giovedì 8 agosto 2019

Recensione "Non pensavo fosse amore" di Brittainy C.Cherry

Buona sera bookspediani.
Prima di andare a letto vi aspetta la mia recensione adorante del nuovo romanzo di Brittainy C. Cherry ossia "Non pensavo che fosse amore", e devo dirvelo: questa donna non ne sbaglia mai una!

undefined

Titolo: Non pensavo fosse amore
Autore: Brittainy C. Cherry
Editore: Newton Compton
Genere: Romance
Data di uscita: 3 Giugno 2019


Quando mio marito mi ha lasciato, ho desiderato ogni notte che tornasse. Dopo quindici anni insieme, non riuscivo a sopportare l’idea che se ne fosse andato tra le braccia di un’altra. Ero confusa, smarrita, e ho cominciato a dubitare di me stessa. Volevo soltanto riaverlo con me. Ma poi è arrivato Jackson Emery: la distrazione di cui avevo disperatamente bisogno. Un divertimento estivo. Eravamo perfetti, perché entrambi sapevamo che non saremmo durati, insieme. Jackson, con la sua cinica diffidenza verso le relazioni, e io che non osavo più sperare nell’amore. Tutto procedeva secondo i piani, fino alla notte in cui il mio cuore ha sussultato. Non mi sarei mai aspettata che avrebbe saputo farmi ridere. E per un istante la mia tristezza è svanita. Continuavo a sperare che mio marito tornasse, ma lentamente i miei pensieri si concentravano su Jackson. L’uomo più diverso al mondo da quello che credevo di volere. Desideravo che Jackson fosse mio anche se sapevo che non era fatto per amare.


IL MIO VOTO 




Brittainy C. Cherry e le sue storie mi erano decisamente mancate: sebbene non riuscissi a trovare un romance in grado di convicermi fino in fondo, non mi sono arresa e ho puntato tutto su una delle mie autrici preferite ed è superfluo ribadire che questa donna non sbaglia un colpo, anche questa volta sono arrivata a fine lettura con le lacrime, tanto erano forti le emozioni che stavo provando. Questa storia infatti è stato un vero e proprio giro nelle montagne russe, un giro che in un attimo ti portava in alto e quello dopo ti ritrovavi in basso, così come le sensazioni che provavo passavano dalla rabbia all'amore alla disperazione, in alcuni momenti mi sono dovuta fermare per respirare un attimo e riprendermi da tutto ciò che stavo provando, ma ovviamente la voglia di continuare la storia e di vedere come sarebbe terminata non mi ha dato scelta se non fare le tre del mattino per arrivare alla tanto sofferta fine. Un'avventura, questa, che mi ha lasciato spesso senza parole, che mi ha fatto davvero male, mi ha spezzato il cuore in tanti piccoli pezzi e poi ha saputo in qualche modo rimettere tutto insieme, anche se in modo imperfetto e del resto la storia questo esalta, le imperfezioni delle persone e come riescono a trasformarle in punto di forza, senza vergognarsi di farsi vedere come sono: spezzati, ma non rotti, perchè in grado di rinascere e di ricominciare.
La storia, così come i suoi protagonisti, non è perfetta e proprio per la sua imperfezione sono riuscita ad apprezzarla, perchè l'autrice non vuole raccontarci una fiaba in cui tutto si risolve per il meglio, ma una trama che si ispira alla vita di tutti i giorni, dove non sempre tutto va come vorremmo, ma dove è giusto apprezzare sia le parti belle che le parti brutte che ci riserva il nostro destino.


