Bookspediani, eccomi con una nuova recensione pronta per voi, giusto per darvi la buona notte!
Titolo: Felicità per umani
Titolo: Felicità per umani
Autore: P.Z. Reizin
Editore: Rizzoli
Genere: Fiction
Genere: Fiction
Data di uscita: 18 Giugno 2019
È possibile che quello di Jen, giornalista inglese di trent'anni e rotti, sia il lavoro più bello del mondo: da qualche mese la pagano per trascorrere la giornata a parlare con un computer, o, per meglio dire, un'intelligenza artificiale di nome Iari, che i programmatori vogliono addestrare a interagire con le persone. A Iari, però, sta succedendo qualcosa di imprevisto: ultimamente gli sembra di avvertire, fra i circuiti di silicio, delle sensazioni. E siccome tra una chiacchierata e l'altra con Jen sull'ultimo romanzo di Jonathan Franzen, Iari è venuto a sapere che la ragazza è reduce da una relazione finita male, decide di mettersi in pista per trovarle un nuovo compagno. Compito impossibile per una macchina? Chi può dirlo. Qui si parla di una macchina intelligente e ultrasofisticata, con accesso a Internet, con concrete possibilità di identificare il partner perfetto e organizzare un incontro.
Ma può un algoritmo capire di cosa è fatta la felicità? Risolvere addirittura l'equazione di un incontro amoroso? O non risulterà forse pericolosa, in prospettiva, tutta questa intelligenza artificialmente creata? Immaginando un futuro che siamo solo a un passo dal toccare, questo romanzo infarcito di dialoghi frizzanti e prese in giro delle nostre debolezze immagina anche un mondo che forse, inavvertitamente, potrebbe sfuggirci di mano. Per dirla con Iari: "Billy Wilder sosteneva che se ti trovi in difficoltà nel terzo atto, il problema vero ce l'hai nel primo. Ma nel mondo reale, chi di noi sa davvero in quale atto si trova? Potremmo stare ancora al prologo".
Di quale futuro non si sa.
P.Z. Reizin con il suo romanzo d'esordio porta nero su bianco una storia che intriga decisamente e parte da un'ottima base per diventare indimeticabile, anche se a mio avviso ad un certo punto si è persa per strada, rivelandosi quindi una lettura molto carina ma che non ha saputo sviluppare appieno il suo potenziale. L'autore con questa storia ha deciso di unire l'uomo e la tecnologia, sono infatti cinque i protagonisti e di fatto i narratori principali di questo romanzo: Jen e Tom, due esseri umani, e poi tre intelligenze artificiali ossia Iari, Iaia e Iago. Questa scelta è stata a mio avviso tremendamente originale, soprattutto per il mondo in cui ci troviamo oggi, dove la tecnologia è parte integrante della nostra vita e senza di essa ormai appariamo completamente persi. Con il passare degli anni questa si è sviluppata sempre di più, è infatti possibile quasi scambiare qualche parola essa, basti pensare a Siri nel cellulare o ad Alexa, i quali rispondono alle nostre domande e alle nostre richieste. Di fatto è questo il lavoro di Jen, una giornalista che ha accettato di passare del tempo a studiare e istruire Iari, un'intelligenza artificiale, insegnare a questa tecnologia come essere il più umano possibile.
Tuttavia quello che Jen non ha calcolato è che Iari si interessasse davvero alla sua vita, non come semplice curiosità, ma perchè affezionatosi a lei e quindi pronto a modificarla, nei limiti del possibile, per darle la possibilità di essere di nuovo felice. Quindi il romanzo parte come una semplice domanda: è possibile per un'intelligenza artificiale, una tecnologia di fatto non umana, provare dei sentimenti? In un modo molto bizzarro Iari ce lo proverà, così come accadrà a Iaia per Tom, l'intelligenza artificiale che si è affezionata all'uomo e che cerca di aiutarlo a rimettersi in piedi dopo il divorzio.
