sabato 8 dicembre 2018

#Un libro per due: "Bad Man" di Dathan Auerbach


Tremate, bookspediani, tremate, le partners in crime sono tornate! Io e Sandy, catturate dalla trama di Bad Man, abbiamo deciso di condivider la lettura del libro e oggi eccoci pronte a parlarvene.



Titolo: Bad Man
AutoreDathan Auerbach
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Thriller
Data di uscita: 28 Agosto 2018


Quando è sparito nel nulla, il piccolo Eric aveva solo tre anni. È uscito col fratello maggiore Ben a fare la spesa, è entrato nel bagno del supermercato ed è come se fosse stato inghiottito d’un colpo. È bastato che Ben si distraesse un secondo e il bambino non c’era più. Dissolto nell’aria pesante delle paludi della Florida. Nonostante le ricerche, di lui non è rimasta la minima traccia e, cinque anni più tardi, la sua famiglia è ormai a pezzi. Solo Ben resiste, mentre la sua matrigna si limita a sussurrare il nome di Eric e rifiuta di lasciare la casa che il padre di Ben non si può più permettere. Perciò il ragazzo ha un disperato bisogno di lavorare e l’unica chance gliela dà proprio quel supermercato. Dove gli basta varcare la soglia per capire che qualcosa non va: gli oggetti volano dagli scaffali, le imballatrici prendono vita, le pesanti porte delle celle frigorifere si chiudono di colpo, misteriose stanze segrete si rivelano all’improvviso. Anche la gente è strana. E c’è qualcosa che non va persino nell’aria. Ecco perché Ben sa di essere nel posto giusto. Sa che quel luogo cavernoso ha molte cose da raccontargli. Per questo non smette di guardarsi intorno. Forse la verità si nasconde proprio lì. O forse il messaggio è un altro. E lui la prossima vittima.

IL MIO VOTO






fratelli per la vita! fotografia. (•◡•) Tante altre idee cool per le mamme sul sito ❤ mammabanana.com ❤Ben ed Eric sono fratellastri ma passano tutto il loro tempo insieme e benchè a volte Ben sia stanco di intrattenerlo e di giocare con lui, gli vuole un gran bene ed è stato proprio il suo arrivo ad unire ancora di più la famiglia.
E' un giorno come un altro quando i due, dopo una partita di nascondino, si dirigono al supermercato per fare un po' di spesa ed Eric, come sempre, fa i capricci prima per alcune cose che vorrebbe acquistare e poi perchè ha bisogno del bagno. Ben, che a causa di un incidente ha spesso un forte dolore alla gamba e che poi si propaga per tutto il corpo, fino a colpire la testa, non può fare a meno di accontentarlo e di portarlo alla toilette, per avere un attimo di pace. Ma è proprio qui che succede la tragedia: Eric non arriverà mai al bagno, non tornerà mai più da suo fratello Ben, scomparirà nel nulla senza nessun testimone e senza lasciare la minima traccia della sua presenza.
Inutili sono i tentativi di Ben di comprendere quello che è accaduto, non c'è una vera spiegazione per quello che è sucesso, ci sono solo sensi di colpa e una famiglia completamente spezzata, che non riesce ad accettare la scomparsa di un figlio e immancabilmente dare la colpa all'altro, quello che se lo è lasciato sfuggire.


 Sono passati cinque anni da quel giorno e la famiglia di Ben non si è mai ripresa dalla perdita di Eric: la madre del bambino non riesce a venire a patti con quello che è successo e vive in un mondo tutto suo, dove passa la maggior parte del tempo in camera di Eric e dove ancora gli canta delle canzoncine sottovoce, sperando prima o poi di vederlo tornare a casa. Il padre di Ben invece è stato l'unico a farsi forza e a continuare a lavorare, del resto qualcuno doveva portare avanti la famiglia, ma ormai si è messo l'anima in pace. Ben invece per tutti e cinque gli anni non ha fatto che distribuire volantini e seguire ogni possibile pista che potesse ricondurlo al fratello: sa che Eric non è morto ed è determinato a trovarlo ad ogni costo.
Purtroppo però è necessario che trovi un lavoro, poichè le bollette continuano ad aumentare e il destino vuole che l'unico posto ad offrirgli un lavoro sia lo stesso supermercato che gli ha tolto Eric. Ben non si può permettere di rifiutare il lavoro e visto che si trova sulla scena della scomparsa del fratello ne approfitta per indagare, aiutato dagli altri ragazzi del turno notturno Marty e Frank. Ma più indaga, più scopre che il supermercato sembra nascondere qualcosa di oscuro.