Grace Harris, la protagonista femminile del romanzo, è una donna di trent'anni che non riesce ad accettare la fine del suo matrimonio con Finn, colui che è stato il suo unico amore e che conosce fin dall'adolescenza. Il loro matrimonio è stato felice e perfetto agli occhi di tutti all'inizio, i due si sono sempre amati e sostenuti e non vedevano l'ora di iniziare una famiglia insieme, qualcosa che purtroppo è successo ma non è mai arrivato, poichè Grace non è mai riuscita a portare a termine una gravidanza e questo l'ha segnata per sempre, facendola chiudere sempre di più in se stessa e allontanandola da Finn, che, stanco di provare a rompere quel muro, si è lasciato allontanare e ora vuole il divorzio. Grace ama e odia allo stesso tempo Finn, quell'uomo con cui era sicura avrebbe trascorso il resto della vita, quell'uomo che ora la condanna a tornare nella sua cittadina della Georgia e ad essere sotto gli occhi di tutti, pronti a spettegolare sul suo fallimento, visto che la sua famiglia è ritenuta una famiglia reale in città. Ma quello di cui ha più paure Grace è sua madre, la quale non è mai stata dalla sua parte, perchè tiene di più alle apparenze che alla felicità della figlia. Ora più che mai Grace ha bisogno di lei, ha bisogno di capire chi è senza Finn e chi è senza che qualcuno le dica cosa fare e nessuno sembra capirlo, perchè tutti sono pronti a sparare sentenze senza davvero conoscere la situazione. L'unica persona a farlo è Jackson Emery, la pecora nera della città, la mela marcia da cui tutti stanno lontano a causa del suo carattere impossibile. Grace ne è testimone in prima linea non appena torna a casa, eppure più tempo passa con lui più comprende che quello che si vede all'esterno non sempre corrisponde a quello che abbiamo da offrire e Jackson ha tantissimo da offrire, soprattutto offre a Grace la possibilità per una volta di essere se stessa, senza venire giudicata.


Jackson Emery è il vero gioiello di questo romanzo: un ragazzo di ventiquattro anni che ne ha passate troppe per la sua giovane età. Jackson infatti ha perso sua madre da piccolo, una donna che ha sempre ammirato, anche se voleva lasciare la sua famiglia, e la sua morte non solo ha spezzato lui, ma anche Mike, suo padre, il quale da quel momento non ha fatto altro che attaccarsi alla bottiglia e coprirsi di ridicolo in città, tanto da diventare una persona non gradita, qualcuno da evitare come la peste e visto che Jackson è suo figlio, ci è andato di mezzo per associazione, ancora prima di toccare il fondo. Jackson infatti non ha un bel passato: è un ex drogato, una dipendenza che combatte ogni giorno, mettendoci tutta la sua forza di volontà, eppure nessuno sembra vedere i suoi sforzi perchè è già stato etichettato come il diavolo, per cui che senso ha sforzarsi di apparire diversamente? Il ragazzo interpreta il suo ruolo alla perfezione, appropiandosi della fama di usare le donne e di cambiarle come fossero magliette, sfrutta il suo brutto carattere urlando la sua rabbia al mondo e passando per un tipo pericoloso, quando in verità basta guardarlo con il suo cane Tucker per capire che dietro la sua facciata da duro si nasconde una persona che ha sofferto e che vuole semplicemente un attimo di respiro. L'unica ad offrigli la possibilità di far vedere chi è realmente è proprio Grace, che a poco a poco conquista la sua fiducia, e chissà se riuscirà a conquistare anche qualcos'altro.


Non pensavo fosse amore è un romanzo che non solo mette sotto il microscopio le storie dei due protagonisti principali, ma l'autrice coinvolge anche l'intera cittadina della Georgia in cui vivono Jackson e Grace, facendo capire quanto, in una piccola città, contano le apperenze e le chiacchere e non quello che realmente accade. Per esempio quando Grace torna a casa, in procinto di divorziare perchè è stata tradita dal marito, il primo pensiero di sua madre non è consolarla ma è pensare a cosa dirà la gente e insistere sul fatto di dover dare a suo marito un'altra occasione, per il bene della famiglia ovviamente, visto che il padre è il pastore della città e la famiglia Harris è un po' come la famiglia reale, eppure mai una volta la donna chiede alla figlia come si sente, le uniche due persone ad essere dalla sua parte sono la sua amica e la sua sorellina più piccola.
Tutte le altre persone che chiamava amiche da giovane in verità parlano con lei e si interessano alla sua storia solo per dare via a pettegolezzi, mai per puro interesse.
Anche Jackson non è immune alle chiacchere della città, anzi lui ne è il bersaglio da sempre: il ragazzo e suo padre sono le pecore nere della città e tutti vorrebbero che se ne andassero, perchè portano solo guai, visto che Jackson è un ex drogato e Mike è un alcolizzato. Eppure non si soffermano sulla loro sofferenza o sulla loro rabbia e cercano di aiutarli, li etichettano come indegni e quindi gli stanno semplicemente alla larga, come hanno sempre fatto negli ultimi anni e questo continuo giudicare le apparenze e soffermarsi sulle voci che si sentono, senza prendersi la briga di conoscere davvero la persona, è la superficialità che denuncia la Cherry, che è sicuramente esaltata al massimo in questa storia, ma necessaria per rendere bene l'idea, cosa che di fatto fanno anche gli stessi Jackson e Grace l'uno nei confronti dell'altra, ma poi si prendono il loro tempo per conoscersi, per davvero, finalmente.