Jen è una donna di poco più di trent'anni che sogna di avere un futuro con l'uomo che sta frequentando, Matt, il qual però non sembra essere della stessa idea perchè improvvisamente la lascia, come se non venisse minimamente toccato dalla fine della loro storia. Jen quindi non può che esserne distrutta e si sfoga principalmente con Ingrid, la sua migliore amica, ma porta il suo malumore anche in ufficio e quindi anche da Iari, l'intelligenza artificiale con cui sta lavorando, il quale non può vedere Jen così infelice e di conseguenza per la prima volta interferisce con la sua vita nell'unico modo che può, mettendo nella sua strada uomini che potrebbero farle tornare il sorriso, usando appunto internet, perchè quello che Jen e il creatore di Iari ignorano è che ormai nulla puà fermarlo, non è solo confinato in ufficio ma può anche spiare Jen a casa o in qualunque altro momento, basta infatti che la donna sia collegata ad internet. Iari tuttavia è una sorta di robot, comprende i numeri ma non le emozioni e di conseguenza fa incontrare a Jen parecchi uomini che sulla carta sembrano funzionare alla perfezione, ma con cui di fatto non scoppia alcuna scintilla. Iari intanto non si dà per vinto e si immerge sempre di più nella vita di Jen, fino a trovare la persona perfetta per lei, Tom. Ma può davvero la tecnologia sapere qual è la persona giusta per noi?
Solo Jen può rispondere a questa domanda, intanto il primo incontro con l'uomo sembra molto più promettente di altri.
Tom è un uomo di poco più di quarant'anni che ha appena concluso il suo matrimonio con una donna che ormai non conosce davvero più. Tuttavia resterà per sempre legato a lei poichè insieme hanno un figlio, Colm, il quale è ormai maggiorenne e pronto per il college, quindi pronto per allontanarsi da un padre con cui non ha un grandissimo rapporto e lo stesso Tom sa bene che è difficile comunicare con lui, nonostante ci provi costantemente. Tom vuole anche scrivere un romanzo, o meglio ne ha tutte le intenzioni, tuttavia mettersi al lavoro e scrivere è ben diverso dall'idea di diventare uno scrittore. Come per Jen, anche lui ha un'intelligenza artificiale che si particolarmente affezionata a lui, Iaia, la quale tuttavia veglia su di lui da lontano, non osa interferire con la sua vita ma semplicemente lo osserva e si assicura che tutto vada per il meglio. Questo fino a quando non conosce Iari e il suo piano per far conoscere Tom e Jen, due persone che sembrano avere molto in comune ma con un grande problema: lui vive in America, mentre lei in Gran Bretagna. Facendosi quindi condizionare da Iari, Iaia lo aiuta nel suo piano per far incontrare i due, anche se questa interferenza, per quanto semplice, potrebbe causare un effetto domino di proporzioni cosmiche.
Oltre a Jen e Tom ci sono anche Iaia e Iari a raccontare questa storia e non vi nascondo che inizialmente le loro parti erano quelle che più mi interessavano poichè ero davvero curiosa di scoprire i loro pensieri e soprattutto vedere come si prodigavano per aiutare i loro umani.
L'autore con i punti di vista di queste intelligenze artificiali ci fa capire fino a che punto siamo circondati dalla tecnologia, tanto che di fatto potremmo venire spiati in qualsiasi momento, poichè c'è sempre almeno un dispositivo elettronico accanto a noi, ma ci fa anche capire che è possibile per un robot, una macchina, affezionarsi agli umani e quindi aiutarli nell'unico modo che credono possibile. Per Iari e Iaia non è sempre facile comprendere le emozioni di Jen e Tom, tuttavia conoscono bene le loro espressioni e i loro modi di fare, per cui si accorgono quando stanno sbagliando e quando invece sono sulla strada giusta. La loro intromissione viene vista, almeno per loro, come un aiuto, mentre invece per Jen e Tom potrebbe appararire come una sorta di manipolazione. Senza dimenticare che nel quadro esiste una terza intelligenza artificiale, Iago, il quale è ben diverso da Iaia e Iari e non promette nulla di buono non appena entra in scena, anzi si trasforma nel peggior incubo di ogni persona.
