Buon salve Bookspediani, oggi vi parlo del nuovo libro di Megan Maxwell.
Titolo: Non chiedermi di amarti
Autore: Megan Maxwell
Editore: Tre60
Genere: Romance
Data di uscita: 28 Febbraio 2019
A vent’anni tutte sognano l’amore eterno. Ma Nora non sogna: lei, il principe azzurro, l'ha trovato in Giorgio ed è convinta che la loro unione sia destinata a durare per sempre. E invece Giorgio, dopo vent'anni di matrimonio e al compimento dei (fatidici?) quarant’anni, perde la testa per un'affascinante ventenne e se ne va di casa. Nora è sconcertata e ferita, ma soprattutto è terrorizzata all’idea di dover ricominciare tutto da capo. Però la vita a volte restituisce più di quello che prende…
Grazie al sostegno di Chiara, la sua migliore amica, Nora recupera lentamente la fiducia in se stessa e trova il coraggio di trasformare la sua passione per la fotografia in lavoro. È così che incontra Ian, un ragazzo afffascinante, premuroso, che la fa sentire speciale. Ian, però, è molto più giovane di lei. Nora esita: sa quanto dolore può venire da una relazione, specialmente quando la differenza di età è così marcata. Riuscirà Ian a convincerla di essere l’uomo giusto per lei? E Nora finirà per dirgli Non chiedermi di amarti, rinunciando, magari per sempre, alla possibilità di essere felice?
Nora è una ragazza italo spagnola che non deve sognare di trovare l’amore, quel principe azzurro tanto atteso, perché lei lo ha già trovato in Giorgio e, sebbene entrambi siano molto giovani, il matrimonio non tarda ad arrivare.
Vent’anni dopo la loro vita non è davvero come Nora si sarebbe immaginata: ha tre figli che ama, ma il suo matrimonio non è più come all’inizio: Giorgio è spesso assente a causa del suo lavoro e quando c’è, è come parlare con un robot, che va avanti ormai con il pilota automatico senza tuttavia accorgersi delle novità.
Nora non sente più quell’amore che tanto li aveva caratterizzati e non sa nemmeno come raggiungere Giorgio, che ormai sembra lontano anni luce da lei.
Il suo mondo prende un’ulteriore batosta quando scopre che la distanza del marito è causata dai suoi continui tradimenti e dalle relazioni che ha avuto negli anni.
Completamente ferita, Nora non può che allontanarsi da lui e cercare la sua strada.
Ricominciare da capo la propria vita non è mai facile, specie a quaranta anni quando hai un passato alle spalle che ti fa soffrire e dei figli a cui stare vicino. Per fortuna però Nora ha la sua migliore amica Chiara, la quale è sempre pronta a darle consigli ma anche a spronarla a mettersi in gioco. E Nora piano piano ascolta i suoi consigli, riscoprendo le passioni di un tempo come l’amore per la fotografia e ne approfitta per iscriversi in palestra, dove conosce Ian, un ragazzo per cui sente subito una forte attrazione ma sa che non può in nessun modo nascere nulla tra loro poiché la differenza di età è troppo marcata. Ian infatti ha solo ventotto anni e un lavoro che spesso lo mette in condizione di mentire, per quanto non vorrebbe.
Ma Nora non ha più la forza di essere circondata da bugie e ha paura di essere giudicata perché Ian è più piccolo di lei.
Troverà la forza di abbattere i pregiudizi e amare di nuovo?
Dalla trama il nuovo romanzo di Megan Maxwell aveva tutte le carte in regola per essere una bella storia, che si focalizza sulla rinascita e sul sapersi mettere in gioco tuttavia durante l’evolversi della storia l’autrice si perde un po’ per strada, concentrandosi su troppi personaggi e sulle varie relazioni, oscurando il bel messaggio di partenza. Nora è un personaggio in cui è facile rispecchiarsi poiché capita veramente spesso che una relazione finisca a causa del tradimento di uno dei due, ma inizialmente è difficile comprenderla poiché anziché affrontare il marito nega la verità, fino a quando poi è impossibile vivere con un uomo che mente costantemente per egoismo.
