Bookspediani belli, oggi è uscito finalmente "Absence 3 - La memoria che resta" di Chiara Panzuti e io sono prontissima a parlarvene!
Titolo: Absence 3 - La memoria che resta
Autore: Chiara Panzuti
Editore: LainYA
Genere: Young Adult
Data di uscita: 9 Maggio 2019
A poco a poco tutti i tasselli andranno finalmente al loro posto, componendo il disegno crudele congegnato dall’Illusionista, un uomo ossessionato dal proprio passato e divorato dal desiderio di vendetta. Nella prova finale, il suo piano perverso condurrà Faith e i suoi amici a scontrarsi con i propri limiti, il dolore e la morte, ma soprattutto svelerà loro il valore dell’amicizia e la forza interiore maturata da ciascuno durante quell’atroce esperienza.
Tornare a essere visibili è davvero essenziale per realizzare se stessi? Fino a che punto l’essere riconosciuti dagli altri determina la nostra esistenza?
La memoria che resta è l’ultimo capitolo di un percorso di crescita personale, che dallo smarrimento dell’infanzia, dalla rabbia dell’adolescenza, approda alla consapevolezza dell’età adulta. La storia di quattro ragazzi che affrontano la battaglia più grande: diventare adulti in un mondo che li ignora, cercando di definire se stessi.
IL MIO VOTO
Siamo arrivati alla fine di questo viaggio, un'avventura durata per i lettori tre anni che ha visto crescere i personaggi di Chiara Panzuti e allo stesso tempo anche il lettore stesso è cresciuto con loro, ha tifato per loro e ora salutarli è davvero difficile. Faith, Scott, Jared e Christabel hanno affrontato tante sfide e tante battagli insieme: dopo essere stati resi invisibili e dopo essere stati cancellati dalla memoria della loro famiglia non avevano nessuno a cui rivolgersi, tranne loro stessi, ed è per questo che ben presto sono diventati loro stessi una famiglia e insieme hanno cercato di non perdersi d'animo, di capire cosa gli stava succedendo e soprattutto di trovare un modo per tornare visibili, per tornare ad essere parte del mondo.
Scoprire di non essere soli in qualche modo li ha aiutati, ma ha paggiorato le cose sapere che il loro incubo peggiore, ossia il non essere visti, per qualcun altro era un semplice gioco e non erano solo loro ad essere invisibili, ma lo erano altre due squadre, ma molto più informate di loro sulla verità. Non è stato facile accettarlo e spesso le nuove informazioni hanno provocato litigi all'interno del gruppo, ma in particolare l'ultimo allontanamento di Faith ha provocato una crepa impossibile da aggiustare.
Faith infatti ha trascorso un periodo di tempo insieme alla squadra Alfa e in particolare insieme a Ephraim,sull'isola di Bintan, dove è venuta a conoscenza di informazioni su quello che gli è successo, dettagli che non è pronta a rivelare ai suoi compagni, anche se è determinata a proteggerli. Per Jared questo è inaccettabile, poichè in lei vede una Faith totalmente diversa da quella che era prima, una ragazza che non considera più la sua famiglia.
L'unico ad avere totale fiducia il lei è Scott, il quale continua a prendere le sue parti e in questo casao Faith capisce che la sua presenza mette in pericolo la sua squadra e questo non cambierai mai per lei, i suoi amici verranno sempre prima di tutto, ma è arrivato il momento di separarsi di nuovo: loro resteranno sotto la guida di Scott e lei tornerà dalla squadra Alfa, dove potrà affrontare la prova finale e forse avere finalmente tutte le risposte che cerca. Il viaggio di Faith tuttavia è ancora lungo e pieno di insidie e non basta avere il quadro generale per mettere tutto a posto, quello che vuole è tornare visibile, tornare con la sua famiglia, a prima che tutto accadesse.
Ma sarà possibile? E soprattutto, è così essenziale essere visti dagli altri?
