mercoledì 16 ottobre 2019

Recensione "Il resto della storia" di Sarah Dessen

Buon salve bookspediani.
Eccomi pronta a parlarvi di "Il resto della storia" di Sarah Dessen.


Il resto della storia di [Dessen, Sarah]

Titolo: Il resto della storia
Autore: Sarah Dessen
Editore: Harper Collins Italia
Genere: Young Adult
Data di uscita: 10 Ottobre 2019



Emma Saylor ha diciassette anni e non sa molto di sua madre, che è morta anni prima. Di lei ricorda solo la carezza che le faceva poco prima di dormire, mentre le raccontava le storie del grande lago dove era nata. Da allora Emma e suo padre sono soli. La vita scorre tranquilla, finché un giorno Emma viene mandata in vacanza dalla famiglia di sua madre. Quando Emma arriva a North Lake, si accorge che il lago è come “diviso”. Sulle stesse sponde vivono due comunità completamente diverse. Sua madre infatti è nata e cresciuta nella parte popolare, North Lake, mentre suo padre passava le estati nel più ricco Lake North Resort. La cosa strana è che anche Emma comincia a sentirsi divisa in due persone. E poi c’è Roo, l'unico che può svelarle la verità sulla sua famiglia, e che lentamente l’aiuta a ricucire i fili spezzati del suo passato. Per la ragazza è come se si aprisse un mondo completamente nuovo. Ma al momento di ritornare a casa, quale parte di lei avrà la meglio?


IL MIO VOTO


Sarah Dessen finalmente torna in libreria con un nuovo young adult che ci fa capire quanto conoscere la propria famiglia sia importante e soprattutto cosa significa cercare di comprendere chi si è veramente, senza venire giudicati per le proprie scelte o per il proprio cognome, semplicemente cercando di esser se stessi. Lo sa bene Emma, una ragazza cresciuta principalmente senza madre, la quale è venuta a mancare già da un paio di anni, ma che può vantare di avere l'affetto del padre, che non le fa mancare nulla sia a livello d prensenza sia a livello economico, perchè Emma è fortunata ad essere nata dalla parte giusta del paese. Quando però il padre deve partire per la luna di miele con la nuova moglie, che è in buona sintonia con Emma, si vede costretto a lasciare la figlia dalla nonna materna, una donna che ha visto qualche volta e che di fatto per lei è un'estranea, una donna che vive nella parte più povera della città di North Lake e che quindi non appartiene allo stesso universo di Emma. Eppure la ragazza, stando a contatto con la donna, con i suoi parenti che ignorava di avere e con Roo, un suo vecchio amico d'infanzia che aveva rimosso, si sente completamente diversa, si sente Saylor, come la chiama sua nonna, e presto una delle due parti della ragazza dovrà avere la meglio, ma esiste davvero una versione giusta di Emma Saylor?

La protagonista di questa storia è quindi Emma Saylor, una ragazza che non sa cosa significa avere una madre accanto perchè l'ha persa, ma sa cosa significa sentire la sua mancanza, soprattutto delle storie che le raccontava sulla sua città d'origine, luogo che Emma non ha mai conosciuto o che comunque non ricorda. Emma è una ragazza che si comporta come il padre le ha insegnato: è sempre solare e disponibile, mette spesso gli altri al primo posto ed è molto tranquilla, non è una ribelle o qualcuno che si mette nei guai. E' certamente un poco agiata rispetto a tanti altri e questo le fa dare parecchie cose per scontate, ma basta parlarle per capire quanto è umile e quanto abbia voglia semplicemente di essere accettata. La sua vita cambia totalmente quando, per puro caso, si ritrova costretta a passare del tempo nella vecchia casa della madre, in compagnia di una nonna che è un'estranea ma che presto la fa sentire molto più a casa della sua abitazione e che le dà tutti gli strumenti per capire chi può diventare e per farle aprire gli occhi sulla vita e sulla situazione della città, che è completamente divisa tra chi è benestante e chi invece deve sgobbare per mantenersi e lei improvvisamente si ritrova in mezzo, senza essere ne carne ne pesce ma pronta a ribellarsi ed esplorare cosa significa davvero non solo essere Emma, colei che è sempre stata, ma anche Saylor, quella ragazza che muore dalla voglia di avere una possibilità di conoscere un nuovo mondo, pieno di lezioni da imparare e di nuove persone, come Roo e tanti altri.

