Buon salve bookspediani.
Eccomi pronta a parlarvi di un'ultima uscita targata leggereditore, ossia "La balia" di Nova Lee Maier!
Titolo: La balia
Eccomi pronta a parlarvi di un'ultima uscita targata leggereditore, ossia "La balia" di Nova Lee Maier!
Titolo: La balia
Autore: Nova Lee Maier
Editore: Leggereditore
Genere: Thriller
Genere: Thriller
Data di uscita: 20 Marzo 2019
Costretta a letto in seguito al difficile parto del suo primo figlio, Didi accoglie con gioia l'assistenza di Hennequin, la balia che aiuta la famiglia nei dieci giorni successivi alla nascita. La convalescenza lunga e dolorosa rende Didi sempre più dipendente dalle attenzioni di Hennequin. Ma le intenzioni di quest'ultima non sono quelle che sembrano: la donna in realtà non è una balia e sta sfruttando la sua vulnerabilità per vendicarsi di qualcosa avvenuto nel suo passato. L'unica persona che sembra intuire il segreto di Hennequin è Miriam, una giovane poliziotta di Rotterdam che, con l'aiuto di un detective americano, scopre verità inimmaginabili sul suo conto. Miriam si convince che la donna sia in realtà una pericolosa psicopatica e comincia a pedinarla. Quando scopre che lavora a casa di Didi, capisce che Hennequin sta nascondendo un piano diabolico... Riuscirà la tenace e instancabile Miriam a impedire una tragedia?
Didi è una donna che ha affrontato un gravidanza difficile, che l'ha piano piano bloccato a letto, e ora che finalmente la sua piccola è nata, ha ancora più bisogno di aiuto poichè fa ancora molta fatica a camminare e non può prendersi cura da sola della sua bambina. Oscar, suo marito, inizialmente sembra ben felice di occuparsene, ma con il passare dei giorni inzia a sentire tutto il peso sulle sue spalle e così la coppia decide di rivolgersi ad un aiuto esterno, un'assistente di maternità in grado di aiutare Didi e la piccola appena nata. Ad entrare quindi nella vita della coppia è Hannequin, una donna che al lettore suscita subito dei sospetti, ma che invece per Didi e Oscar sembra una vera e propria manna dal cielo. Eppure nessuno dei due sa che Hannequin è entrata nelle loro vite con uno scopo ben preciso. L'unica persona a nutrire sospetti sulla donna è Miriam, un poliziotto che di recente ha perso il fratello a causa di un incidente avvenuto in casa sua, eppure Miriam è convinta che non sia un incidente e che la causa di tutto sia proprio la moglie dell'uomo: Hannequin.
Miriam quindi è ben determinata a trovare la verità che la donna è sicura di essere riuscita a nascondere bene, ma riuscirà a farlo prima di scongiurare l'ennesima tragedia?
Nova Lee Maier esordisce con un romanzo che mette in evidenza la vulnerabilità delle persone e soprattutto l'estrema fiducia che si è disposti a dare, aprendo le porte di casa propria. Le protagonista di questa storia sono tre e ognuna di loro ha il proprio punto di vista all'interno della giornata che si svolge, perchè il romanzo in verità non è diviso in capitoli ma a giornate e quindi molte volte ci troviamo davanti giornate più lunghe di altre. Da una parte abbiamo Didi, una donna che ha appena avuto un parto molto difficile poichè a causa di problematiche legate all'essere incinta è temporaneamente bloccata con le gambe e ha pochissima forza, per cui non può prendersi cura da sola della sua bambina e questo la fa soffrire terribilmente, in aggiunta a questo suo malessere nota che il marito, Oscar, sembra completamente sopraffatto dal suo status di padre e non è per nulla paziente con Didi, la quale vuole solo il meglio per sua figlia ed è quindi molto più insistente e protettiva che mai verso la bambina. Proprio perchè Didi non riesce a prendersi cura di lei da sola, la coppia ha chiesto assistenza ad un'agenzia che si occupa di offrire aiuto alle madri per i primi dieci giorni e ad occuparsi di loro sarà Hennequin.