Sono davvero tantissime le tematiche che affronta l'autrice in questo romanzo, che non si limita ad essere una storia d'amore tra due personaggi improbabili, ma una vera e propria storia di rinascita. In primis si parla di quanto sia difficile rimanere incinta e di cosa succede ad una persona quando si continuano a subire aborti: la stessa Grace non fa che chiudersi in se stessa, allontanandosi da tutti, perchè la sofferenza che prova è solo la sua, di nessun altro.
Si parla anche di ricerca della propria identità: ancora una volta è Grace la protagonista di questa tematica, una ragazza che ha sempre fatto tutto quello che volevano i genitori e poi il marito, ed ora che a trent'anni si ritrova sola, non sa più chi è la vera Grace, o meglio non l'ha mai saputo perchè non ha mai deciso niente da sola e quindi arriva finalmente per lei il momento di conoscersi e di capire che persona è, dalle cose più semplici ossia come le piacciono le uova a come portare i capelli o come vestirsi.
L'autrice sottolinea l'importanza di non giudicare mai una persona senza prima conoscerla ed in questo caso è Jackson il testimonial di questa tematica, un ragazzo che ne ha passate davvero tante nella sua vita e per questo è costantemente arrabbiato con il mondo, perchè nessuno gli ha mai dato una possibilità, la cittadina gli ha semplicemente voltato le spalle, senza mai chiedergli se avesse bisogno di aiuto, etichettandolo come il male in persona solo perchè figlio di suo padre, e di conseguenza Jackson è diventato quello che gli altri volevano, una persona pericolosa da evitare. Ma basta vederlo con il suo cane per capire quanto amore ha da offrire al prossimo.
Ed infine si parla di rinascita: sia per Jackson che peer Grace incontrarsi è quello che gli permette di dare una scossa al proprio mondo, di comprendere che hanno l'occasione di essere davvero chi vogliono, senza paura di essere giudicati o etichettati, basta avere voglia di ricominciare, di rinascere ed essere se stessi.


Non pensavo fosse amore è un romanzo che mi ha investito come un fiume in piena, è impossibile non venire toccati da questa storia e non riflettere su quanto si legge, perchè spesso alcuni elementi nella vita si danno per scontati e vedere quanto questo atteggiamento può far male, fa davvero piangere il cuore. Onestamente ho amato entrambi i personaggi principali, sia Grace che Jackson sono stati due protagonisti semplicemente splendidi nelle loro imperfezioni e nelle loro insicurezze: insieme hanno fatto un percorso di crescita e di rinascita strabiliante, che mi ha davvero commosso dall'inizio alla fine e mi ha fatto riflettere anche su alcuni elementi della mia vita, per esempio su quanto spesso accontento gli altri, senza fare quello che vorrei io, per paura di essere giudicata o di deludere le persone a me vicine, ma come afferma Jackson a volte è necessario deludere le persone per poter stare bene con se stessi e del resto la vita appartiene a noi, non agli altri e bisogna viverla come meglio si crede, anche sbagliando, ma spesso sono questi sbagli a farci crescere.
Inutile dire che Jackson si è conquistato un posto speciale nel mio cuore, e bisogna sottolineare che è anche un avido lettore di young adult, per cui un ragazzo davvero unico, un vero e proprio enigma che non si può non amare.
Brittainy C. Cherry con questa storia ci insegna a non soffermarsi alle apparenze, ma a zoomare e vedere una persona per chi è davvero, conoscendola in primis.
Onestamente mi sarei aspettata un finale diverso, a quel punto questa storia sarebbe stata davvero perfetta, ma forse proprio per questo non poteva esserlo, perchè altrimenti non avrebbe rispecchiato le bellissime imperfezioni della vita di tutti i giorni.
Potrei restare qui ore e ore a parlarvi di questa storia, penso si sia capito quanto mi è piaciuta, per cui non mi rimane altro da dire se non di leggerla assolutamente perchè ne vale decisamente la pena.





si ringrazia la casa editrice

per la copia omaggio

Nessun commento:

Posta un commento