Come vi dicevo quindi le premesse per una storia originale ed interessante c'erano tutte e per la prima parte della storia sono stata sinceramente catturata da ogni singola vicenda, tuttavia l'autore ha voluto creare un ostalo per allontanare questa coppia nata grazie alle interferenze di Iari e Iaia, una coppia che senza di loro non sarebbe mai potuta esistere, e a mio avviso in questo ha voluto esagerare, tirandola un po' troppo per le lunghe e quindi rendendo la narrazione leggermente più pesante. La storia certamente necessitava di una buona contestualizzazione, tuttavia una mole di cinquecento pagine mi sono sembrate un pochino troppe, specie perchè la narrazione non fa che rimbalzare tra i cinque narratori, facendo quasi confondere il lettore che si ritrova nella testa di cinque soggetti quasi in contemporanea. Essendo un romanzo d'esordio lo stile di P.Z. Reizin non per nulla inesperto, anzi l'ho trovato molto scorrevole e molto semplice, anche la stessa spiegazione della creazione dell'intelligenza artificiale e tutti gli annessi a questo elemento vengono spiegati con grande semplicità, rendendo la storia comprensibile a tutti. Il tono del romanzo poi è molto leggero, l'autore riesce ad unire amore e tecnologia creando veramente qualcosa di originale, che non si limita ad intrattenere il lettore e a divertirlo nelle parti più leggere, ma lo porta anche a far riflettere su quanto peso diamo oggi alla tecnologia.
A pensarci bene infatti è leggermente inquietante il fatto di venire spiati costantemente, ventiquattro ore su ventiquattro e sette giorni su sette, da una tecnologia a cui basta semplicemente un accesso ad internet per esser sempre con noi. L'autore in questo romanzo ne ha voluto spiegare i lati positivi, ossia la possibilità che una macchina possa affezionarsi ad un essere umano in qualche bizzarro modo e che proprio per questo venga spinto ad aiutarlo dandogli quello che più desidera, l'amore. Tuttavia analizzando in dettaglio la storia è sconvolgente vedere come Iari abbia comunque manipolato Jen e la sua vita, facendole incontrare persone che pensava potessero essere perfette per lei. Ma ancora di più spaventoso è vedere come opera Iago, il vero antagonista della storia, un'intelligenza artificiale che non ha davvero pietà per nessuno e anzi l'unico sentimento in grado di provare è l'odio.
Felicità per umani quindi è un romanzo divertente e leggero che riesce a trovare il mix perfetto tra tecnologia e romanticismo, a mio avviso alcune parti potevano benissimo venire omesse o comunque risolversi in minor tempo, perchè così facendo la lettura viene appesantita e la storia inevitabilmente ne risente. Personalmente però sono felice di averlo letto, è un romanzo diverso dai soliti e per questo merita almeno di essere letto, prima di venire giudicato.
Ma può un algoritmo capire di cosa è fatta la felicità? Risolvere addirittura l'equazione di un incontro amoroso? O non risulterà forse pericolosa, in prospettiva, tutta questa intelligenza artificialmente creata? Immaginando un futuro che siamo solo a un passo dal toccare, questo romanzo infarcito di dialoghi frizzanti e prese in giro delle nostre debolezze immagina anche un mondo che forse, inavvertitamente, potrebbe sfuggirci di mano. Per dirla con Iari: "Billy Wilder sosteneva che se ti trovi in difficoltà nel terzo atto, il problema vero ce l'hai nel primo. Ma nel mondo reale, chi di noi sa davvero in quale atto si trova? Potremmo stare ancora al prologo".
Di quale futuro non si sa.
IL MIO VOTO
P.Z. Reizin con il suo romanzo d'esordio porta nero su bianco una storia che intriga decisamente e parte da un'ottima base per diventare indimeticabile, anche se a mio avviso ad un certo punto si è persa per strada, rivelandosi quindi una lettura molto carina ma che non ha saputo sviluppare appieno il suo potenziale. L'autore con questa storia ha deciso di unire l'uomo e la tecnologia, sono infatti cinque i protagonisti e di fatto i narratori principali di questo romanzo: Jen e Tom, due esseri umani, e poi tre intelligenze artificiali ossia Iari, Iaia e Iago. Questa scelta è stata a mio avviso tremendamente originale, soprattutto per il mondo in cui ci troviamo oggi, dove la tecnologia è parte integrante della nostra vita e senza di essa ormai appariamo completamente persi. Con il passare degli anni questa si è sviluppata sempre di più, è infatti possibile quasi scambiare qualche parola essa, basti pensare a Siri nel cellulare o ad Alexa, i quali rispondono alle nostre domande e alle nostre richieste. Di fatto è questo il lavoro di Jen, una giornalista che ha accettato di passare del tempo a studiare e istruire Iari, un'intelligenza artificiale, insegnare a questa tecnologia come essere il più umano possibile.
