopo da quella terribile notte che ha cambiato per sempre la vita di Mutka e di Tara, ritroviamo la donna ormai venticinquenne determinata più che mai a ritrovare la sua cara amica del passato.
Dopo alcuni eventi tragici Tara e suo padre hanno deciso di lasciarsi l'India alle spalle e di ricominciare da capo una nuova vita in America: la ragazza ha cercato di non pensare alla sua vita di prima e si è focalizzata solo sul futuro, studiando e conoscendo nuove persone con cui essere amica.
La morte improvvisa del padre e alcune sconvolgenti scoperte però costringono Tara a fare i conti con quel passato che ha voluto cancellare a tutti i costi e l'unico modo che ha per andare avanti con la sua vita è tornare in India e cercare quella bambina speciale che le aveva donato il sorriso nei momenti più bui e che considerava la sua migliore amica.
Ma è possibile trovare una donna ormai scomparsa da undici anni?
Sapevo che la lettura del romanzo di Amita Trasi sarebbe stata intesa e avrebbe lasciato un segno indelebile su di me, ma non sapevo quanto in profondità questo segno sarebbe andato. Sono le voci di Mutka e Tara a dare vita ad una storia che sono sicura non verrà facilmente dimenticata da chi gli dedicherà un po' del proprio tempo.
Mutka è una bambina nata nella povertà ma con una madre pronta a darle tutto il suo amore.
Purtroppo il suo affetto non basta a proteggerla da tutta la crudeltà del mondo e soprattutto dal suo destino: Mutka discende da una lunga stirpe di devadasi, donne che dedicano la loro vita a servire una dea ma che in sostanza sono prostitute costrette a concedersi ad ogni uomo che si presenta alla loro porta e costrette a fare tutto ciò che gli viene ordinato, senza potersi mai rifiutare.
L'Amma di Mutka non vuole questa vita per la sua bambina e la piccola stessa non comprende appieno quale sia il vero ruolo della madre, sa solo che vorrebbe renderla fiera di lei.
Sotto le continue insistenze della nonna però, la donna sente di non avere scelta se non allontanare al più presto Mutka da casa per farla arrivare a Bombay, dove potrà essere aiutata e protetta dal marcio del mondo.
L'allontanamento di Mutka avviene in gran segreto perchè il suo destino ormai è segnato e qualora venisse ritrovata sarebbe pronto ad aspettarla.
A Bombay la bambina viene sistemata in casa di un uomo facoltoso e lì sbriga lavoretti per la famiglia e conosce la figlia dell'uomo, Tara.
La sistemazione di Mutka con loro dovrebbe essere solo momentanea eppure più passa il tempo più la piccola sembra destinata a stare con loro, come se ci fosse sempre stato un vuoto destinato ad essere riempito da lei.
E' Tara la prima persona con cui Mutka si apre e l'unica che non la considera di casta inferiore, semplicemente un'amica con cui passare il tempo e con cui poter parlare e giocare.
Eppure la sfortuna di Mutka sembra seguirla ovunque e quando questa si abbatte sulla famiglia che la ospita, Tara molto rapidamente le volta le spalle e poco dopo il passato dal quale è sfuggita per tanti anni la viene a reclamare.
Più di dieci anni dopo, una Tara sola che si sente in colpa per il passato, tenta di correggere i suoi errori.
La voce di Mutka inizia dal 1986, da quando la bambina ha capito che il mondo è un posto crudele e che il suo destino era già stato scritto ancora prima che nascesse e la segue per tutto il tempo in cui viene allontanata dalla madre, viene presa come serva nella casa di Tara e quello che quella terribile sera la sua vita è cambiata.
La narrazione da parte di Tara invece parte dal 2004, dopo che alla morte del padre la ragazza capisce di dover tornare in India per cercare Mutka e rimediare al passato.
Più la storia prosegue, più le loro voci sono destinate ad intrecciarsi ma chissà se sono destinate a ritrovarsi ancora una volta.
Non si può rimanere impassibili al personaggio di Mutka: una bambina spezzata ancora prima di nascere, destinata ad una vita da prostituta solo per le credenze della famiglia e impossibilitata ad avere una vita migliore semplicemente perchè povera, di casta inferiore.
Per quanto Mutka ci provi, non può sfuggire al suo ruolo di prostituta e leggere quanto la sua vita sia stata scandita semplicemente da continui clienti è un vero colpo al cuore, perchè purtroppo questo libro non si discosta troppo dalla realtà.
Per quanto tratti temi delicati e allo stesso tempo forti, Il colore del nostro cielo è uno di quei romanzi necessari affinchè il mondo apra gli occhi e non si ignori più quello che accade sotto il nostro naso.
Amita Trasi con il suo libro ci trasporta in un mondo che spesso conosciamo solo per le sue meraviglie e non per la sua crudeltà. Le sue descrizioni permettono di viaggiare con la mente, ma mentre leggiamo siamo anche impossibilitati ad agire, non possiamo tendere la mano e aiutare Mutka e tutte le altre ragazze che come lei sono destinate a quella vita. Come loro, non possiamo che aspettare e pregare che qualcuno abbia la forza di fare qualcosa, di salvarle.
Perchè nessuno merita di essere uno schiavo.
Mutka è un personaggio da prendere come esempio perchè per quanto buia fosse la sua vita, ha sempre trovato in cuor suo la forza di andare avanti e non lasciarsi abbattere.
La speranza dicono sia l'ultima a morire e Mutka si è aggrappata a questo barlume di speranza con tutta se stessa, dimostrando una grande forza di volontà.
Ma oltre a questo, Il colore del nostro cielo è anche una bellissima storia di amicizia: Tara e Mutka si sono trovate per caso, è stato il destino ad unirle e nonostante la seconda fosse di casta inferiore, la prima non l'ha mai considerata tale. Le ha insegnato a leggere e a parlare bene l'inglese e le ha fatto capire che non era sola, che lei sarebbe sempre stata al suo fianco.
Una promessa che per tanti anni non ha potuto mantenere ma che ora, undici anni dopo, è determinata a fare.
L'amicizia di Mutka e Tara ha sfidato il tempo, lo spazio e tutti i pregiudizi e questo non può che farci capire che nonostante il mondo sia un posto tremendamente buio, c'è ancora una piccola speranza che possa essere salvato.
La prosa articolata della Trasi fa si che questo romanzo non venga letto in un attimo, ma assaporato perchè ogni parola merita il giusto peso e una giusta riflessione.
Io ve lo consiglio assolutamente, sono certa che dopo averlo letto non sarete più gli stessi.
Nessun commento:
Posta un commento