E' interessante quindi la trama che si sviluppa su questo, ossia sul conoscere meglio il mondo che ci circonda e di conseguenza entrare in contatto con un'altra parte di noi, quella che teniamo nascosta ma che comunque smania pe uscire. Questo dualismo che si viene a creare con Emma e Saylor riguarda quindi un po' tutti noi: Emma infatti è la ragazza di sempre, quella che non ha mai conosciuto del tutto le origini di sua madre e quella che non osa, che gioca sul sicuro e che fa quello che le viene detto. Quella ragazza fortunata perchè benestante e che quindi non comprende cosa significa doversi dividere tra famiglia e lavoro per andare avanti e soprattutto per dare una mano a chi ha bisogno. Saylor invece è quella personalità ribelle, che vuole uscire ma che spesso viene soffocata dalla ragione, ma che quando ne ha l'occasione riesce a trovare la forza di emergere e di entrare un po' nei panni degli altri, capire quanto è fortunata e offrirsi per lavorare, per aiutare la propria famiglia. Così come la parte ribelle smania per divertirsi a feste con alcol e con amici che sono di fatto conoscenti, ma siccome non lo ha mai fatto prima, non può che essere disposta a correre il rischio per osare un po'.
Ma si affronta anche il tema della famiglia, l'essenziale conoscenza delle proprie origini per avere radici solide e quindi la possibilità di affrontare con sicurezza il futuro, dettaglio non da poco per qualcuno che ignora gran parte della sua discendenza e soprattutto della sua famiglia.

Altrettanto importante è la distinzione che nasce tra North Lake e Lake North, che di fatto sono la stessa città ma che invece esiste una piccola linea invisibile al suo interno che definisce la prima come la parte abitabile, fatta per quelli del posto e quindi per i più poveri, coloro che lavorano per mantenersi e per emergere, mentre la seconda è stata creata proprio come luogo di villeggiatura per i più ricchi, per dare loro modo di non mescolarsi agli altri. E' come se la stessa città non si trovasse nemmeno nello stesso stato, per quanto la suddivisione è così netta e per quante differenze si sono create. Ma è davvero così? Qualcuno si è mai fermato ad osservare attentamente la città e a comprendere che è una divisione a migliore o peggiorare lo stato delle cose, semplicemente siamo davanti ad una vita imperfetta, piena di vizi e piena di decisioni sbagliate e quindi non è la città a formare una persona, così come non sono le amicizie che frequenta, è la persona stessa a decidere la sua strada e questa a volte può compire scelte sbagliate, perchè umana. Risulta quindi attuale questa riflessione sulla divisione della città, che si basa sulle differenze sociali di oggi e sui vari pregiudizi che nascono quasi spontanei nella mente di chi ha avuto la fortuna di nascere nella parte giusta della città, ma non per questo significa che sia migliore dell'altro, anzi, proprio perchè non sa davvero cosa significa stare al mondo, deve prima capire che bisogna lottare per ogni cosa, prima di poter giudicare.


Il resto della storia è un romanzo che aveva tutte le premesse per essere una bomba e che si è dimostrato interessante in alcuni punti, affrontando le tematiche di cui vi ho parlato, mentre invece ha avuto qualche battuta di arresto soprattutto nello stile dell'autrice, che in alcuni punti mi è sembrato molto pesante e difficile da leggere, ma soprattutto ha voluto esagerare creando una comunità di North Lake certamente interessante, ma non caratterizzandola appieno e quindi questo va a creare confusione al lettore, che non capisce più chi è parente di chi, chi ha un legame con un altro e che invece è semplicemente un conoscente per Emma. Certamente tra tutti si apprezza Roo, il suo migliore amico dell'infanzia e n ragazzo con cui riprende quasi subito il rapporto e che cattura l'attenzione del lettore sui due, visto che si parla pur sempre di uno young adult. Sarah Dessen è tornata con un nuovo romanzo molto interessante, ma che mi fa capire che l'autrice non ha dato il cento per cento in questa storia, perchè so che è capace di molto di più e per questo sono rimasta un poco delusa, perchè le mie aspettative erano molto alte, anche se è inutile negare che il romanzo meriti sicuramente una possibilità, soprattutto per i suoi spunti di riflessione. Per chi non conosce quindi l'autrice questo è un ottimo punto di partenza, chi invece già la adora come me potrà concordare con la mia opinione sul fatto che per come ci ha abituati, poteva fare un pelo meglio.



si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.




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