Bookspediani, vi do la buona notte con la recensione di "Ti aspetterò" di Elizabeth Enfield.
Titolo: Ti aspetterò
Titolo: Ti aspetterò
Autore: Elizabeth Enfield
Editore: Garzanti
Genere: Fiction
Data di uscita: 30 Giugno 2019
Genere: Fiction
Data di uscita: 30 Giugno 2019
Chi di noi non si è chiesto che cosa sarebbe successo se avesse incontrato il grande amore in un altro momento della sua vita? Forse se lo sarebbe fatto scivolare dalle mani, mancandolo per un soffio. Oppure lo avrebbe stretto a sé, così forte da impedirgli di fuggire. La lista delle possibilità è infinita e il destino agisce secondo logiche a noi precluse. Lo sanno bene Ivy e Abe che capiscono subito di essere fatti l’uno per l’altra, anche se la loro storia segue un percorso tutt’altro che convenzionale. La prima volta, li vediamo ancora bambini che si prendono per mano nella piscina della scuola. Quel gesto schiude loro un intero universo in cui condividere e assaporare ogni istante con l’entusiasmo della giovinezza. Un entusiasmo che un poco scolora quando sono costretti a prendere strade diverse. Finché non li incrociamo di nuovo a quarant’anni. Entrambi hanno un’appagante vita coniugale e amano i figli, ma il solo sfiorarsi riaccende tra di loro la scintilla del primissimo incontro. Resistere alla passione è impossibile e i due si lasciano andare a un amore tanto travolgente quanto inconciliabile con gli obblighi della quotidianità. Vent’anni dopo li ritroviamo su un’anonima panchina nel parco. Ancora, basta un solo sguardo perché si riconoscano e ammettano a sé stessi che, forse, non avrebbero mai dovuto lasciarsi. Perchè ciò che conta è stare insieme e se è vero che la vita a volte non mantiene le promesse, alla fine trova sempre il modo di farsi perdonare e di ricondurci alla persona cui siamo destinati.
IL MIO VOTO
IL MIO VOTO
Il romanzo d'esordio di Elizabeth Enfield è sicuramente un romanzo che si discosta dai soliti canoni, la storia di cui parla infatti non segue un vero e proprio filo logico, solo un filo temporale poichè ci viene narrata a ritroso, tuttavia ogni momento e luogo ha solo due elementi in comune: Abe e Ivy. Abe e Ivy infatti sono i protagonisti di questa lettura che esplora due piccole paroline che spesso tormentano anche noi, le classiche "e se". Cosa sarebbe successo infatti se i due non fossero stati separati qualche tempo dopo essersi conosciuti? Come sarebbe andata a finire la loro storia? E se si fossero reincontrati in un momento propizio per entrambi, quando erano pronti a rifarsi una vita? E se invece il loro amore fosse arrivato nel momento sbagliato, rendendo felici loro ma infelici tutte le persone attorno a loro? Sono questi gli interrogativi su cui poggia l'intera storia, una narrazione di cui è anche difficile parlare poichè in ogni filone temporale troviamo una situazione completamente nuova, che ha un suo inizio e una sua fine e che continua in questo modo per più di trecento pagine.
Questa tattica rende sicuramente interessante il romanzo, anzi lo rende davvero unico, il lettore infatti si ritrova ad assistere a vari modi in cui il destino può mettere lo zampino nella nostra vita, tuttavia a lungo andare questo modus di narrare inizia a stancare, poichè di fatto è come leggere tante piccole storie a sè, accumunate solo da Abe e Ivy e dal loro grande amore, a cui lascio decidere a voi se effettivamente è destino che i due lo trovino oppure no.
