venerdì 29 gennaio 2021

Recensione "Tana libera tutti" di Walter Veltroni

 Bookspediani oggi vi parlo di Tana libera tutti di Walter Veltroni


Titolo: Tana libera tutti
Autore: Walter Veltroni
Editore: Feltrinelli
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 21 Gennaio 2021


Sami Modiano aveva solo otto anni quando è stato espulso dalla scuola. Abitava a Rodi, all'epoca territorio italiano, ed era in terza elementare. Il maestro non gli spiega il perché, gli dice solo di tornare a casa dal padre. Da quel giorno Sami smette di essere un bambino e diventa un ebreo. Con il padre Jakob e la sorella Lucia affronta le difficoltà delle leggi razziali fasciste, fino al rastrellamento dell'intera comunità ebraica avvenuto nel luglio del 1944. Sami e la sua famiglia vengono caricati su una nave e poi ad Atene su un treno. Un mese di viaggio in condizioni disumane, verso il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Lì all'inizio riesce a vedere da lontano la sorella, ma quando lei scompare il padre decide di presentarsi all'ambulatorio, che nel campo equivale a una condanna a morte. “Tu ce la devi fare,” dice Jakob salutando il figlio, e queste parole diventeranno la sua arma per resistere. Nel 2005 Sami ha trovato la forza di tornare ad Auschwitz, insieme a un gruppo di ragazzi e al sindaco di Roma Walter Veltroni, e da quel momento non ha mai smesso di incontrare gli studenti. “Sono stato l'unico della mia famiglia a sopravvivere e per anni mi sono chiesto: "Perché?". L'ho capito solo quando ho deciso di raccontare: sono sopravvissuto per testimoniare.” “Mi metto a giocare a nascondino. Il gioco più pericoloso. I nazisti mi cercano, io sfuggo e con un balzo arrivo a un albero, batto la mano sul tronco, grido la frase magica, si aprono i cancelli e tutti possono tornare a casa. "Tana libera tutti!" Sarebbe meraviglioso. Ma qui siamo ad Auschwitz.” 

IL MIO VOTO


Sami Modiano è il protagonista di questo romanzo, ma quello che fa più male di tutto quanto è il fatto che non è un nome fittizio che vuole richiamare il passato, è il nome di uomo che è esistito davvero e che da ragazzo ha subito qualcosa di atroce, delle ferite che ancora si porta dentro e che ovviamente è giusto ricordare. Sami era solo un bambino quando il suo mondo è crollato, quando senza alcun preavviso è divento qualcuno che non poteva nemmeno più andare a scuola, qualcuno che da evitare, qualcuno di pericoloso e purtroppo il motivo era semplice agli occhi degli altri: era un ebreo. Ci troviamo in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale e non devo prenderla larga per dire dove sto andando a parare: Sami è purtroppo stato preso per andare ad Auschwitz, separato dalla sua famiglia e con solo il padre come unico punto di riferimento, anche se in qualche modo è poi riuscito a ritrovare la sorella. La sua storia è qualcosa che fa male al cuore perchè ci racconta di come la sua vita è cambiata, di come da una persona è diventato un nessuno, un numero di cui poter usufruire ma anche da eliminare in caso non fosse più utile. Sono tante le storie sulla Seconda Guerra Mondiale e quando si leggono di queste si prova un grande dolore per quello che si legge, ma come vi dicevo qui non parliamo di personaggi fittizi ma di una persona realmente esistita che ha perso la sua famiglia e che in qualche modo è riuscito a sopravvivere a quegli orrori ed è inutile dire che non si può che vivere insieme a Sami questo viaggio dell'orrore, si vorrebbe cercare di consolarlo, ma purtroppo è impossibile.


Come ormai sapete sicuramente, la Seconda Guerra Mondiale è un periodo storico che mi affascina moltissimo e durante il mese di gennaio escono spesso tantissimi titoli sia di narrativa che per ragazzi su questa tematica e io cerco di recuperarli tutti perchè sono convinta che ci sia sempre un pezzo di storia  che non conosco ed è per questo che non ho esitato a leggere anche questa storia, ancora più importante perchè non si riferiva a nessun personaggi fittizio, ma ad una persona che ha realmente affrontato Auschwitz, ha perso la sua famiglia in quel luogo dell'orrore e ne ha passate veramente di tutte, tante volte ha pensato di non farcela ma ha trovato la forza di andare avanti, anche senza volerlo, ma è riusciuto a sopravvivere con tanto dolore dentro e segnato ovviamente per sempre da questa esperienza. La cosa che fa più male è che tutto questo sia successo in Italia, al tempo alleata della Germania, ma quello che invece fa bene al cuore è sapere quello che pensa Sami ossia che è sopravvissuto per poter portare avanti la sua testimonianza ed è quello che fa, sebbene sia un capitolo davvero doloroso sia da ricordare che da rivivere, l'uomo non ha paura di farlo davanti alle persone che sono disposte ad ascoltarlo, perchè è giusto non dimenticare mai questo passato orribile.


Tana libera tutti è uno di quei romanzi che custodirò sempre nel cuore, una lettura semplice e scorrevole che si divora in poche ore ma che divora il lettore perchè sebbene l'autore ne parli con grande semplicità, purtroppo la tematica è talmente forte e di impatto che non si può fare finta di nulla, è una storia perfetta per i ragazzi perchè come dico sempre è molto più facile per loro apprendere quello che è successo davvero durante la Seconda Guerra Mondiale tramite romanzi e non tramite libri di testo, che spesso riportano solo date ed avvenimenti e lasciano fuori tutti i sentimenti che invece si possono provare leggendo queste pagine. 
Ma se è perfetto per i ragazzi, lo è anche per gli adulti perchè è qualcosa di davvero unico e toccante, una storia che alla fine riporta anche le foto dello stesso Sami come a farci capire bene che in qualche modo ce l'ha fatta ad affrontare quegli orrori, ha vissuto per la sua famiglia e per testimoniare quello che è successo, perchè quello sarà un ricordo indelebile per lui e tuttavia vale la pena riviverlo se raccontandolo può impedire che questo orrore accada di nuovo.
Tana libera tutti è una storia vera purtroppo, a partire dal suo personaggio principale, ed è una lettura che invito tutti a fare.





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