Siete pronti a conoscere cosa ne penso del romanzo di Ricard Ruiz Garzón ?
Titolo: L'immortale
Autore: Ricard Ruiz Garzón
Editore: Piemme
Genere: Libri per ragazzi
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 4 Settembre 2018
Judit ha quasi dodici anni e uno straordinario talento per il disegno. Da quando il padre, un celebre illustratore, ha abbandonato la famiglia per trasferirsi in Ungheria, vive con la mamma e il nonno a Ginevra. Su suggerimento del suo professore, per migliorare nel bianco e nero e nelle ombreggiature, Judit comincia a disegnare le scacchiere giganti del parco. Ed è proprio lì che conosce il misterioso signor Aliyat, riservato iraniano, fenomenale scacchista, straniero senza permesso di soggiorno e persona per cui vale la pena combattere.
IL MIO VOTO
Judit è una ragazzina con un grandissimo talento per l'arte, il quale deriva certamente da suo padre, un grande illustratore che ora vive in Ungheria e che si sente spesso con la figlia via mail, incoraggiandola sempre a dare il meglio di sè.
Judit vive con la mamma e con il nonno, i quali non li fanno mancare nulla eppure sente comunque la mancanza del padre e proprio ora che dovrebbe partecipare ad un concorso importante, vorrebbe averlo lì con lei e non solo mandargli i propri disegni scannerizzati, così che possa aiutarla a migliorare. Anche il professore di Judit la sprona ad allenarsi, in particolare per migliorare nei disegni di bianco e nero e per questo decide di andare al parco dove si trovano le scacchiere giganti e il quale è un luogo di ritrovo per gli amanti del gioco degli scacchi.
E' qui che incontra per la prima volta Aliyat, un uomo iraniano che ha un talento innato per gli scacchi e che attira l'attenzione di Judit per la sua riservatezza.
La bambina non sa giocare a scacchi ma sempre più incuriosita dal gioco, decide di dargli una possibilità, iniziando a giocare con il nonno e diventando ben presto una vera e propria campionessa, tanto da poter gareggiare con lo stesso Aliyat.
Giorno dopo giorno i due si contendono il titolo di vincitore e l'iraniano, non parlando per nulla la lingua, scrive a Judit dei bigliettini che l'aiutano a comprenderlo meglio e a comprendere meglio le tecniche degli scacchi.
A causa però di un disguido un giorno il signor Aliyat viene arrestato dalla polizia a causa del suo biglietto poichè temono che possa essere un pericolo.
E' proprio in questa circostanza che la polizia viene a sapere che l'uomo non ha il permesso di soggiorno e ben presto dovrà lasciare Ginevra e la stua famiglia.
Judit, che è una ragazzina che non si arrende, non può fare altro che applicare gli insegnamenti dell'uomo e tentare il tutto per tutto per salvarlo.
In poco più di 130 pagine Ricard Ruiz Garzón crea un romanzo che tocca temi attuali e terribilmente importanti.
In primis mette in evidenza cosa significa essere una famiglia: Judit, sua madre e suo nonno vivono a Ginevra mentre invece il padre della ragazza vive in Ungheria e in tanti anni di lontananza non è mai tornato a trovare la figlia. Judit ha un talento innato per il disegno ma ha continuato a creare nuove tele con la speranza che il padre si accorgesse di lei e le andasse a vedere di persona, speranza purtroppo vana perchè Judit non conosce davvero la verità sulla sua famiglia e il nonno è colui che tenta di proteggerla da tutto e allo stesso tempo cerca di farle da padre, così da non farle sentire la sua mancanza.
Successivamente parla di amicizia: quell'affetto che può nascere grazie ad una passione in comune e che si sviluppa giorno dopo giorno, diventando sempre più forte, tanto che non servono parole per comunicare e soprattutto così importante da smuovere mari e monti per aiutare la persona in difficoltà.
L'autore mette in risalto l'importanza degli scacchi, infatti può sembrare un semplice gioco, ma questo funziona un po' come la vita stessa: ci sono scelte da fare che bisogna ponderare e a volte bisogna sacrificare qualcosa per un bene più grande.
Essere un bravo giocatore significa sapere che per vincere, bisogna in primis saper perdere e questo è quello che il signor Aliyat insegna giorno dopo giorno a Judit.
Un'altra tematica terribilmente importante che ci tocca davvero da vicino è come è facile giudicare una persona solo dalle apparenze, senza prima conoscerla.
Il signor Aliyat è un iraniano senza documenti che vive a Ginevra, non parla la lingua e comunica tramite biglietti in cui scrive principalmente nozioni riferite agli scacchi.
Ma spesso si sceglie di vedere quello che si vuole e una mossa famosa del gioco per la polizia significa che quell'uomo a piede libero è un pericolo.
Come sempre sono i bambini a non farsi mille castelli e a non costruire problemi dove non ce ne sono: Judit si limita semplicemente a vedere il signor Aliyat per quello che è: un bravo giocatore di scacchi e un uomo riservato che merita di avere la sua occasione perchè lei crede in lui e per questo è disposta ad aiutarlo, sacrificando anche quello che fino a poco tempo prima pensava fosse la cosa più importante, ma è chiaro fin da subito che a volte nella vita ci sono altre priorità.
L'immortale è un libro che mette in evidenza come grazie ad un gioco si possono costruire grandi amicizie e come è possibile rompere tutte le barriere, andando oltre il pregiudizio e dando almeno la possibilità di conoscere una persona prima di giudicarla a priori solo per la sua nazionalità.
Ancora una volta sono questi libri, destinati ai ragazzi ma che tutti dovrebbero leggere, ad insegnarci grandi lezioni di vita e io non mi stanco mai di apprenderle.
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