lunedì 7 settembre 2020

Recensione "Le esoteriche scorribande degli storici curiosi " di Jodi Taylor

Buongiorno bookspediani!
La settimana inizia con Le esoteriche scorribande degli storici curiosi di Jodi Taylor!


Titolo: Le esoteriche scorribande degli storici curiosi 
Autore: Jodi Taylor
Editore: Corbaccio
Genere: Fantasy
Data di uscita: 27 Agosto 2020



Madeleine Maxwell, Max per gli amici, ha scoperto di recente che la sua laurea in storia non l’avrebbe portata necessariamente a condurre una vita sedentaria, al limite della noia. Da quando è stata reclutata dall’Istituto di ricerche storiche Saint Mary, anzi, le ricerche sul campo la catapultano, insieme ai suoi colleghi, da un’epoca a un’altra senza troppe garanzie di far ritorno nel presente. Inviati in missione nella Londra vittoriana per cercare Jack lo Squartatore, gli storici del St. Mary's se la vedono veramente brutta quando è Jack lo Squartatore a trovare loro. Inseguita nelle strade nebbiose di Whitechapel, Max rischia veramente di fare una brutta fine. Di nuovo. E non è che l’inizio: l’inizio di una corsa contro il tempo per salvare il St. Mary's da un nemico pericolosissimo che ne vuole l'annientamento. Un nemico disposto a distruggere la Storia stessa. Dai giardini pensili di Ninive all’isola Mauritius per evitare l’estinzione dei dodo, all’Inghilterra dei Tudor, dove scoprirà una tragedia inedita di Shakespeare con un finale sconvolgente, il gruppo di storici più sgangherati e divertenti della letteratura continuerà le sue scorribande nella Storia, fra scoperte incredibili.

IL MIO VOTO





Max è ancora la protagonista principale di questo romanzo, una ragazza che è cresciuta molto dal primo libro: l'avevamo infatti conosciuta come una persona pronta ad inserirsi al Saint Mary perchè intenzionata a studiare la storia, la sua materia prediletta, ma Max non poteva sapere che quell'Istituto l'avrebbe messa a dura prova, oltre che a farle conoscere una delle persone che ben presto è diventata una delle più importanti della sua vita, le ha anche fatto capire che la storia non si studia, la si vive e questo comporta dei rischi e pericoli, ma soprattutto qualcosa che a lei sembrava mancare, ma che ha ben presto ritrovato perchè in pochissimo tempo Max è diventata un membro importantissimo per il Saint Mary, proprio qualcosa che aggiunge un punto di vista unico all'Istituto. Ma anche in questo secondo capitolo la ragazza viene messa subito a dura prova, quando insieme ad una sua amica decide di osservare da vicino la Londra ai tempi di Jack lo Squartatore che sembra immediatamente notarla. Questo episodio segnerà inevitabilmente Max che, sebbene sarà aiutata da Leon e da nuove avventure, non potrà che essere più vulnerabile del solito. In questo libro la vedremo in tante piccole nuove sfaccettature: dall'esterno infatti sembrerà molto più forte, le continue missioni non faranno che farle capire tanto di lei e del suo mondo, ma allo stesso tempo la segneranno, rendendole impossibile aprirsi completamente, nemmeno con Leon. Anche Leon in questo libro ne ha decisamente tante da affrontare, tuttavia devo dire che se Max in qualche modo è giustificabile e la si riesce ad apprezzare per il suo lato umano, per Leon è difficile trovare una spiegazione e questo fa perdere un po' di stima nel personaggio, che cerca di recuperare verso la fine e che spero possa redimersi ancora meglio nel romanzo successivo.



Ancora una volta oltre a Max e alla sua banda di storici curiosi, è la Storia ad essere una protagonista essenziale e i viaggi affrontati dai nostri personaggi non saranno ovviamente pochi, così come l'attenzione alla Storia in questo romanzo è ancora più che mai alta, perchè i nemici sono pronti a colpire il Saint Mary e con l'Istituto, l'intera storia. Onestamente le mie parti preferite di questo romanzo sono l'inizio, in cui vediamo Max e la sua amica Kal alle prese con la Londra di Jack lo Squartatore e con questo killer spietato in prima persona, personalmente Londra mi affascina da sempre, così come questa epoca in particolare, per cui mi sono trovata subito catturata in questa prima parte, così come mi è piaciuto il fatto che avere a che fare proprio con questo killer in prima persona abbia segnato Max non solo a livello di cicatrici esterne, ma anche internamente, anche se la donna non vuole darlo a vedere. Mi è piaciuto anche il viaggio nel futuro, dove ovviamente non vi racconterò cosa succederà, ma vi basti sapere che la Storia viene davvero piegata a piacere dei nostri studiosi e che in questa occasione Max avrà veramente modo di crescere. E ovviamente la parte in cui si va in Scozia, del resto parliamo sempre di Gran Bretagna per cui è impossibile amare queste avventure. E' bellissimo il fatto che la Taylor spazi sui viaggi nel tempo perchè rende sempre la storia movimentata, tuttavia secondo me ne ha inseriti troppi e li ha risolti troppo in fretta, togliendo quindi un pizzico di magia alla storia in sè e per sè.



Jodi Taylor è tornata con un nuovo romanzo che inizia davvero con il botto, per poi perdersi un poco durante il punto centrale e per riprendersi nuovamente sul finale, consegnando al lettore una storia con la essa maiuscola dove è infatti sempre questa ad essere protagonista, insieme a Max, Leon e a tutti i membri del Saint Mary.

Rispetto al primo libro che aveva uno stile molto più ironico e leggero, in questo secondo libro l'aria che si respira è leggermente più pesante non solo per le Storie che i nostri storici vanno a vivere dal vivo, ma per tutto ciò che devono affrontare e in particolare per il loro nemico da sconfiggere. Inutile dire che quel pizzico di divertimento e di ironia in più mi è mancato molto, così come mi è mancato il vecchio Leon, che in questo libro non sono riuscita bene a decifrarlo. Mi è piaciuta molto invece Max e la sua crescita, già nel primo libro era maturata tanto ma in questo viene messa duramente alla prova e riesce ad uscirne a testa alta, facendosi si vedere vulnerabile ma trovando comunque la forza di non abbatersi mai. Ho apprezzato molto anche l'equilibrio che la Taylor ha saputo dare alla Storia in sè e alla relazione di Max e Leon, creando una narrazione quindi interessante sotto più punti vi sta. Il suo stile invece resta invariato e quindi il suo essere fluido e scorrevole aiuta il lettore a divorarsi in un attimo questa storia, che è leggermente più breve del primo libro e questo secondo me ha portato l'autrice ad essere più sbrigativa su alcuni punti, ma che fa amare comunque questa Storia e mette una gran voglia di continuarla, per cui non vedo l'ora di leggere il terzo libro.







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