Nora è una persona molto indecisa, che fa un passo avanti e due indietro, che non pensa al suo benessere ma ai pensieri e degli altri. Ian invece è l’unico personaggio coerente con se stesso, un ragazzo difficile da trovare che odia mentire e lo fa solo per lavoro, se costretto, ed è deciso a lottare per quello in cui crede.
La dinamica tra i due l’ho trovata molto interessante, soprattutto per gli spunti di riflessione che ha inevitabilmente fatto nascere: come è possibile che se un uomo lascia la moglie per una donna più giovane nessuno storce il naso, mentre invece se è la donna a farlo sembra che lo faccia per divertimento? La madre di Nora in questo caso è quella con più pregiudizi, riassumendo perfettamente il pensiero della massa. Tuttavia io penso che se una persona è sicura di se stessa e non ha paura di mettersi in gioco, non viene toccata dalle chiacchiere degli altri o dai pregiudizi, vive la sua vita e basta.
Nora non è ancora a questo livello, l’ essere stata tradita ha sicuramente influito sulla sua opinione su se stessa, facendola sentire non desiderata e non amata e per questo non vuole rischiare, perché è lei stessa ad avere paura e si nasconde dietro a tante scuse.
Bisogna ammettere che lo stile della Maxwell resta scorrevole e diretto come sempre, per cui rende il libro molto facile da leggere, aiutato anche da capitoli molto brevi, ma quello che spezza l’armonia della storia è l’inserimento di troppi personaggi e di troppe storie che inizialmente appaiono le une completamente slegate dalle altre ma che poi a poco a poco trovano il loro inserimento nella trama. Nella storia si può vedere come l’autrice sia attratta dall’Italia, tanto da regalarci una famiglia intera italiana che un po’ alla lontana rispecchia alcuni pensieri, anche se sono stati un pelo esagerati. Onestamente il messaggio che la Maxwell voleva comunicare, ossia che è possibile ricominciare una vita da capo anche a quaranta anni, mi è piaciuto, ma non ho apprezzato a pieno come Nora, che è il simbolo di questo messaggio, si sia mossa in questo senso, facendo spesso qualche passo avanti e mille indietro, ma del resto non è mai facile rimettersi in gioco.
Non chiedermi di amarti è un romanzo un po’ sottotono rispetto ai soliti dell’autrice, che non riesce a convincere appieno ma che almeno fa riflettere su queste tematiche.
Non perdetevi le altre recensioni!
Grazie al sostegno di Chiara, la sua migliore amica, Nora recupera lentamente la fiducia in se stessa e trova il coraggio di trasformare la sua passione per la fotografia in lavoro. È così che incontra Ian, un ragazzo afffascinante, premuroso, che la fa sentire speciale. Ian, però, è molto più giovane di lei. Nora esita: sa quanto dolore può venire da una relazione, specialmente quando la differenza di età è così marcata. Riuscirà Ian a convincerla di essere l’uomo giusto per lei? E Nora finirà per dirgli Non chiedermi di amarti, rinunciando, magari per sempre, alla possibilità di essere felice?
Nora è una ragazza italo spagnola che non deve sognare di trovare l’amore, quel principe azzurro tanto atteso, perché lei lo ha già trovato in Giorgio e, sebbene entrambi siano molto giovani, il matrimonio non tarda ad arrivare.
Vent’anni dopo la loro vita non è davvero come Nora si sarebbe immaginata: ha tre figli che ama, ma il suo matrimonio non è più come all’inizio: Giorgio è spesso assente a causa del suo lavoro e quando c’è, è come parlare con un robot, che va avanti ormai con il pilota automatico senza tuttavia accorgersi delle novità.
Nora non sente più quell’amore che tanto li aveva caratterizzati e non sa nemmeno come raggiungere Giorgio, che ormai sembra lontano anni luce da lei.
Il suo mondo prende un’ulteriore batosta quando scopre che la distanza del marito è causata dai suoi continui tradimenti e dalle relazioni che ha avuto negli anni.
Completamente ferita, Nora non può che allontanarsi da lui e cercare la sua strada.
