Buon giorno bookspediani!
Eccomi qui di mattina presto per parlarvi del nuovo romanzo di Anna Dalton, in uscita proprio oggi per Garzanti, ossia "La ragazza con le parole in tasca".
Titolo: La ragazza con le parole in tasca
Eccomi qui di mattina presto per parlarvi del nuovo romanzo di Anna Dalton, in uscita proprio oggi per Garzanti, ossia "La ragazza con le parole in tasca".
Titolo: La ragazza con le parole in tasca
Autore: Anna Dalton
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa
Data di uscita: 5 Settembre 2019
Genere: Narrativa
Data di uscita: 5 Settembre 2019
Andrea è sempre più vicina al suo sogno. Il secondo anno in una delle scuole di giornalismo più importanti sta per iniziare, e lei ancora non riesce a credere di avere questa opportunità. Eppure, quando varca la soglia dell'antico edificio lasciando dietro di sé il fascino di Venezia, sa che questa volta sarà ancora più dura per lei. Per lei che è lì solo grazie a una borsa di studio che deve mantenere a tutti i costi. Per lei così impacciata e introversa. Per lei che è cresciuta con i libri come unici amici. Ma ora non è più sola, insieme a lei c'è il suo strambo gruppo di amici composto dalla cinica Marylin, dal dolce Andre, dall'irrefrenabile Uno e soprattutto dal misterioso Joker, che l'ha conquistata dal primo sguardo. Ma non sempre questo basta. Andrea è bravissima con lo studio, meno a difendersi dagli attacchi di chi non fa altro che remarle contro. Perché solo il migliore del corso avrà le occasioni maggiori. Una gara che Andrea è pronta a giocare solo perché la sua passione per la scrittura è profonda. Perché quando era solo una bambina la madre, che ora non c'è più, le ha fatto fare una promessa: diventare una giornalista come lei. Nient'altro conta per Andrea. Non importa se il nuovo studente sia così simile a lei da farle perdere per un attimo la rotta che la porta dal Joker. Non importa se la scuola vorrebbe imporle scelte che lei non condivide. Lei ha un obiettivo e un'arma infallibile per raggiungerlo: le sue parole.
IL MIO VOTO
Per Andrea si sta avvicinando il momento di tornare a Venezia, alla sua tanto amata quanto odiata università di giornalismo e non vede l'ora, tutto infatti sembra andare per il meglio: è sopravvissuta al primo anno ed è riuscita a fare amicizia con persone che ora sono i suoi più cari amici come Uno, il suo compagno di stanza, e come Marylin.
E' riuscita anche a comprendere Joker, il ragazzo complicato e spesso scostante per il quale ha avuto una cotta fin dal principio e ora sembra che sia arrivato il loro momento, finalmente. Ma la salute del padre di Andrea mette fine al loro tanto atteso incontro e, una volta che George si è ristabilito, per i due è tempo di tornare a Venezia, per cui è naturale pensare che nulla cambierà. Ma non ci potrebbe essere nulla di più sbagliato: trovarsi al secondo anno significa avere a che fare con nuove sfide e Andrea lo sa bene, lei infatti non si può permettere di fallire poichè altrimenti perderebbe la borsa di studio e quindi la possibilità di frequentare l'università. Sa che non deve fallire, il suo destino è sempre stato essere una giornalista, lo ha promesso anche a sua madre e non può assolutamente deluderla. Ma in mezzo al carico di studio sempre più pesante, in cui ci si mette di mezzo anche la tecnologia, elemento in cui Andrea non eccelle, la ragazza deve destreggiarsi anche con il suo lavoro a scuola e soprattutto deve comprendere cosa vuole dalla sua vita amorosa, perchè ora Joker è più scostante che mai e all'università è arrivato Zen, un ragazzo molto più simile ad Andrea di qualunque altra persona, che potrebbe metterla in crisi.
Andrea Doyle è tornata in grande forma in questo secondo romanzo: se nel primo la ragazza doveva entrare nell'ottica della scuola e fare nuove amicizie, in questo secondo capitolo la sfida più grande non è capire se vuole continuare su questo percorso, perchè sa benissimo che il suo futuro senza giornalismo non è contemplato, è riuscire a superare le sfide che le vengono lanciate sia sul piano scolastico, che su quello lavorativo e soprattutto sul piano personale.