via à la folie / to insanityLa trama di Bad Man mi ha attirata fin da subito e già dalle prime pagine l'autore riesce ad incuriosire il lettore, partendo subito in quarta nel farci conoscere Eric per poi farlo sparire dalla circolazione in circostanze del tutto misteriose, non facendo davvero capire chi o cosa potesse averlo rapito. Il vero protagonista quindi non è lui, ma Ben, suo fratello maggiore, un ragazzo che a prima vista può sembrare pericoloso per la sua stazza ma che è del tutto indifeso: sono ormai cinque anni che Ben è divorato dal senso di colpa per quello che è successo ad Eric e nonostante tutti si siano arresi, lui continua imperterrito le sue ricerche, trascinandosi in giro a distribuire volantini con la sua gamba malandata e con la voglia di ripotartare a casa il suo amato fratellino. Allo stesso tempo però ha bisogno di un lavoro e non sfugge l'ironia nel constatare che l'unico posto a dargli la possibilità di pagare le bollette sia lo stesso che gli ha già tolto così tanto nella vita.
Ben è un protagonista per cui è facile provare empatia e per cui si prova un affetto istantaneo: è una persona come tanti, non ha nulla di speciale ed è proprio questo che porta il lettore a riflettere: le cose brutte possono accadere a chiunque, non è possibile sfuggire al male.


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La narrazione, iniziata nel migliore dei modi, durante il suo percorso si focalizza sul supermercato e su quante cose strane accadono nell'edificio e che portano Ben a pensare di essere vicinissimo a scoprire cosa può essere accaduto a suo fratello. All'interno del supermercato però non assistiamo solo alle bizzarrie che accadono, ma anche all'inizio di una bellissima amicizia tra Ben e Marty, un altro ragazzo che svolge il turno serale con lui come magazziniere.
I loro scambi di battute sono una delle cose che più ho amato di questo romanzo: è stato meraviglioso vedere come siano diventati subito amici e come Marty sia stato disposto ad aiutare Ben a scoprire cosa potesse nascondere il supermercato, una volta che l'ha riconosciuto e ha capito che cosa cercasse oltre ad uno stipendio.
E' bello che, anche in un thriller dove è il male a governare ogni pagina, venga risaltata una cosa così bella e pura come l'amicizia e il fatto che l'autore si sia ispirato ad un suo rapporto con un caro amico lo rende ancora più realistico, una sorta di omaggio ad una persona importante.


(Visita il nostro sito templedusavoir.org)Ma se la storia era iniziata con le migliori intenzioni, durante la seconda parte del romanzo inizia un po' a perdersi e abbandona il suo tracciato, allontanandosi dal supermercato e focalizzandosi su una nuova location: un bosco, da sempre simbolo di paura.
L'autore infatti inizia ad aggiungere sempre più misteri e anzichè dare risposte non fa che creare ancora più domande, alle quali poi l'autore non sa come rispondere e finiscono per restare questioni irrisolte. 
Onestamente sembra una storia scritta a più mani, l'autore nella prima parte ha creato davvero una trama fitta di misteri e questo ovviamente ha creato aspettative nel lettore, che nella seconda parte non solo non sono state rispettate ma hanno creato più domande che risposte.
Anche dal finale ammetto che mi aspettavo qualcosa di più, anzi non mi ha dato proprio un'idea di conclusione e quindi non escludo che l'autore possa tornare sui suoi passi e scrivere un secondo capitolo dell'avventura di Ben.
Per quanto riguarda invece lo stile di Dathan Auerbach non ho nulla da rimproverargli: non sembra assolutamente un autore alle prime armi e spesso alterna capitoli brevi da capitoli più corposi, destabilizzando e confondendo il lettore.


 Questo è stato un libro da cui mi aspettavo qualcosa di più, ma devo ammettere che sa giocare bene con i suoi punti di forza: i personaggi, soprattutto quello di Ben, molto ben caratterizzati, la capacità di creare una luce nel buio ossia avere qualcuno da chiamare amico anche quando tutto il resto della vita sembra cadere a pezzi e ti fa sentire completamente al buio e ovviamente la capacità dell'autore di rendere sospettabili tutto e tutti, senza capire davvero cosa possa essere questa malvagità che sembra seguire Ben ad ogni passo. 
Dathan Auerbach ha ancora tanto da imparare, ma con questo debutto ha attirato l'attenzione dei lettori e sono sicura che in futuro saprà riservarci delle belle sorprese.
Bad Man è una lettura che per tutta la sua durata attanaglia il lettore, facendolo sentire continuamente irrequieto.
E' un incubo da cui non si vede l'ora di svegliarsi: il male si annida ovunque e a volte sfuggirgli è impossibile.







si ringrazie la casa editrice 
per la copia omaggio
e Sandy Mercado
per la grafica.








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