Ricominciare da capo la propria vita non è mai facile, specie a quaranta anni quando hai un passato alle spalle che ti fa soffrire e dei figli a cui stare vicino. Per fortuna però Nora ha la sua migliore amica Chiara, la quale è sempre pronta a darle consigli ma anche a spronarla a mettersi in gioco. E Nora piano piano ascolta i suoi consigli, riscoprendo le passioni di un tempo come l’amore per la fotografia e ne approfitta per iscriversi in palestra, dove conosce Ian, un ragazzo per cui sente subito una forte attrazione ma sa che non può in nessun modo nascere nulla tra loro poiché la differenza di età è troppo marcata. Ian infatti ha solo ventotto anni e un lavoro che spesso lo mette in condizione di mentire, per quanto non vorrebbe.
Ma Nora non ha più la forza di essere circondata da bugie e ha paura di essere giudicata perché Ian è più piccolo di lei.
Troverà la forza di abbattere i pregiudizi e amare di nuovo?
Dalla trama il nuovo romanzo di Megan Maxwell aveva tutte le carte in regola per essere una bella storia, che si focalizza sulla rinascita e sul sapersi mettere in gioco tuttavia durante l’evolversi della storia l’autrice si perde un po’ per strada, concentrandosi su troppi personaggi e sulle varie relazioni, oscurando il bel messaggio di partenza. Nora è un personaggio in cui è facile rispecchiarsi poiché capita veramente spesso che una relazione finisca a causa del tradimento di uno dei due, ma inizialmente è difficile comprenderla poiché anziché affrontare il marito nega la verità, fino a quando poi è impossibile vivere con un uomo che mente costantemente per egoismo.
Nora è una persona molto indecisa, che fa un passo avanti e due indietro, che non pensa al suo benessere ma ai pensieri e degli altri. Ian invece è l’unico personaggio coerente con se stesso, un ragazzo difficile da trovare che odia mentire e lo fa solo per lavoro, se costretto, ed è deciso a lottare per quello in cui crede.
La dinamica tra i due l’ho trovata molto interessante, soprattutto per gli spunti di riflessione che ha inevitabilmente fatto nascere: come è possibile che se un uomo lascia la moglie per una donna più giovane nessuno storce il naso, mentre invece se è la donna a farlo sembra che lo faccia per divertimento? La madre di Nora in questo caso è quella con più pregiudizi, riassumendo perfettamente il pensiero della massa. Tuttavia io penso che se una persona è sicura di se stessa e non ha paura di mettersi in gioco, non viene toccata dalle chiacchiere degli altri o dai pregiudizi, vive la sua vita e basta.
Nora non è ancora a questo livello, l’ essere stata tradita ha sicuramente influito sulla sua opinione su se stessa, facendola sentire non desiderata e non amata e per questo non vuole rischiare, perché è lei stessa ad avere paura e si nasconde dietro a tante scuse.
Bisogna ammettere che lo stile della Maxwell resta scorrevole e diretto come sempre, per cui rende il libro molto facile da leggere, aiutato anche da capitoli molto brevi, ma quello che spezza l’armonia della storia è l’inserimento di troppi personaggi e di troppe storie che inizialmente appaiono le une completamente slegate dalle altre ma che poi a poco a poco trovano il loro inserimento nella trama. Nella storia si può vedere come l’autrice sia attratta dall’Italia, tanto da regalarci una famiglia intera italiana che un po’ alla lontana rispecchia alcuni pensieri, anche se sono stati un pelo esagerati. Onestamente il messaggio che la Maxwell voleva comunicare, ossia che è possibile ricominciare una vita da capo anche a quaranta anni, mi è piaciuto, ma non ho apprezzato a pieno come Nora, che è il simbolo di questo messaggio, si sia mossa in questo senso, facendo spesso qualche passo avanti e mille indietro, ma del resto non è mai facile rimettersi in gioco.
Non chiedermi di amarti è un romanzo un po’ sottotono rispetto ai soliti dell’autrice, che non riesce a convincere appieno ma che almeno fa riflettere su queste tematiche.
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