lunedì 31 agosto 2020

Recensione "Gli inadottabili" di Hana Tooke

Buon salve bookspediani.
Domani arriva in libreria uno dei romanzi per ragazzi più belli di quest'anno, almeno per me, e parlo di "Gli inadottabili" di Hana Tooke edito da Rizzoli.

Gli Inadottabili di [Hannah Tooke]

Titolo: Gli inadottabili
AutoreHana Tooke
Editore: Rizzoli
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 1 Settembre 2020



Amsterdam, 1892. All'orfanotrofio del Piccolo Tulipano arrivano cinque neonati abbandonati nelle maniere più diverse, chi in una cesta a forma di bara, chi dentro un secchio per il carbone. Tutti modi comunque inaccettabili per la direttrice, l'arcigna e puntigliosa signora Gassbeek. Milou, Dita, Oval, Finny e Sem diventano presto gli "inadottabili", casi disperati di cui la direttrice non riesce a liberarsi. Loro, però, sono uniti come fratelli e hanno trovato nell'amicizia la forza di resistere. Una speranza sembra profilarsi quando i ragazzi compiono dodici anni e un commerciante di zucchero, un certo signor Rotman, propone di prenderli con sé. Indossa abiti eleganti, ma ha baffi che fremono e un sorriso sbagliato. Per i cinque amici è l'inizio di un'avventura che richiederà tanto ingegno quanto coraggio. In un paese incantevole, tra i canali di Amsterdam e i mulini a vento del vasto polder, la loro fuga sarà costellata di atmosfere da brividi, messaggi segreti e colpi di scena.

IL MIO VOTO


Fin da quando ho visto questa uscita me ne sono perdutamente innamorata e non è un caso se, non appena l'ho avuto tra le mani, me lo sono immediatamente divorato. Del resto le premesse sono assolutamente incredibili: ci troviamo ad Amsterdam dove si erge un orfanotrofio in cui al suo interno ci sono bambini che aspettano di trovare una nuova famiglia, visto che la loro li ha allontanati, abbandonandoli per sempre. Tanti in questo orfanotrofio trovano una seconda occasione, del resto chi non vorrebbe un bambino piccolo da poter portare a casa? Ma ci sono dei bambini che nessuno vuole per via delle loro stranezze, bambini che continuano a crescere senza trovare una famiglia esterna anche se di fatto hanno qualcuno da poter chiamare famiglia: gli amici che, come loro, sono indadottabili. E sono proprio questi cinque ragazzi i nostri protagonisti. La prima è Dita, una ragazzina che ha sei dita per mano e per questo viene allontanata, per la sua stranezza. Poi abbiamo Finny, una ragazzina che non parla dal principio ma che comunque trova il modo di farsi capire. Poi c'è Oval, il quale deve il suo nome al suo aspetto appena ritrovato. Non manca Sem e a chiudere il cerchio c'è Milou, l'unica tra tutti i ragazzi ad avere una traccia della sua famiglia e per questo l'unica che è determinata a non farsi adottare, perchè pensa che prima o poi la troveranno e finalmente potranno essere di nuovo tutti insieme. Ma più il tempo passa, più i bambini superano l'età per poter restare in orfanotrofio e questo significa rischiare non solo di non avere una famiglia, ma di finire per strada. Per fortuna a salvare la situazione arriva il signor Rotman, un uomo determinato ad adottarli tutti, tranne per il fatto che l'uomo non vuole essere un padre ma semplicemente vuole avere dei bambini che sbrighino dei lavoretti per lui. Ecco perchè i cinque ragazzi, più determinati che mai a stare insieme ma soprattutto liberi dagli adulti, decidono di seguire Milou alla ricerca della sua vera famiglia, permettendo di vivere una vera e propria avventura all'insegna del mistero, di tante delusioni e di pericoli, da affrontare però tutti insieme, proprio come la famiglia che sono diventati.