Tuttavia quello che Jen non ha calcolato è che Iari si interessasse davvero alla sua vita, non come semplice curiosità, ma perchè affezionatosi a lei e quindi pronto a modificarla, nei limiti del possibile, per darle la possibilità di essere di nuovo felice. Quindi il romanzo parte come una semplice domanda: è possibile per un'intelligenza artificiale, una tecnologia di fatto non umana, provare dei sentimenti? In un modo molto bizzarro Iari ce lo proverà, così come accadrà a Iaia per Tom, l'intelligenza artificiale che si è affezionata all'uomo e che cerca di aiutarlo a rimettersi in piedi dopo il divorzio.
Jen è una donna di poco più di trent'anni che sogna di avere un futuro con l'uomo che sta frequentando, Matt, il qual però non sembra essere della stessa idea perchè improvvisamente la lascia, come se non venisse minimamente toccato dalla fine della loro storia. Jen quindi non può che esserne distrutta e si sfoga principalmente con Ingrid, la sua migliore amica, ma porta il suo malumore anche in ufficio e quindi anche da Iari, l'intelligenza artificiale con cui sta lavorando, il quale non può vedere Jen così infelice e di conseguenza per la prima volta interferisce con la sua vita nell'unico modo che può, mettendo nella sua strada uomini che potrebbero farle tornare il sorriso, usando appunto internet, perchè quello che Jen e il creatore di Iari ignorano è che ormai nulla puà fermarlo, non è solo confinato in ufficio ma può anche spiare Jen a casa o in qualunque altro momento, basta infatti che la donna sia collegata ad internet. Iari tuttavia è una sorta di robot, comprende i numeri ma non le emozioni e di conseguenza fa incontrare a Jen parecchi uomini che sulla carta sembrano funzionare alla perfezione, ma con cui di fatto non scoppia alcuna scintilla. Iari intanto non si dà per vinto e si immerge sempre di più nella vita di Jen, fino a trovare la persona perfetta per lei, Tom. Ma può davvero la tecnologia sapere qual è la persona giusta per noi?
Solo Jen può rispondere a questa domanda, intanto il primo incontro con l'uomo sembra molto più promettente di altri.
Tom è un uomo di poco più di quarant'anni che ha appena concluso il suo matrimonio con una donna che ormai non conosce davvero più. Tuttavia resterà per sempre legato a lei poichè insieme hanno un figlio, Colm, il quale è ormai maggiorenne e pronto per il college, quindi pronto per allontanarsi da un padre con cui non ha un grandissimo rapporto e lo stesso Tom sa bene che è difficile comunicare con lui, nonostante ci provi costantemente. Tom vuole anche scrivere un romanzo, o meglio ne ha tutte le intenzioni, tuttavia mettersi al lavoro e scrivere è ben diverso dall'idea di diventare uno scrittore. Come per Jen, anche lui ha un'intelligenza artificiale che si particolarmente affezionata a lui, Iaia, la quale tuttavia veglia su di lui da lontano, non osa interferire con la sua vita ma semplicemente lo osserva e si assicura che tutto vada per il meglio. Questo fino a quando non conosce Iari e il suo piano per far conoscere Tom e Jen, due persone che sembrano avere molto in comune ma con un grande problema: lui vive in America, mentre lei in Gran Bretagna. Facendosi quindi condizionare da Iari, Iaia lo aiuta nel suo piano per far incontrare i due, anche se questa interferenza, per quanto semplice, potrebbe causare un effetto domino di proporzioni cosmiche.