Hennequin ci appare fin da subito una donna pericolosa, meschina e manipolatrice, che ha certamente qualcosa in mente e che nasconde segreti che è ben determinata a tenere per sè. Grazie al suo punto di vista sappiamo che il suo arrivo in casa di Didi e Oscar non è scaturito da buone intenzioni e questo ci provoca subito un grande odio nei confronti del suo personaggio, non riusciamo a fidarci di lei perchè sappiamo che ha in mente qualcosa, tuttavia dobbiamo assistere impotenti a come Didi e Oscar si fanno facilmente abbindolare da lei e non possiamo nemmeno avvertirli di prestare attenzione. Del resto i due hanno appena avuto una bambina e Didi è in una situazione più vulnerabile che mai, tanto da non sospettare che ha fatto entrare in casa sua una persona estremamente pericolosa.
Hennequin del resto sa bene come coprire le sue tracce, eppure c'è una donna che sospetta di lei e delle sue azioni e questa donna è Miriam, una giovane poliziotta che ha avuto a che fare con Hennequin perchè era sposata con suo fratello, il quale è morto accidentalmente cadendo dalle scale. La sua morte ha ovviamente segnato Miriam, la quale non ha mai creduto alla versione dell'incidente, ed è per questo che è determinata a scoprire la verità su Hennequin.
E' chiaro che è il personaggio di Hennequin quello ad essere più interessante: sappiamo fin da subito che non è entrata in casa di Didi e Oscar con le migliori intenzioni, tuttavia non sappiamo fino a dove è in grado di spingersi e questo tiene continuamente sulle spine il lettore. Io non sono proprio riuscita a provare empatia per Hennequin poichè si è infiltrata nella vita di una giovane coppia nel momento per loro più bello ma allo stesso tempo più fragile, rendendoli completamente dipendenti da lei e quindi incapaci di vedere la verità. Questo è un elemento veramente attuale e sconvolgente, che ci fa comprendere quanto si è fragili in determinati momenti, specialmente se si ha avuto un parto difficile e se non si può nemmeno prendere in braccio la propria bambina oppure correre da lei quando ha bisogno della mamma, talmente tanto da affidarsi ad un aiuto esterno che dovrebbe rendere la situazione migliore, mentre invece proprio perchè si è troppo distratti da altri elementi, non si riesce a capire quello che sta succedendo sotto il proprio tetto. E per questo sono stata terribilmente vicino a Didi, ho tifato per lei, ho sofferto con lei e ho sperato che in qualche modo trovasse il suo lieto fine, visto che veniva da un passato non troppo facile. Il personaggio che invece non mi ha convinto del tutto è stata Miriam: mi è piaciuto vedere la sua determinazione nello scoprire la verità su Hennequin, soprattutto perchè per lei era una questione personale, ma il suo personaggio qualche volta si è perso per strada.
Nova Lee Maier ha creato una storia terribilmente ansiogena: il pericolo il lettore sa bene dove si trova, ma non può fare altro che seguire quello che sta succedendo, senza avere modo di aiutare Didi e Oscar, e soprattutto non sa fino a che punto è disposta ad arrivare Hennequin con il suo piano diabolico. L'autrice del resto gioca con il lettore e con le sue paura, specialmente chi è madre si sentirà completamente sconvolta da questa lettura, poichè va a toccare corde molto delicate e fragili per loro, visto che una delle protagoniste è una madre che non si sente tale e che deve fare affidamento sugli altri per prendersi cura della propria figlia. Aprire le porte di casa propria ad uno sconosciuto è già una bella dimostrazione di fiducia, ma permetterle di prendersi cura delle proprie ferite, della propria figlia e anche della propria casa, è un vero e proprio atto di fede e di questi tempi si pensa sempre due volte prima di fidarsi di qualcuno, e questo romanzo del resto fa capire bene che la fiducia non va data a chiunque.