Sono ben cinque i protagonisti principali di questa storia, come vi dicevo prima, cinque ragazzi che come tanti altri sono stati abbandonati in orfanotrofio e trattati come se fossero indegni di essere adottati solo perchè un po' particolari. Dita per esempio è una ragazzina come tante altre, semplicemente ha un dito in più per ogni mano, per un totale di dodici dita anzichè dieci, ma questo non la rende diversa dagli altri, semplicemente ha una sua particolarità. Finny invece è quella che non ha mai parlato fin dal suo arrivo e continua a non aprire bocca nemmeno tanti anni dopo e questo agli occhi dei possibili genitori adottivi passa come un problema e nessuno vuole un figlio problematico, ma di fatto è una ragazzina fantastica. Sem è bravissimo a cucire, è un ragazzino molto dolce e generoso che forse non sempre sa farsi valere, ma un ottimo ascoltare e un ottimo amico. Oval si nota ovviamente subito per la sua altezza, è bravissimo per quanto riguarda la geografia e soprattutto saprebbe disegnare qualsiasi cosa. Ma personalmente il personaggio che più mi è rimasto nel cuore è Milou: lei, a differenza di tanti altri, non si è mai arresa e non ha mai smesso di sperare di riunirsi alla sua famiglia. Milou è stata trovata con degli oggetti che le fanno capire che la sua famiglia le volesse dire qualcosa e infatti ha un suo quaderno di teorie a riguardo ed ecco perchè è così determinata ad essere riservata e scontrosa, perchè non vuole essere adottata, altrimenti la sua vera famiglia non potrà ritrovarla. Eppure quando per colpa sua anche l'adozione dei suoi amici è a rischio, Milou non esita a cercare più soluzioni per poter restare sempre insieme, proprio come una vera famiglia dovrebbe fare.


E' davvero raro trovare romanzi ambientati ad Amsterdam, una città che mi affascina da morire, e soprattutto alla fine dell'ottocento, per cui poter vedere attraverso gli occhi dei nostri personaggi la città e le bellezze che offre, ma anche i pericoli, è stata davvero una grandissima aggiunta ad una storia già di suo è assolutamente incredibile. Si perchè oltre all'ambientazione e ai personaggi, la storia di Hana Tooke vanta tematiche incredibilmente attuali ma soprattutto in grado di emozionare come poche altre cose. Il tema centrale è ovviamente la famiglia: non sempre si nasce in una famiglia in cui si è desiderati ed è per questo che i nostri protagonisti si trovano in un Orfanotrofio, ma è ancora più orribile vedere gli anni che passano, bambini piccoli e perfetti che se ne vanno in una famiglia che effettivamente li vuole e nuovi bambini che arrivano, quando invece alcuni di loro restano fermi, come se il tempo si fosse congelato, anche se questo purtroppo passa e li rende quasi dei ragazzi, inadottabili e quindi costretti  restare senza una vera famiglia. Ma una famiglia non è formata da persone che condividono lo stesso gruppo di DNA, è fatta da persone che si amano e che si supportano a vicenda e questi cinque inadottabili di fatto si sono costruiti da soli la loro famiglia, senza che nessuno li obbligasse, ma si sono semplicemente trovati e si proteggono a vicenda, anche quando tutto sembra puntare a loro favore, sanno fidarsi l'uno dell'altra e sono disposti ad affrontare mille pericoli, mille avventure, anche aggrapparsi ad una piccola speranza, pur di poter essere liberi di restare insieme come una famiglia, che è esattamente quello che sono diventati.


Hana Tooke con il suo primo romanzo fa semplicemente scintille perchè riesce a creare una storia per ragazzi, ma anche un'avventura incredibile caratterizzata da misteri e da bugie, una storia che a tratti può prender anche una piega sinistra e quindi diventare leggermente cupa ed oscura, ma questo è solo la punta di diamante di questa trama, perchè credetemi è un vero e proprio viaggio sulle montagne russe, gioca con le emozioni del lettore e lo fa penare fino all'ultima pagina. Ammetto che mi ero lasciata da parte per questa estate un paio di letture per ragazzi, per non restare completamente senza nulla durante le vacanze, ma Gli Inadottabili mi ha fatto ritornare una grandissima voglia di avere a disposizione sempre più storie per ragazzi per quanto mi è piaciuto. Non è del tutto perfetto, ci sono stati alcuni momenti in cui forse l'autrice è uscita dal tracciato, ma niente riesce a rovinare questa storia, resa ancora più bella dalle illustrazioni di Ayesha L. Rubio e dallo stile semplice e fluido della Tooke, che contribuisce a creare dipendenza per questa storia, facendolo diventare a tutti gli effetti uno dei più bei titoli per ragazzi che ho letto quest'anno.
Gli inadottabili è una storia semplicemente indimenticabile: a tratti oscura, a tratti misteriosa ma piena di quell'amore unico e incredibile che solo una famiglia è in grado di dare e il lettore non può che sentirsi parte integrante non solo della storia, ma di questa bellissima famiglia di inadottabili.









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