Buona sera bookspediani.
Oggi vi parlo di uno dei romanzi che più mi sono piaciuti quest'anno, ossia Il dono di Rachel di Cass Hunter edito da Longanesi.
Titolo: Il dono di Rachel
Autore: Cass Hunter
Oggi vi parlo di uno dei romanzi che più mi sono piaciuti quest'anno, ossia Il dono di Rachel di Cass Hunter edito da Longanesi.
Titolo: Il dono di Rachel
Autore: Cass Hunter
Editore: Longanesi
Genere: Fiction
Genere: Fiction
Data di uscita: 30 Maggio 2019
IL MIO VOTO
Fin da quando è stata annunciata la sua uscita, tra me e questo romanzo è scattato qualcosa e più i mesi passavano, più non vedevo l'ora di averlo tra le mani per leggerlo e le aspettative crescevano sempre di più, soprattutto quando ne sentivo parlare bene e ora che l'ho terminato sono felice di dirvi che l'attesa è stata ripagata alla grande, perchè Il dono di Rachel è un romanzo che coglie il lettore completamente impreparato, un mix perfetto tra realtà e fantasia che dà vita ad una storia che lascia un segno indelebile. Al suo esordio letterario Cass Hunter ci presenta una protagonista che è una vera genia, una donna dotata di grande intelligenza che dedica forse troppo tempo al suo lavoro, ma che ha a casa anche una meravigliosa famiglia ad attenderla composta dal marito Aidan e dalla figlia quindicenne Chloe. Rachel e Aidan sono una coppia insolita: determinata a dare sempre il meglio lei e a passare tutto il tempo che ci vuole al lavoro, per progettare nuove tecnologie che però devono restare top secret, mentre lui è un uomo che si accontenta di portare a casa il minimo indispensabile perchè dà valore ad altro, come alla famiglia e agli affetti, eppure funzionano in modo splendido insieme perchè dopo tanti anni di matrimonio amano ancora prendersi in giro, uscire per i loro anniversari ed essere una delle solite coppie sdolcinate che approfitta di ogni momento per baciarsi o tenersi la mano.
Nonostante gli alti e bassi quindi la loro vita sembra scorrere tranquilla, questo fino a quando Rachel viene improvvisamente a mancare a causa di un'aneurisma, una piccola bomba ad orologeria che si portava dietro da tempo e a cui non aveva rivelato a nessuno della sua pericolosità, perchè sapeva che le avrebbero raccomandato di fare un intervento e questo avrebbe messo a rischio la sua intelligenza. E' scontato dire che nè Chloe nè Aidan prendono bene la notizia: l'uomo è completamente sconvolto, pensava spesso al loro futuro e la sua idea era che avrebbero passato almeno altri quarant'anni insieme, e soprattutto che se ne sarebbe andato prima lui della moglie, la quale sarebbe riuscita ad affrontare meglio di lui la sua morte perchè molto più forte di lui; mentre invece le emozioni di Chloe sono principalmente di rabbia, non solo perchè a soli quindici anni ha perso sua madre, ma perchè il suo rifiuto di operarsi in qualche modo le fa capire che preferiva la sua intelligenza all'avere più tempo con la sua famiglia. E in questo momento così delicato si presenta Luke, il compagno di ricerca di Rachel, il quale ha un dono per Aidan proprio dalla moglie, un robot creato a sua immagine e somiglianza che potrebbe aiutarli a passare questo momento difficile e che, stando in mezzo alle persone, imparerebbe molto, compiendo così la ricerca di Rachel: ecco quindi che iRachel entra nelle loro vite, ma sarà in grado di sostituire Rachel e di aiutare Aidan?
L'originalità che Cass Hunter infonde a questo romanzo è a mio avviso senza precedenti: la storia infatti si mescola ad una realtà molto simile alla nostra con un'altra in cui la tecnologia sta facendo passi da gigante, tanto da creare un robot ad immagine e somiglianza di una persona, inserire al suo interno tutti i ricordi e le cose giuste da dire di fronte agli umani e quindi creando a tutti gli effetti una macchina evoluta, in grado di inserirsi nel mondo umano. Questo però è solo un piccolo esperimento che deve ancora essere messo in atto e questo significa che per sapere se il robot è davvero in grado di entrare in sintonia con gli umani e di essere quasi scambiato per uno di questi, deve studiarli attentamente da vicino in un contesto famigliare ed è Rachel stessa a spingere iRachel nella sua famiglia, la quale aveva registrato un messaggio per il marito prima di morire e, facendo leva sul senso di colpa, riesce a convincerlo a prendere in casa il robot, il quale si dimostra subito pronto ad aiutare nelle faccende e per Aidan è come riavere a casa una piccola parte della moglie, anche se è ben consapevole della loro diversità. Quella che invece non accetta la situazione è Chloe, la quale non nasconde il suo astio nei confronti del robot, perchè vuole sua madre al suo posto.