La storia è dinamica, così come lo sono i personaggi, che durante i dieci giorni della durata della storia iniziano a cambiare e ad uscire dal loro stato intorpidito. C'è un elemento tuttavia che non mi ha convinto: la scelta di narrare la storia giorno per giorno, poichè rende i capitoli molto lunghi e questo spesso mi ha fatto deconcentrare.
Nova Lee Maier con La Balia ha fatto capire di che pasta è fatta, con una penna incisiva e con una storia che non si riesce a dimenticare perchè tocca corde delicate e attuali.
IL MIO VOTO
Didi è una donna che ha affrontato un gravidanza difficile, che l'ha piano piano bloccato a letto, e ora che finalmente la sua piccola è nata, ha ancora più bisogno di aiuto poichè fa ancora molta fatica a camminare e non può prendersi cura da sola della sua bambina. Oscar, suo marito, inizialmente sembra ben felice di occuparsene, ma con il passare dei giorni inzia a sentire tutto il peso sulle sue spalle e così la coppia decide di rivolgersi ad un aiuto esterno, un'assistente di maternità in grado di aiutare Didi e la piccola appena nata. Ad entrare quindi nella vita della coppia è Hannequin, una donna che al lettore suscita subito dei sospetti, ma che invece per Didi e Oscar sembra una vera e propria manna dal cielo. Eppure nessuno dei due sa che Hannequin è entrata nelle loro vite con uno scopo ben preciso. L'unica persona a nutrire sospetti sulla donna è Miriam, un poliziotto che di recente ha perso il fratello a causa di un incidente avvenuto in casa sua, eppure Miriam è convinta che non sia un incidente e che la causa di tutto sia proprio la moglie dell'uomo: Hannequin.
Miriam quindi è ben determinata a trovare la verità che la donna è sicura di essere riuscita a nascondere bene, ma riuscirà a farlo prima di scongiurare l'ennesima tragedia?
Nova Lee Maier esordisce con un romanzo che mette in evidenza la vulnerabilità delle persone e soprattutto l'estrema fiducia che si è disposti a dare, aprendo le porte di casa propria. Le protagonista di questa storia sono tre e ognuna di loro ha il proprio punto di vista all'interno della giornata che si svolge, perchè il romanzo in verità non è diviso in capitoli ma a giornate e quindi molte volte ci troviamo davanti giornate più lunghe di altre. Da una parte abbiamo Didi, una donna che ha appena avuto un parto molto difficile poichè a causa di problematiche legate all'essere incinta è temporaneamente bloccata con le gambe e ha pochissima forza, per cui non può prendersi cura da sola della sua bambina e questo la fa soffrire terribilmente, in aggiunta a questo suo malessere nota che il marito, Oscar, sembra completamente sopraffatto dal suo status di padre e non è per nulla paziente con Didi, la quale vuole solo il meglio per sua figlia ed è quindi molto più insistente e protettiva che mai verso la bambina. Proprio perchè Didi non riesce a prendersi cura di lei da sola, la coppia ha chiesto assistenza ad un'agenzia che si occupa di offrire aiuto alle madri per i primi dieci giorni e ad occuparsi di loro sarà Hennequin.
Hennequin ci appare fin da subito una donna pericolosa, meschina e manipolatrice, che ha certamente qualcosa in mente e che nasconde segreti che è ben determinata a tenere per sè. Grazie al suo punto di vista sappiamo che il suo arrivo in casa di Didi e Oscar non è scaturito da buone intenzioni e questo ci provoca subito un grande odio nei confronti del suo personaggio, non riusciamo a fidarci di lei perchè sappiamo che ha in mente qualcosa, tuttavia dobbiamo assistere impotenti a come Didi e Oscar si fanno facilmente abbindolare da lei e non possiamo nemmeno avvertirli di prestare attenzione. Del resto i due hanno appena avuto una bambina e Didi è in una situazione più vulnerabile che mai, tanto da non sospettare che ha fatto entrare in casa sua una persona estremamente pericolosa.