Per quanto riguarda la scuola, il secondo anno è formato da lezioni e corsi molto più impegnativi, che mettono a dura prova le abilità tecnologiche, o per meglio dire non tecnologiche, di Andrea, che è quindi costretta ad applicarsi più degli altri. Ma l'università costringe gli studenti anche a collaborare tra di loro proprio per un compito, cosa che non è un grande problema per Andrea, che è convinta di poterlo fare con uno dei suoi amici, ma sarà il destino a decidere di farle affrontare una nuova sfida e farle capire il significato di collaborazione. Per quanto riguarda la vita privata Andrea sta vivendo una situazione particolare: suo padre non gode di ottima salute, per cui è molto preoccupata per lui, visto che è l'unica famiglia che gli resta. Nemmeno sul piano amoroso la situazione è chiara perchè dopo un anno di passi avanti Joker sembra allontanarla di nuovo e Zen, il nuovo arrivato, approfitta di questa situazione per entrare nel gruppo di Andrea.
E per finire anche al lavoro, ossia insegnare l'inglese ai bambini, Andrea deve ricorrere alla tecnologia e questo la mette in serie difficoltà.
Questa lettura, sia per la protagonista che per il lettore, sembra una sorta di transizione ossia la storia si basa su un anno particolarmente difficile per Andrea, dove inizialmente la vediamo fare parecchi passi avanti per poi tornare indietro, anzi in certi momenti per determinati comportamenti sia da parte di Andrea che da parte dei suoi amici sembrava di essere alle medie e non in una facoltà prestigiosa dove bisogna dare il massimo per eccellere.
La Dalton mette a dura prova il suo personaggio in tutti i campi, sia quello scolastico che quello personale, e devo ammettere che ho trovato entrambi molto interessanti, anche se alcuni punti della narrazione mi sono sembrati troppo prolissi. La parte dedicata all'università l'ho trovata davvero credibile, il fatto che Andrea viene sempre messa davanti a nuove sfide che possono essere, l'uso della tecnologia oppure collaborare ad un progetto con una persona che reputa nemica, sono tutte prove che servono per far capire di che pasta è fatta, che posso anche farla fallire, come del resto può capitare perchè non sempre si ha la fortuna di superare un esame alla prima occasione. Certo per Andrea la situazione è più complicata, visto la sua borsa di studio, ma ci fa capire che la vita non è perfetta.
Per quanto riguarda invece l'ambito amoroso ho trovato un paio di forzature: capisco che non poteva esserci subito il lieto fine tra Joker e Andrea, ma inserire una terza persona non è stata la scelta più giusta per me, visto che i due avevano lottato un intero anno per avere una possibilità.
Anna Dalton si è rivelata con questo secondo romanzo un'autrice che non ha semplicemente avuto fortuna con il suo libro d'esordio, è una scrittrice di talento, capace di trascinare il lettore nelle sue storie e in grado di far divorare il suo romanzo grazie al suo stile fresco, fluido e soprattutto ironico. Sebbene infatti si parli spesso di tematiche molto serie e importanti, l'autrice riesce a mantenere un tono leggero, che cambia di registro quando lo ritiene più opportuno. E' stata molto interessante anche la scelta di rendere Andrea così avversa alla tecnologia, in un mondo che è praticamente dominato da essa e un qualcosa da cui noi stessi siamo dipendenti ogni giorno, è strano vedere una persona che la rifiuta così categoricamente. Soprattutto per una ragazza che vuole diventare una giornalista, colei che vuole scrivere scrivere scrivere per far capire al mondo di che pasta è fatta, ma che preferisce il vecchio metodo carta e penna. Mi è piaciuto vedere anche in questo secondo capitolo che, sebbene Andrea debba affrontare parecchie avversità, non mette mai in discussione il suo futuro da giornalista, è sempre il presente infatti ad essere incerto, una situazione davvero particolare a mio avviso, che raramente si trova in un libro e soprattutto in una persona.
La ragazza con le parole in tasca è un romanzo fatto apposta per scombussolare il mondo di Andrea, il quale aveva appena iniziato ad avere un equilibrio, che nelle prime pagine viene rapidamente sconvolto.
Ancora una volta ci viene raccontato diviso a semestri, quindi l'intero romanzo, come quello precedente, copre l'arco temporale di un anno e questo ci permette di vedere l'evoluzione, o in alcuni casi la digressione, dei personaggi principali. Andrea spicca certamente in primo piano, ma non si può non amare Uno e la sua simpatia, così come non si può tifare per Marylin e la sua esuberanza. Joker è un personaggio che ancora fatico ad inquadrare, il mio rapporto con lui è di amore e odio, quindi molto complicato, ma del resto lo è anche per Andrea.