La presenza quindi di tutta questa tecnologia e di conseguenza ad un'assenza di sentimenti da parte del robot, unita a così tante sensazioni sia di smarrimento che di rabbia che di dolore, creano una combinazione vincente.
L'autrice permette ai personaggi principali di esprimere quello che stanno passando dal loro punto di vista, quindi non è solo Aidan o Chloe a raccontare la vicenda, ma c'è inizialmente anche Rachel, iRachel, Luke e la madre di Aidan, la quale non sta passando a sua volta un periodo facile. Certamente i punti di vista di Aidan, iRachel e Chloe sono quelli predominanti e ho trovato in particolare quello del robot quello più interessante per il suo modo di approcciarsi a chi si trova di fronte, per il suo modo di accedere ai ricordi di Rachel e quindi sapere cosa dire in alcuni determinati momenti e per i suoi tentativi non di sostituire Rachel, ma semplicemente di essere quello che la donna ha creato: un aiuto, anzi un dono per la sua famiglia.
Vedere questi due personaggi crescere e affrontare a poco a poco la perdita di una persona cara, unita al fatto che in casa loro sia entrato un robot che di fatto è uno sconosciuto, di cui non possono parlare con nessuno perchè è un progetto ancora top secret, non fa che rendere questa storia sempre più interessante, triste ma felice allo stesso tempo, perchè i personaggi con la presenza di iRachel imparano tante cose della donna che hanno perso che hanno spesso dato per scontato, o che non avevano mai capito fino in fondo. La penna dell'autrice è scorrevole e fluida, nella sua semplicità arriva dritta al lettore, anche se quando parla iRachel e Rachel utilizza un lessico più specifico e più complesso, che però risulta chiaro.
Cass Hunter in modo straordinariamente unico ci parla di quanto è difficile perdere all'improvviso una persona e di come è arduo andare avanti senza di lei, con continui ricordi ed echi della sua presenza, in particolare però quando c'è un robot identico a lei che gira per casa, che non permette quindi di affrontare fino in fondo il fatto di averla persa, perchè del resto una parte di lei è ancora lì con loro.
Ho amato come il personaggio di Chloe si è comportato a riguardo, penso che l'autrice abbia rispecchiato appieno la classica reazione di una ragazza che è arrabbiata con la propria madre per averla abbandonata e di conseguenza abbia bisogno di spazio per comprender ora come sarà la sua vita. Chloe del resto ha Amy, la sua migliore amica, con cui parlare, ma non può nominare iRachel e nessuno può vederla per cui questo influisce nella loro amicizia.
Anche la reazione di Aidan mi è sembrata molto realistica, quell'uomo che sapeva già se ne sarebbe andato prima della moglie e che ora si ritrova a fare i conti con una perdita che non aveva preventivato e che deve badare ad una figlia a cui ha sempre badato, tranne per il fatto che ora è solo e non ha più nessuno con cui confrontarsi. Allo stesso tempo anche sua madre ha bisogno di sostegno e tutto quello che può fare è guardare iRachel e sentire quanto è simile alla donna che ama, anche se non è davvero lei.
Sarei bugiarda se non vi dicessi che durante le quasi quattrocento pagine del romanzo mi è stato impossibile non emozionarmi, tanto da versare qualche lacrima, perchè l'intensità dei sentimenti di cui leggevo era troppo forte da tenere dentro. L'autrice mi ha saputo davvero stupire perchè già sapevo che questa storia mi sarebbe piaciuta, ma mai avrei detto che l'avrei amata così tanto e, anche se in alcuni momenti ho storto il naso, devo ammettere ancora una volta che l'autrice ha creato una storia realistica e veritiera, in cui non sempre c'è il lieto fine come del resto non succede nella vita e che, se la vita ti dà limoni, bisogna imparare a fare una limonata ossia affrontare il tutto e poi cercare di andare avanti, perchè per quanto forte possa essere il nostro dolore, la vita purtroppo non aspetta nessuno. Ancora una volta non posso non sottolineare la grande inventiva dell'autrice nell'aver saputo unire una storia così toccante in un mondo dalla tecnologia così avanzata da rendere possibile la creazione di un robot a propria immagine e somiglianza in grado di evolversi, come se fosse una vera e propria persona. Probabilmente questa è stata un'uscita che è passata un poco inosservata, per cui io non posso che esortarvi a dargli una possibilità, la merita con tutto il cuore.
Bellissimo deve essere... grazie per la tua bella recensione!
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