sabato 25 maggio 2019

Recensione "Amok" di Tullio Forgiarini

Buon salve bookspediani.
Vi porto il mio pensiero su Amok di Tullio Forgiarini.



Titolo: Amok
Autore: Tullio Forgiarini
Editore: Camelozampa
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 8 Maggio 2019





Sulla violenza, la droga, la pornografia, sa già tutto. Gli fanno schifo i professori, con i loro programmi di recupero. Odia sua madre e i tizi che fanno la fila a casa sua. Per fortuna almeno c’è Shirley. Shirley è superfica. E Johnny. Johnny Chicago. Lui ha un’opinione su tutto ed è sempre lì, nella sua testa, a dirgli cosa deve fare. E dell’aiuto di Johnny ha sempre bisogno. Perché non vuole in nessun caso finire a Dräibuer. Ed è anche stufo di tutto il resto. Tranne che di Shirley, ovviamente. Anche se Shirley è abbastanza sfasata ogni tanto.
Sconvolgente, brutale, un salto nel mondo interiore di due adolescenti senza vie d’uscita. Se non una fuga scomposta, condannata in partenza, in cerca di un’illusione di felicità.


IL MIO VOTO


L'adolescenza è sempre una parte difficile della vita, quando ancora si è in una fase di ribellione e quando non si è ancora compreso chi si vuole essere, eppure ci sono tanti ragazzi che hanno una vita molto più semplice rispetto ad altri, dei quali raramente si parla e invece nel romanzo di Tullio Forgiarini sono questi ad essere i protagonisti, quei ragazzi allo sbando che provano a restare a galla con i mezzi che hanno, a volte riuscendoci, altre volte no, ma allontanandosi di parecchio dalla retta via.
Tra questi c'è Johnny Chicago, un ragazzo che non ha mai conosciuto il padre e che non riesce ad avere un buon rapporto con la madre, che considera una donna facile e non le attribuisce nemmeno il ruolo di madre, tanto è che la chiama con il suo nome di battesimo, Sandra, perchè ovviamente ha tutto un altro suono del classico "mamma".
Johnny è un ragazzo che non si riesce a controllare, risponde male a scuola e il suo comportamento è tutt'altro che esemplare, è infatti vicinissimo alla sospensione e alla possibilità di finire a Dräibuer, un posto da cui difficilmente si ritorna come si era prima, eppure grazie a quella donna che non riesce a chiamare mamma strappa alla scuola l'ultima possibilità, iscrivendosi ad un corso ultima spiaggia dove, tra i quattro iscritti, incontra Shirley.


Anche Shirley, come Johnny, è una ragazza dalla litigata facile che ama mettersi nei guai e nel protagonista trova un compagno perfetto per le sue avventure. I due ragazzi infatti sono più simili di quello che sembra: entrambi non riescono a restare nella retta via, per quanto provino ad essere bravi, succede sempre qualcosa che li butta di nuovo nella strada sbagliata, preparando per loro un percorso incidentato non troppo semplice da percorrere, che ci fa capire quanto è importante avere nella nostra vita le amicizie giuste e soprattutto delle figure genitoriali a cui importa davvero la nostra istruzione e il nostro percorso, persone pronte a mettere noi al primo posto e non loro stessi, perchè i ragazzi lasciati alla deriva sono in grado di distruggersi e lo dimostrano benissimo Shirley e Johnny che non solo incappano continuamente in risse, ma sono volgari, fumano e si mettono nei guai, senza pensare alle conseguenze, anzi ancora peggio non gliene importa nulla perchè non sono stati educati a tenere abbastanza a loro stessi. Loro sono quel gruppo di ragazzi che spesso nascono come vittime, ma che non riescono a sopportare l'umiliazione e per provare il loro potere diventano carnefici a loro volta, diventando vittime del loro stesso ego.


Tullio Forgiarini ci racconta questo romanzo come se fosse un flusso di coscienza continuo, dove i pensieri non vengono controllati ma le parole vengono continuamente vomitate e urlate al lettore, utilizzando un linguaggio duro e volgare per rimarcare la situazione in cui si trovano i due personaggi principali, colpendo il lettore allo stomaco perchè può solo assistere alla loro spirale di distruzione senza fare nulla per aiutarli. L'immagine della copertina non potrebbe essere più azzeccata per descrivere questo romanzo perchè è proprio quello che raffigura: un continuo giro sulle montagne russe, dove ogni cosa è un salto nel vuoto e ogni comportamento può solo che peggiorare ancora di più la situazione di Shirley e Johnny. La ragazza è senza dubbio il personaggio più negativo, per lei non sembra esserci possibilità di redenzione: è al corrente del suo potere di persuasione e della sua situazioen familiare, per cui non può che marciarci sopra per ottenere quello che vuole e per fare ciò che vuole. Johnny invece ha ancora qualche piccola possibilità di tornare sui suoi passi, ma sta a lui scegliere di farlo o di continuare su questo percorso.


Amok è stata una lettura che mi ha completamente spiazzata, non mi aspettavo di trovare una storia del genere e soprattutto non mi aspettavo di trovarla raccontata in questo modo, per cui è stata una totale sorpresa e una scelta che ho apprezzato per quanto riguarda i due protagonisti, poichè spesso storie dure e travagliate come le loro non vengono messe in evidenza ed è invece importante far capire che il mondo non è tutto rosa e fiori, c'è anche una parte più dura e oscura che tante persone affrontano ogni giorno e non hanno nessun credito a riguardo. Onestamente ammetto che mi sarei aspettata qualcosina di più: la funzione del romanzo è certamente di sconvolgere e scioccare il lettore, oltre ad informarlo su un'altra parte spesso taciuta della vita che alcunu personaggi hanno, tuttavia mi sarei aspettata di essere più coinvolta nella storia, mentre invece mi sono ritrovata quasi messa da parte perchè c'erano già i sentimenti e i pensieri di Johnny Chicago a riempire completamente sia la pagina che la storia. Amok è certamente una lettura interessante, una vera e propria avventura sulle montagne russe, che merita almeno un giro una volta nella vita.







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