L'introduzione di Zen, nuovo amico del gruppo, è stata interessante per certi versi, ma sbagliata per altri, poichè il ragazzo si è buttato subito a pesce su Andrea dopo pochi minuti che si conoscevano e, sebbene il ragazzo fosse molto simile a lei per alcuni aspetti, non ho apprezzato che Andrea ne venisse così catturata visto i precedenti con Joker. Al di là del suo ruolo nella vita di Andrea, Zen si è rivelato un personaggio tutto da scoprire, pronto ad aiutare chi si trova in difficoltà, una persona simpatica e molto sensibile. Un altro anno in compagnia di Andrea quindi è trascorso e ora come ora la situazione è più interessante che mai, sono infatti molto curiosa di sapere dove la porterà il prossimo capitolo, questo si è rivelato un buon secondo romanzo, fatto principalmente per rimescolare le carte in tavola, in attesa del prossimo, e quindi non posso che aspettarlo con ansia!
Ecco dove potete trovare le altre recensioni di oggi:
IL MIO VOTO
Per Andrea si sta avvicinando il momento di tornare a Venezia, alla sua tanto amata quanto odiata università di giornalismo e non vede l'ora, tutto infatti sembra andare per il meglio: è sopravvissuta al primo anno ed è riuscita a fare amicizia con persone che ora sono i suoi più cari amici come Uno, il suo compagno di stanza, e come Marylin.
E' riuscita anche a comprendere Joker, il ragazzo complicato e spesso scostante per il quale ha avuto una cotta fin dal principio e ora sembra che sia arrivato il loro momento, finalmente. Ma la salute del padre di Andrea mette fine al loro tanto atteso incontro e, una volta che George si è ristabilito, per i due è tempo di tornare a Venezia, per cui è naturale pensare che nulla cambierà. Ma non ci potrebbe essere nulla di più sbagliato: trovarsi al secondo anno significa avere a che fare con nuove sfide e Andrea lo sa bene, lei infatti non si può permettere di fallire poichè altrimenti perderebbe la borsa di studio e quindi la possibilità di frequentare l'università. Sa che non deve fallire, il suo destino è sempre stato essere una giornalista, lo ha promesso anche a sua madre e non può assolutamente deluderla. Ma in mezzo al carico di studio sempre più pesante, in cui ci si mette di mezzo anche la tecnologia, elemento in cui Andrea non eccelle, la ragazza deve destreggiarsi anche con il suo lavoro a scuola e soprattutto deve comprendere cosa vuole dalla sua vita amorosa, perchè ora Joker è più scostante che mai e all'università è arrivato Zen, un ragazzo molto più simile ad Andrea di qualunque altra persona, che potrebbe metterla in crisi.
Andrea Doyle è tornata in grande forma in questo secondo romanzo: se nel primo la ragazza doveva entrare nell'ottica della scuola e fare nuove amicizie, in questo secondo capitolo la sfida più grande non è capire se vuole continuare su questo percorso, perchè sa benissimo che il suo futuro senza giornalismo non è contemplato, è riuscire a superare le sfide che le vengono lanciate sia sul piano scolastico, che su quello lavorativo e soprattutto sul piano personale.
Per quanto riguarda la scuola, il secondo anno è formato da lezioni e corsi molto più impegnativi, che mettono a dura prova le abilità tecnologiche, o per meglio dire non tecnologiche, di Andrea, che è quindi costretta ad applicarsi più degli altri. Ma l'università costringe gli studenti anche a collaborare tra di loro proprio per un compito, cosa che non è un grande problema per Andrea, che è convinta di poterlo fare con uno dei suoi amici, ma sarà il destino a decidere di farle affrontare una nuova sfida e farle capire il significato di collaborazione. Per quanto riguarda la vita privata Andrea sta vivendo una situazione particolare: suo padre non gode di ottima salute, per cui è molto preoccupata per lui, visto che è l'unica famiglia che gli resta. Nemmeno sul piano amoroso la situazione è chiara perchè dopo un anno di passi avanti Joker sembra allontanarla di nuovo e Zen, il nuovo arrivato, approfitta di questa situazione per entrare nel gruppo di Andrea.
E per finire anche al lavoro, ossia insegnare l'inglese ai bambini, Andrea deve ricorrere alla tecnologia e questo la mette in serie difficoltà.
