Buon salve bookspediani.
Oggi l'ambientazione è proprio russa perchè vi parlo di un altro romanzo ambientato nel passato e proprio in questa fredda nazione. Pronti?
IL ROMANZO
Titolo: Non siamo mai stati qui
Autore: Lara Prescott
Editore: Dea Planeta
Genere: Historical Fiction
Genere: Historical Fiction
Data di uscita: 5 Novembre 2019
TRAMA:
Mosca, 1949. È notte fonda quando Olga Ivinskaja viene prelevata dall’angusta cella che divide con altre prigioniere. Quello che gli uomini in nero vogliono sapere – e che Olga rifiuta ostinatamente di confessare – è se davvero il grande Pasternak stia lavorando a un’opera sovversiva in grado di gettare cattiva luce sul regime sovietico. Ma invece di mettere nero su bianco le informazioni che l’interrogatore prova a estorcerle, Irina impugna la penna per raccontare la sua storia. La storia di un amore proibito più tenace persino della prigionia. E di un romanzo, Il dottor Živago, più forte di ogni censura. A Washington, intanto, presso la sede centrale della CIA, la giovane Irina viene arruolata come dattilografa e presto promossa al ruolo di spia. In piena Guerra Fredda, tra i suoi obiettivi c’è quello, delicatissimo, di aggirare il bando che vieta la pubblicazione di Živago in Unione Sovietica, e risvegliare la sete di libertà della popolazione sfruttando l’arma più micidiale e sottovalutata che esista: il potere delle parole.
LA CENSURA
Se si va a cercare su internet, il significato di censura è il controllo preventivo delle opere da diffondere o da rappresentare in pubblico, dunque si va a parlare della non possibilità di esporre il proprio pensiero perchè si teme che possa gettare cattiva luce su qualcosa che non si vuole a nessun costo, in questo caso il regime sovietico. Ancora oggi, quasi alla soglia del 2020, non è sempre possibile esporre il proprio pensiero su ogni ambito della vita quotidiana, che sia il semplice commento a un libro o a un tipo di abbigliamento, per cui figuratevi cosa poteva accadere ad un'opera che aveva l'obiettivo di mettere in cattiva luce il governo e, senza mezzi di comunicazione come i social o internet, un libro poteva essere l'unico modo per dire la propria. Ancora oggi ci sono discussioni riguardo alla censura, ossia alla possibilità di dire attraverso opere quello che davvero si pensa perchè si teme il peggio e questo, purtroppo, ci fa capire che non ci sono stati grossi passi avanti nel senso della libertà di pensiero, anche se paragonato a settant'anni fa, sicuramente ci sono state delle modifiche a riguardo. Quello che Lara Prescott, insieme alle sue protagoniste, vuole comunicarci con questo romanzo è che spesso si finisce nei guai per dire la propria opinione, per denunciare qualcosa che non va, ma di fatto ne vale assolutamente la pena, anche solo smuovere le acque per istigare un cambiamento, anche se questo anni e anni fa poteva significare pagarla molto cara. Dunque non bisogna mai arrendersi davanti a nulla, bisogna lottare per far valere la propria opinione e le proprie denunce senza filtri perchè molto spesso la gente viene informata della verità proprio tramite le parole, che hanno un potere magico e incredibile, quello di cambiare le cose.
Non siamo mai stati qui, attraverso il suo testo, ha proprio la capacità di annullare tutti i filtri e tutte le censure e di farci aprire gli occhi e di invogliarci a lottare per ciò che è giusto, ossia per la libertà di dire ciò che si vuole, ciò che bisogna far sapere al mondo, e questa è una lezione preziosa, da custodire molto bene.
Non perdetevi le altre tappe:
LA CENSURA
Se si va a cercare su internet, il significato di censura è il controllo preventivo delle opere da diffondere o da rappresentare in pubblico, dunque si va a parlare della non possibilità di esporre il proprio pensiero perchè si teme che possa gettare cattiva luce su qualcosa che non si vuole a nessun costo, in questo caso il regime sovietico. Ancora oggi, quasi alla soglia del 2020, non è sempre possibile esporre il proprio pensiero su ogni ambito della vita quotidiana, che sia il semplice commento a un libro o a un tipo di abbigliamento, per cui figuratevi cosa poteva accadere ad un'opera che aveva l'obiettivo di mettere in cattiva luce il governo e, senza mezzi di comunicazione come i social o internet, un libro poteva essere l'unico modo per dire la propria. Ancora oggi ci sono discussioni riguardo alla censura, ossia alla possibilità di dire attraverso opere quello che davvero si pensa perchè si teme il peggio e questo, purtroppo, ci fa capire che non ci sono stati grossi passi avanti nel senso della libertà di pensiero, anche se paragonato a settant'anni fa, sicuramente ci sono state delle modifiche a riguardo. Quello che Lara Prescott, insieme alle sue protagoniste, vuole comunicarci con questo romanzo è che spesso si finisce nei guai per dire la propria opinione, per denunciare qualcosa che non va, ma di fatto ne vale assolutamente la pena, anche solo smuovere le acque per istigare un cambiamento, anche se questo anni e anni fa poteva significare pagarla molto cara. Dunque non bisogna mai arrendersi davanti a nulla, bisogna lottare per far valere la propria opinione e le proprie denunce senza filtri perchè molto spesso la gente viene informata della verità proprio tramite le parole, che hanno un potere magico e incredibile, quello di cambiare le cose.
Non siamo mai stati qui, attraverso il suo testo, ha proprio la capacità di annullare tutti i filtri e tutte le censure e di farci aprire gli occhi e di invogliarci a lottare per ciò che è giusto, ossia per la libertà di dire ciò che si vuole, ciò che bisogna far sapere al mondo, e questa è una lezione preziosa, da custodire molto bene.
Non perdetevi le altre tappe:
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