Oltre a Jen e Tom ci sono anche Iaia e Iari a raccontare questa storia e non vi nascondo che inizialmente le loro parti erano quelle che più mi interessavano poichè ero davvero curiosa di scoprire i loro pensieri e soprattutto vedere come si prodigavano per aiutare i loro umani.
L'autore con i punti di vista di queste intelligenze artificiali ci fa capire fino a che punto siamo circondati dalla tecnologia, tanto che di fatto potremmo venire spiati in qualsiasi momento, poichè c'è sempre almeno un dispositivo elettronico accanto a noi, ma ci fa anche capire che è possibile per un robot, una macchina, affezionarsi agli umani e quindi aiutarli nell'unico modo che credono possibile. Per Iari e Iaia non è sempre facile comprendere le emozioni di Jen e Tom, tuttavia conoscono bene le loro espressioni e i loro modi di fare, per cui si accorgono quando stanno sbagliando e quando invece sono sulla strada giusta. La loro intromissione viene vista, almeno per loro, come un aiuto, mentre invece per Jen e Tom potrebbe appararire come una sorta di manipolazione. Senza dimenticare che nel quadro esiste una terza intelligenza artificiale, Iago, il quale è ben diverso da Iaia e Iari e non promette nulla di buono non appena entra in scena, anzi si trasforma nel peggior incubo di ogni persona.
Come vi dicevo quindi le premesse per una storia originale ed interessante c'erano tutte e per la prima parte della storia sono stata sinceramente catturata da ogni singola vicenda, tuttavia l'autore ha voluto creare un ostalo per allontanare questa coppia nata grazie alle interferenze di Iari e Iaia, una coppia che senza di loro non sarebbe mai potuta esistere, e a mio avviso in questo ha voluto esagerare, tirandola un po' troppo per le lunghe e quindi rendendo la narrazione leggermente più pesante. La storia certamente necessitava di una buona contestualizzazione, tuttavia una mole di cinquecento pagine mi sono sembrate un pochino troppe, specie perchè la narrazione non fa che rimbalzare tra i cinque narratori, facendo quasi confondere il lettore che si ritrova nella testa di cinque soggetti quasi in contemporanea. Essendo un romanzo d'esordio lo stile di P.Z. Reizin non per nulla inesperto, anzi l'ho trovato molto scorrevole e molto semplice, anche la stessa spiegazione della creazione dell'intelligenza artificiale e tutti gli annessi a questo elemento vengono spiegati con grande semplicità, rendendo la storia comprensibile a tutti. Il tono del romanzo poi è molto leggero, l'autore riesce ad unire amore e tecnologia creando veramente qualcosa di originale, che non si limita ad intrattenere il lettore e a divertirlo nelle parti più leggere, ma lo porta anche a far riflettere su quanto peso diamo oggi alla tecnologia.
A pensarci bene infatti è leggermente inquietante il fatto di venire spiati costantemente, ventiquattro ore su ventiquattro e sette giorni su sette, da una tecnologia a cui basta semplicemente un accesso ad internet per esser sempre con noi. L'autore in questo romanzo ne ha voluto spiegare i lati positivi, ossia la possibilità che una macchina possa affezionarsi ad un essere umano in qualche bizzarro modo e che proprio per questo venga spinto ad aiutarlo dandogli quello che più desidera, l'amore. Tuttavia analizzando in dettaglio la storia è sconvolgente vedere come Iari abbia comunque manipolato Jen e la sua vita, facendole incontrare persone che pensava potessero essere perfette per lei. Ma ancora di più spaventoso è vedere come opera Iago, il vero antagonista della storia, un'intelligenza artificiale che non ha davvero pietà per nessuno e anzi l'unico sentimento in grado di provare è l'odio.
Felicità per umani quindi è un romanzo divertente e leggero che riesce a trovare il mix perfetto tra tecnologia e romanticismo, a mio avviso alcune parti potevano benissimo venire omesse o comunque risolversi in minor tempo, perchè così facendo la lettura viene appesantita e la storia inevitabilmente ne risente. Personalmente però sono felice di averlo letto, è un romanzo diverso dai soliti e per questo merita almeno di essere letto, prima di venire giudicato.
si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio
Nessun commento:
Posta un commento