Questa lettura, sia per la protagonista che per il lettore, sembra una sorta di transizione ossia la storia si basa su un anno particolarmente difficile per Andrea, dove inizialmente la vediamo fare parecchi passi avanti per poi tornare indietro, anzi in certi momenti per determinati comportamenti sia da parte di Andrea che da parte dei suoi amici sembrava di essere alle medie e non in una facoltà prestigiosa dove bisogna dare il massimo per eccellere.
La Dalton mette a dura prova il suo personaggio in tutti i campi, sia quello scolastico che quello personale, e devo ammettere che ho trovato entrambi molto interessanti, anche se alcuni punti della narrazione mi sono sembrati troppo prolissi. La parte dedicata all'università l'ho trovata davvero credibile, il fatto che Andrea viene sempre messa davanti a nuove sfide che possono essere, l'uso della tecnologia oppure collaborare ad un progetto con una persona che reputa nemica, sono tutte prove che servono per far capire di che pasta è fatta, che posso anche farla fallire, come del resto può capitare perchè non sempre si ha la fortuna di superare un esame alla prima occasione. Certo per Andrea la situazione è più complicata, visto la sua borsa di studio, ma ci fa capire che la vita non è perfetta.
Per quanto riguarda invece l'ambito amoroso ho trovato un paio di forzature: capisco che non poteva esserci subito il lieto fine tra Joker e Andrea, ma inserire una terza persona non è stata la scelta più giusta per me, visto che i due avevano lottato un intero anno per avere una possibilità.
Anna Dalton si è rivelata con questo secondo romanzo un'autrice che non ha semplicemente avuto fortuna con il suo libro d'esordio, è una scrittrice di talento, capace di trascinare il lettore nelle sue storie e in grado di far divorare il suo romanzo grazie al suo stile fresco, fluido e soprattutto ironico. Sebbene infatti si parli spesso di tematiche molto serie e importanti, l'autrice riesce a mantenere un tono leggero, che cambia di registro quando lo ritiene più opportuno. E' stata molto interessante anche la scelta di rendere Andrea così avversa alla tecnologia, in un mondo che è praticamente dominato da essa e un qualcosa da cui noi stessi siamo dipendenti ogni giorno, è strano vedere una persona che la rifiuta così categoricamente. Soprattutto per una ragazza che vuole diventare una giornalista, colei che vuole scrivere scrivere scrivere per far capire al mondo di che pasta è fatta, ma che preferisce il vecchio metodo carta e penna. Mi è piaciuto vedere anche in questo secondo capitolo che, sebbene Andrea debba affrontare parecchie avversità, non mette mai in discussione il suo futuro da giornalista, è sempre il presente infatti ad essere incerto, una situazione davvero particolare a mio avviso, che raramente si trova in un libro e soprattutto in una persona.
La ragazza con le parole in tasca è un romanzo fatto apposta per scombussolare il mondo di Andrea, il quale aveva appena iniziato ad avere un equilibrio, che nelle prime pagine viene rapidamente sconvolto.
Ancora una volta ci viene raccontato diviso a semestri, quindi l'intero romanzo, come quello precedente, copre l'arco temporale di un anno e questo ci permette di vedere l'evoluzione, o in alcuni casi la digressione, dei personaggi principali. Andrea spicca certamente in primo piano, ma non si può non amare Uno e la sua simpatia, così come non si può tifare per Marylin e la sua esuberanza. Joker è un personaggio che ancora fatico ad inquadrare, il mio rapporto con lui è di amore e odio, quindi molto complicato, ma del resto lo è anche per Andrea.
L'introduzione di Zen, nuovo amico del gruppo, è stata interessante per certi versi, ma sbagliata per altri, poichè il ragazzo si è buttato subito a pesce su Andrea dopo pochi minuti che si conoscevano e, sebbene il ragazzo fosse molto simile a lei per alcuni aspetti, non ho apprezzato che Andrea ne venisse così catturata visto i precedenti con Joker. Al di là del suo ruolo nella vita di Andrea, Zen si è rivelato un personaggio tutto da scoprire, pronto ad aiutare chi si trova in difficoltà, una persona simpatica e molto sensibile. Un altro anno in compagnia di Andrea quindi è trascorso e ora come ora la situazione è più interessante che mai, sono infatti molto curiosa di sapere dove la porterà il prossimo capitolo, questo si è rivelato un buon secondo romanzo, fatto principalmente per rimescolare le carte in tavola, in attesa del prossimo, e quindi non posso che aspettarlo con ansia!
si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio
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