giovedì 14 marzo 2019

Recensione "Fish Boy" di Chloe Daykin

Buona sera bookspediani.
Siete pronti a conoscere Fish Boy?



Titolo: Fish Boy
AutoreChloe Daykin
Editore: Giunti
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 30 Gennaio 2019


Billy ha 12 anni, adora l'oceano e la natura, e di fronte alla vita ha un'infinità di domande. Il suo mito è David Attenborough, il naturalista che ha una risposta a ogni domanda. Il padre lavora in un negozio, è premuroso e cerca di compensare le attenzioni mancate della madre, sempre stanca e affetta da affaticamento cronico. Così Billy è attratto dal mondo marino, dove non ci sono compagni che rubano le scarpe o una madre che non gioca con suo figlio... e una notte decide di immergersi sott'acqua e abbandonarsi. Per fortuna Patrick, il suo nuovo e unico amico, con un grosso atto di coraggio lo salva prima che sia troppo tardi... e l'avventura ha inizio! 


IL MIO VOTO






Billy è un ragazzino di dodici anni che purtroppo è solo: a scuola non ha amici e viene continuamente preso di mira dai bulli, che lo maltrattano e lo prendono in giro per la sua grande passione per l'aqua e i pesci, tanto da guadagnarsi l'appellativo di Fish Boy. Del resto quando Billy è in acqua non è costretto a pensare a nulla: nè ai suoi compagni, nè tanto meno alla sua famiglia, che sta affrontando una situazione non facile. La madre di Billy infatti è affetta da qualche tipo di malattia che la rende sempre stanca, sempre intrattabile e questo fa soffrire inevitabilmente il ragazzo poichè vorrebbe accanto la sua mamma, per giocare ma anche per i consigli e soprattutto per avere un po' di affetto, di cui ha tanto bisogno. Suo padre invece è troppo concentrato sul come aiutare sua madre da non comprendere quello che succede nella vita di Billy. E così il ragazzo passa le sue giornate al mare, in acqua, fino a quando un giorno arriva un pesce che sembra voler comunicare proprio con lui e Billy non sa a chi raccontarlo ne come sentirsi. La fortuna vuole che a scuola arrivi un nuovo ragazzo, Patrick, con il quale Billy lega subito ma che ha paura di spaventare con le sue stranezze. Inizia così la grande avventura di Billy, che da altri è chiamata vita.


Fish Boy era uno dei tanti libri che reclamava a gran voce la mia attenzione, non solo per la bellissima copertina ma per una trama decisamente interessante. Oltre ad una cover meravigiosa, l'edizione italiana è decisamente curata nei minimi dettagli ed è impossibile non restare catturati dalla meraviglia dei questo libro, che si estende anche al suo contenuto grazie alle illustrazioni di Richard Jones e alla storia dolce e toccante che ci regala Chloe Daykin. 
Il protagonista di Fish Boy è Billy Shiel, un ragazzino di dodici anni che come tanti si ritrova a dover affrontare alcune difficoltà, a cominciare dai bulli della scuola che non perdono occasione per ridere di lui e per torturarlo, rubandogli per esempio le scarpe o facendo in modo di sentirlo un pesce fuor d'acqua. Billy del resto ci si sente davvero: nella terra ferma non riesce a trovare il suo posto poichè non ha nessun amico con cui parlare e soffre terribilmente per la situazione familiare, poichè sua madre ha una malattia che la rende spesso stanca e Billy teme che a poco a poco la donna stia scomparendo, lasciandolo solo.


