martedì 27 agosto 2019

Recensione "La lista" di Siobhan Vivian

Buon salve bookspediani.
Eccomi con una nuova recensione!



Titolo: La lista
Autore: Siobhan Vivian
Editore: Feltrinelli
Genere: Young Adult
Data di uscita: 6 Giugno 2019




La lista: non si è mai riusciti a scoprire chi siano gli autori, ma immancabile, ogni anno, a una settimana dal ballo d'autunno, ecco apparire ovunque a scuola fogli con i nomi della ragazza più bella e simpatica e della più brutta e antipatica di ciascuno dei quattro anni di corso. Le otto studentesse dovranno fare i conti con l'improvvisa notorietà, e non saranno solo le "brutte" a sperimentarne gli effetti negativi. "E così a ogni nuova lista le etichette che normalmente identificano le ragazze della Mount Washington High in un milione di gruppi diversi - appariscenti, popolari, manipolatrici, perdenti, arrampicatrici sociali, atlete, svampite, brave ragazze e cattive ragazze, maschiacci e bombe sexy, puttanelle e gatte morte, vergini rinate, santarelline, secchione e scansafatiche, fumatrici di erba, emarginate, strane, imbranate e nerd, per nominarne solo alcune - si dissolvono. Sotto questo aspetto, la lista è utilissima. È in grado di suddividere l'intera popolazione femminile in soli tre gruppi distinti. Le più belle. Le più brutte. Tutte le altre.".

IL MIO VOTO

Siobhan Vivian da vita ad un romanzo corale in cui le protagoniste sono otto ragazze legate da una lista terribile, che esce ogni anno il primo giorno di scuola e che va a definire la vita delle ragazze inserite in essa. In effetti l’idea della lista è iniziata un po’ come scherzo, semplicemente voleva dichiarare apertamente chi meritava di essere dichiarata una ragazza bella e chi invece una ragazza brutta. Tuttavia l’intera questione è sfuggita di mano e ora, ogni anno, tutti attendono il verdetto della lista, per iniziare a prendere di mira le più brutte e per conoscere meglio le più belle, senza tuttavia considerare che la vita di quelle ragazze cambierà per sempre. Chi non si aspetta di essere inserita tra le più belle sarà piacevolmente sorpresa di essere improvvisamente una specie di piccola ragazza popolare, ma altre saranno terribilmente sotto esame e si sentiranno in dovere di migliorare sempre di più per conservare quel titolo duramente ottenuto, diventando quindi quasi una malattia. Per quanto riguarda le più brutte invece queste saranno prese di mira, tutti i loro difetti verranno passati al microscopio e c’è chi reagirà ribellandosi, chi si autocommisererà e chi invece finirà per capire chi davvero tiene a lei, ma quello che è chiaro è che qualcosa cambierà per sempre per tutte quante.


Attraverso i punti di vista alternati di queste otto ragazze, vediamo come vivono il rientro a scuola e soprattutto come sopravvivono alla notizia della lista, fino ad arrivare al sabato, giorno della data del ballo che andrà a definire la reginetta della scuola. Conosciamo Danielle DeMarco, una ragazza che sta vivendo un bellissimo periodo perché ha finalmente accanto a se un ragazzo che la fa sentire bene, ma la lista le fa vivere male la relazione poiché tutti affermano che sia quasi un ragazzo per via della sua muscolatura e questo ha effetto anche su Andrew. Entriamo in contatto con Abby Warner, una ragazza che non si può certo vantare di essere un genio, ma che finalmente può vantarsi di essere una delle più belle della sua scuola. Candace Kincaid invece è un po’ l’eccezione, poiché è ben consapevole di essere una bella ragazza, ma nella lista il suo nome ci rientra perché è brutta dentro. Lauren Finn è invece la ragazza nuova, quella che ha sempre studiato a casa e che quindi si è ritrovata in un mondo che non conosce e soprattutto senza amici, ma proprio grazie alla lista riuscirà ad entrare nella cerchia delle ragazze popolari, tuttavia se la loro amicizia è sincera o meno, è tutto da scoprire. 


Per quanto riguarda invece Sarah Singer, lei prende come un affronto quello di essere definita come più brutta ma non per l’etichetta, perché pensa sia solo una grande nullitá tutta questa faccenda e di fatto è ben determinata a sabotare il ballo, come sorta di vendetta. Bridget Honeycutt è felicissima di essere entrata nella lista perché ha fatto davvero i salti mortali per mettersi in forma, volendo quindi apparire al meglio e per quanto ora sia magra, questo in lei fa nascere il senso di non sentirsi mai abbastanza, continua a non vedersi bella e proprio perché è stata nominata e ora ha tutti gli occhi puntati su di lei, sa che deve restare in forma e questo significa limitare il cibo, per apparire sempre più magra e quindi guadagnarsi quel posto nella lista. Jennifer Briggis è ormai abituata ad essere la brutta della situazione, questo è il quarto anno di fila che le capita ed è quindi quasi un conforto sapere che nulla è cambiato, ma di fatto essere considerata la più brutta in qualche modo la mette sotto i riflettori ed essere notata è tutto quello che vuole. Come è sotto i riflettori Margot Gable, che è finalmente considerata la più bella e quindi anche quella con più possibilità di essere scelta come la reginetta del ballo, tutto ciò che di fatto vuole essere. 


Visto l’ensemble di personaggi, non è sempre semplice seguire la lettura o comprendere chi di fatto sta parlando, di conseguenza, per quanto la storia sia scorrevole, il lettore viene distratto da tutti i personaggi principali e dai personaggi secondari che li riguardano. Le tematiche che tratta l’autrice sono senza ombra di dubbio degne di nota, come l’etichettare con facilità delle ragazze in base al loro livello di bellezza e non pensare che questo in qualche modo non possa segnarle, specie in una fragile età come quella delle superiori. Tante ragazze in questo contesto si dimostrano superficiali, infatti sono felici di apparire così quotate in pubblico, altre risentono in particolare di questo stress di apparire sempre al meglio e quindi si costringono a fare la fame per essere sempre più magre, sempre più in forma, non capendo che così si fanno solo del male. Ma non sono solo le “belle” a risentire di questo giudizio, le “brutte” non ci stanno ad essere etichettate come tali, perché di fatto sono persone anche loro e quindi non è giusto calpestare come se niente fosse i loro sentimenti. Altre ancora invece ci godono di questa popolarità, perché di fatto significa che sono in qualche modo al centro dell’attenzione. 


La lista è una lettura che aveva tutte le carte in tavola per essere una storia interessante, diversa dalle solite e con una tematica molto seria e importante quale cosa significa venire etichettate e come questo può cambiare la vita delle persone. È ovvio che questo argomento riguarda molto da vicino il mondo di oggi, forse se questo fosse stato ristretto a meno personaggi si sarebbe potuto vedere più da vicino l’effetto su questi, mentre invece la storia in certi momenti sembra perdersi e quindi non raggiunge appieno il suo potenziale. Proprio per la tematica così delicata è difficile entrare in sintonia con i personaggi, perchè troppi e quindi non totalmente approfonditi. Il mio primo approccio con Siobhan Vivian è stato abbastanza buono, anche se mi aspettavo qualcosa di più da questa lettura, per quanto resa in toni leggeri, dà buoni spunti di riflessione, e aiuta a capire che non sempre è un’etichetta a definirci, ma quello che conta è come ci sentiamo noi, nessuno quindi può dirci il contrario o trattarci come fossimo spazzatura perché siamo tutte persone e come tali, vogliamo rispetto.



si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio

Nessun commento:

Posta un commento