Ad essere i protagonisti assoluti di questa storia sono Abe e Ivy, due personaggi che si incontrano da piccoli e che condividono insieme dei momenti molto dolorosi, che in qualche modo segnano entrambi e poi la loro vita prende due strade diverse, ed è proprio questo percorso che l'autrice ha costruito a ritroso che ci permette di scoprirli sempre di più. Per quanto infatti le modalità del loro incontro e la sua risoluzione cambi, c'è qualcosa che non cambia mai, come il fatto che la madre di Ivy è portatrice di una malattia non curabile, genetica e soprattutto degenerativa, che può saltare una generazione e quindi essere trasmessa ai suoi nipoti, come invece possono averla ricevuta i suoi figli, ossia Ivy e i suoi fratelli. Durante gli anni vediamo come in quelli più vicini a noi ci sono tecniche più evolute e quindi la possibilità di fare un test per comprendere meglio la situazione, mentre invece più andiamo avanti nella storia e quindi più indietro nel tempo per quanto riguarda Ivy ed Abe, e più vediamo che la ragazza deve convivere con questo dubbio atroce, poichè non ha nessuno mezzo per scoprire se anche lei ha una malattia, oppure no. Un altro elemento comune tra le storie è l'amore che lega Abe ed Ivy, i due infatti in qualche modo riescono sempre a trovarsi, ma insieme all'amore viene anche il dolore, perchè il passato dei personaggi e il loro trascorso è sempre legato a questo sentimento, un qualcosa che un attimo prima li rende felici e l'attimo dopo li fa sprofondare nella tristezza, sia che riguardi il loro passato sia che riguardi il loro presente.
Sono tantissime le tematiche che va a toccare l'autrice con questo romanzo, primo tra tutti la domanda che tutti ci facciamo ogni giorno, ossia cosa sarebbe successo se.
La nostra vita è fatta di costanti bivi, scelte da prendere che possono rivelarsi giuste o sbagliate, ma che di fatto non sappiamo dove ci porteranno, come non sappiamo se, prendendo un'altra strada, il risultato sarebbe stato comunque lo stesso oppure sarebbe in qualche modo cambiato qualcosa. La vita di Abe e Ivy è un continuum di scelte, spesso giuste, ma altrettanto spesso sbagliate, ma che li porta sempre allo stesso risultato: a loro che si incontrano e che si danno una possibilità di essere felici. Talvolta è Abe a soffrire di più, altre a Ivy, eppure il loro amore è l'unica costante di tutte queste ramificazioni del loro bizzarro destino. Si parla comunque di cosa significa avere una famiglia e metterla sempre al primo posto, si parla di perdita e di dolore, come si parla di felicità e di amore. Si parla anche di cosa significa affrontare un tradimento, oppure una malattia che potrebbe cambiare per sempre la vita della persona che ami o potrebbe distruggere per sempre la vita dei propri figli, in un modo o nell'altro tuttavia la costante è sempre trovare Abe e Ivy che in qualche modo tentano di essere felici, nonostante la vita di tutti i giorni li metta a dura prova.
L'esordio letterario di Elizabeth Enfield sa sicuramente come farsi distinguere, tuttavia se da una parte l'autrice ci offre un romanzo molto originale e diverso dai soliti, dall'altra inizialmente è difficile capire dove andrà a parare la storia e soprattutto ogni volta che l'autrice cambia anno e ambientazione, è come se iniziasse una nuova storia, in cui però troviamo gli stessi protagonisti, e questo destabilizza parecchio il lettore che, quando poi entra nell'ottica del romanzo, inizia però ad accusare la stanchezza di tutte queste storie e quindi di tutte queste infinite possibilità tra Abe ed Ivy. Ci sono state certamente storie che mi hanno appassionato di più, come storie che mi hanno fatto soffrire e mi hanno fatto spesso odiare i protagonisti, tuttavia mi aspettavo una storia completamente diversa e quello che mi sono ritrovata davanti mi ha costretto a rivedere tutte le mie aspettative, ridimensionandole perchè di fatto più la storia andava avanti e più non sapevo cosa aspettarmi, più era impossibile capire dove mi avrebbe condotta. Per essere un esordio, lo stile di Elizabeth Enfield è abbastanza fluido, anche se ha ancora margine di miglioramento, e la storia da lei creata riesce sicuramente a far parlare di sè. Devo dire quindi che spiegarla è molto più difficile di quello che sembra, per cui se siete alla ricerca di un romanzo che si discosta dai soliti canoni e soprattutto che analizza la domanda che tutti ci poniamo, ossia cosa sarebbe successo se, allora fa per voi!
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