Chiara Panzuti ha creato una storia pazzesca, in cui comprendere cosa si nasconde dietro tutto il gioco era impossibile fino alla fine e ho amato come ha deciso di gestire la situazione, rendendola credibile e sconvolgente allo stesso tempo. In questi tre romanzi ha costruito dei personaggi a cui era davvero facile affezionarsi e ora lasciarli andare è difficile, anche se resteranno sempre parte di noi per quello che ci hanno insegnato. Ognuno di loro, durante questo viaggio verso l'ignoto, è cresciuto: se all'inizio li vedevamo timorosi, non pronti al grande disegno che avevano preparato per loro e sempre persi, arrabbiati con il mondo per come li aveva trattati, ma mai pronti ad agire, ora le cose sono totalmente cambiate e la testimone di questo cambiamento è senza dubbio Faith, che rimane l'unica narratrice del romanzo. Faith durante il suo viaggio ha imparato a non dare nulla per scontato, ha imparato che non è essenziale essere visti perchè è più importante la percezione che si ha di se stessi piuttosto che quello che pensano gli altri. Faith ora non si illude che tutto tornerà come prima, sa che non è possibile, ma allo stesso non è nemmeno pronta a lasciare le cose in sospeso: vuole arrivare vittoriosa alla fine di questo viaggio e vuole che anche i suoi compagni e le persone a cui vuole bene arrivino sane e salve alla fine di tutto.
Mi ha sorpreso in positivo il personaggio di Ephraim e riconsiderarlo totalmento mi ha stupito, perchè mai mi sarei aspettata di farmelo piacere, ma anche in questo si vede la bravura dell'autrice, nel riuscire a far cambiare idea al lettore man mano che la trama si evolve e prende sempre più forma. Ed in parte è affidata anche a lui la narrazione e questo ci permette senza dubbio di conoscerlo meglio e di comprendere tutte le sue azioni. Impossibile non amare Scott, un persoanggio assolutamente positivo e un vero amico come se ne trovano pochi in giro, sempre pronto ad avere fiducia nelle persone che considera di famiglia e disposto a dar loro il proprio spazio, anche con la consapevolezza che potrebbe essere l'ultima volta che li vede. Scott si è dimostrato ancora più determinato a proteggere i suoi compagni, anche se questo significa proteggerli da loro stessi. Un po' più marginale è stato invece il ruolo di Christabel, mentre invece cambia totalmente il personaggio di Jared, che onestamente avevo amato nel primo libro e invece in questo è davvero difficile da sopportare, anche se in qualche modo riesco a capire il suo comportamento, non sono riuscita ad apprezzarlo del tutto questa volta. Abigail invece mi ha stupito e il suo personaggio mi ha dato davvero tanto, non mi dispiacerebbe onestamente uno spin off su di lei.
La memoria che resta è quindi la fine del viaggio di Faith e dei suoi compagni. Finalmente ci viene rivelata la verità su quello che gli è successo e su cosa devono aspettarsi dal futuro, ma del resto non è la meta la parte più importante, è tutto il viaggio per arrivare a destinazione a contare ed è quello che ha fatto crescere e maturare i personaggi.
Chiara Panzuti è partita da un presupposto molto vicino a noi: cosa faresti se da un giorno all'altro venissi cancellato dalle vite della tua famiglia e fossi invisibile al resto del mondo? E' davvero importante essere visti dagli altri?
A mio avviso quello che conta non è la considerazione che gli altri hanno delle persone, è come noi stessi ci consideriamo, quanta fiducia abbiamo in noi e questo lo dimostra Faith in particolare, perchè ha capito che quello che conta è come si vede lei stessa e una volta che ha fiducia nelle sue possibilità, il resto del mondo non conta.
Absence non è stato un viaggio facile, tante sono le emozioni che ho provato durante questa avventura e tanti sono gli insegnamenti che mi resteranno per sempre in mente. Chiara Panzuti, con uno stile semplice ma incisivo e scorrevole, un'ultima volta ci porta all'interno di una storia che resterà per molto tempo nella nostra memoria.
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