Quando non si ha nessuno con cui parlare e non si riesce a comprender appieno quello che succede intorno a noi, si cerca rifugio nel proprio porto sicuro. Per Billy questo è il mare, dove può stare sott'acqua a non pensare a nient'altro che al mare e alla vastità del nulla che lo circonda, alle onde che lo cullano e ai problemi che sembrano scomparire. Questo fino a quando non arriva un pesce nella direzione di Billy che inizia a parlargli e il ragazzo non sa decisamente cosa pensare, ne tanto meno con chi ne può parlare per non essere considerato ancora più strano di quello che è.
Il suo idolo, il naturalista David Attenborough, saprebbe certamente cosa consigliargli a riguardo, tuttavia trovare una risposta è difficile, per cui cerca di non pensare a quello che è successo sott'acqua, anche se il richiamo del pesce e di quello che ha detto è sempre costante.
Quando a scuola arriva Patrick, un nuovo ragazzo, Billy in qualche modo riesce a legare con lui e per una volta non si sente più un outsider, ma parte di qualcosa, tuttavia non vuole confessargli la verità su sua madre e sui pesci che gli parlano perchè teme di perdere subito la sua amicizia.
Ma come si può essere amici se non ci si fida l'uno dell'altro?
E soprattutto, vale la pena aprirsi agli altri?


Fish Boy è un romanzo decisamente fuori dalle righe per la particolarità della sua storia, ma le tematiche che affronta sono certamente attuali e importantissime.
Chloe Daykin nel suo libro infatti parla di bullismo: il protagonista è un outsider che desidera solo essere parte di un gruppo, di un noi che lo faccia sentire considerato e invece attira si le attenzioni dei suoi compagni, ma non come vorrebbe. Non passa giorno in cui Billy non viene maltrattato o ferito in qualche modo dai suoi compagni, eppuren non trova mai la forza di difendersi o di dire la verità ai genitori. Del resto anche la sua situazione familiare non è ottimale: sua madre è purtroppo malata e inizialmente non si comprende da quale male è afflitta e siccome nessuno aggiorna Billy sulle sue condizioni, il ragazzo è convinto che sua madre a poco a poco scomparirà, lasciandolo solo ad affrontare il mondo.
Il padre di Billy cerca di essere presente per lui, ma è visibile la preoccupazione per la moglie nel suo sguardo e quindi non riesce ad essere concentrato sul figlio al cento per cento. Emerge anche il tema della solitudine e della voglia di far parte di una comunità, di un noi che consista nell'avere un amico pronto ad esserci accanto.


Lo stile utilizzato da Chloe Daykin è molto semplice e scorrevole, ma allo stesso tempo particolare poichè quando è il piccolo pesce a parlare al nostro Fish Boy l'autrice attraverso le parole riesce a mettere in risalto la confusione di Billy e quella del lettore, che si ritrova parole senza senso sempre più grandi, in termini di dimensioni, come se fosse un'onda che inizia ad innalzarsi sempre di più.
Ad accompagnare questa storia realistica, ma allo stesso tempo magica, ci sono le meravigliose illustrazioni di Richard Jones che fanno sentire il lettore più vicino a Billy e quasi ad un passo dal mare. Onestamente non avevo mai letto nulla del genere, una storia facilmente riconducibile al nostro mondo per le tematiche che tratta e allo stesso tempo lontana ma magica per la sola idea che un pesce possa in qualche modo parlarci e farci sentire parte di qualcosa, di un noi. Proprio per le sue particolarità non penso sia una lettura adatta a tutti, quanto più a lettori che sanno andare oltre le semplici parole usate nel testo.
Chloe Daykin investe in pieno il lettore con il suo romanzo d'esordio e non si può fare a meno di amare Billy e di diventare suoi amici, che di fatto è tutto quello che vuole: amare ed essere amato, fare parte di un gruppo che non si prenda in giro di lui ma lo accetti per quello che è.
E, del resto, non è quello che vorremmo tutti?






si ringrazia la casa editrice 
per la copia omaggio

2 commenti:

  1. Sebbene abbia visto frequentemente questo libro sul web, la trama non ha mai suscitato particolarmente il mio interesse. Dopo aver letto la tua recensione però potrei cambiare idea; non sembra niente male!

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  2. Con queta recensione o capito meglo il concetto del libro e mi ha fatto capire tante cose

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