Hennequin del resto sa bene come coprire le sue tracce, eppure c'è una donna che sospetta di lei e delle sue azioni e questa donna è Miriam, una giovane poliziotta che ha avuto a che fare con Hennequin perchè era sposata con suo fratello, il quale è morto accidentalmente cadendo dalle scale. La sua morte ha ovviamente segnato Miriam, la quale non ha mai creduto alla versione dell'incidente, ed è per questo che è determinata a scoprire la verità su Hennequin.
E' chiaro che è il personaggio di Hennequin quello ad essere più interessante: sappiamo fin da subito che non è entrata in casa di Didi e Oscar con le migliori intenzioni, tuttavia non sappiamo fino a dove è in grado di spingersi e questo tiene continuamente sulle spine il lettore. Io non sono proprio riuscita a provare empatia per Hennequin poichè si è infiltrata nella vita di una giovane coppia nel momento per loro più bello ma allo stesso tempo più fragile, rendendoli completamente dipendenti da lei e quindi incapaci di vedere la verità. Questo è un elemento veramente attuale e sconvolgente, che ci fa comprendere quanto si è fragili in determinati momenti, specialmente se si ha avuto un parto difficile e se non si può nemmeno prendere in braccio la propria bambina oppure correre da lei quando ha bisogno della mamma, talmente tanto da affidarsi ad un aiuto esterno che dovrebbe rendere la situazione migliore, mentre invece proprio perchè si è troppo distratti da altri elementi, non si riesce a capire quello che sta succedendo sotto il proprio tetto. E per questo sono stata terribilmente vicino a Didi, ho tifato per lei, ho sofferto con lei e ho sperato che in qualche modo trovasse il suo lieto fine, visto che veniva da un passato non troppo facile. Il personaggio che invece non mi ha convinto del tutto è stata Miriam: mi è piaciuto vedere la sua determinazione nello scoprire la verità su Hennequin, soprattutto perchè per lei era una questione personale, ma il suo personaggio qualche volta si è perso per strada.
Nova Lee Maier ha creato una storia terribilmente ansiogena: il pericolo il lettore sa bene dove si trova, ma non può fare altro che seguire quello che sta succedendo, senza avere modo di aiutare Didi e Oscar, e soprattutto non sa fino a che punto è disposta ad arrivare Hennequin con il suo piano diabolico. L'autrice del resto gioca con il lettore e con le sue paura, specialmente chi è madre si sentirà completamente sconvolta da questa lettura, poichè va a toccare corde molto delicate e fragili per loro, visto che una delle protagoniste è una madre che non si sente tale e che deve fare affidamento sugli altri per prendersi cura della propria figlia. Aprire le porte di casa propria ad uno sconosciuto è già una bella dimostrazione di fiducia, ma permetterle di prendersi cura delle proprie ferite, della propria figlia e anche della propria casa, è un vero e proprio atto di fede e di questi tempi si pensa sempre due volte prima di fidarsi di qualcuno, e questo romanzo del resto fa capire bene che la fiducia non va data a chiunque.
La storia è dinamica, così come lo sono i personaggi, che durante i dieci giorni della durata della storia iniziano a cambiare e ad uscire dal loro stato intorpidito. C'è un elemento tuttavia che non mi ha convinto: la scelta di narrare la storia giorno per giorno, poichè rende i capitoli molto lunghi e questo spesso mi ha fatto deconcentrare.
Nova Lee Maier con La Balia ha fatto capire di che pasta è fatta, con una penna incisiva e con una storia che non si riesce a dimenticare perchè tocca corde delicate e attuali.
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