Bookspediani siete pronti a conoscere "Bad Habits - La parola proibita" di Flynn Meaney, uscito ieri per De Agostini?
Autore: Flynn Meaney
Editore: De Agostini
Genere: Young Adult
Genere: Young Adult
Data di uscita: 26 Gennaio 2021
Anticonvenzionale, sfrontata, spassosa. Una commedia romantica effervescente. Per chi ha amato Sex education.
A diciassette anni le regole non possono che stare troppo strette. Stanno strette ad Alex, che detesta i genitori per averla rinchiusa in una bigotta scuola cattolica. E stanno strette a Mary Kate, dolcissima, ligia al dovere, devota, e soprattutto stanca di rimandare il sesso fino al matrimonio. Anche ad altri, al liceo St Mary, certe regole vanno troppo strette. Ma non tutti osano esporsi, quasi nessuno pensa di poter cambiare le cose. Di certo non lo pensa Alex, che come unico obiettivo ha quello di farsi espellere dal liceo dei bacchettoni, e tornare a una vita normale, senza suore e preti che scorrazzano nel giardino a ogni cambio d’ora. Ma quando Alex si rende conto che per attirare l’attenzione di suo padre non basta finire dal preside una volta alla settimana, decide per una strategia diversa. Quella della parola proibita. E qual è la cosa che spaventa di più gli insegnanti del liceo in cui l’hanno rinchiusa? La vagina. Gridare quella parola. Alex intende far sentire la voce della vagina, certo, ma con stile. Con uno spettacolo teatrale colto e appropriato: I monologhi della vagina. A Mary Kate il piano di Alex sembra pessimo. Ad Alex il piano della vagina sembra geniale. Una cosa è certa, le regole stanno per cambiare.
A diciassette anni le regole non possono che stare troppo strette. Stanno strette ad Alex, che detesta i genitori per averla rinchiusa in una bigotta scuola cattolica. E stanno strette a Mary Kate, dolcissima, ligia al dovere, devota, e soprattutto stanca di rimandare il sesso fino al matrimonio. Anche ad altri, al liceo St Mary, certe regole vanno troppo strette. Ma non tutti osano esporsi, quasi nessuno pensa di poter cambiare le cose. Di certo non lo pensa Alex, che come unico obiettivo ha quello di farsi espellere dal liceo dei bacchettoni, e tornare a una vita normale, senza suore e preti che scorrazzano nel giardino a ogni cambio d’ora. Ma quando Alex si rende conto che per attirare l’attenzione di suo padre non basta finire dal preside una volta alla settimana, decide per una strategia diversa. Quella della parola proibita. E qual è la cosa che spaventa di più gli insegnanti del liceo in cui l’hanno rinchiusa? La vagina. Gridare quella parola. Alex intende far sentire la voce della vagina, certo, ma con stile. Con uno spettacolo teatrale colto e appropriato: I monologhi della vagina. A Mary Kate il piano di Alex sembra pessimo. Ad Alex il piano della vagina sembra geniale. Una cosa è certa, le regole stanno per cambiare.
IL MIO VOTO
Alex è la protagonista di questa storia, una ragazza che sa decisamente il fatto suo e che sa soprattutto come lasciare il segno. Alex frequenta ormai da qualche anno una scuola cattolica e ha provato davvero ogni mezzo per attirare non certamente l'attenzione del preside o delle insegnanti, che ormai la conoscono bene, ma soprattutto dei genitori e quindi in particolare del padre, ma nulla sembra avere presa su di loro e quando pensa di aver finalmente trovato il sistema giusto per essere espulsa, ha finalmente occasione di vedere il padre di persona ma solo per qualche minuto e solo per comunicarle che invece grazie alle sue conoscenze potrà rimanere nella scuola fino al diploma.
Alex non sa più cosa fare per piegare le regole, quando le arriva un'idea geniale: parlare di qualcosa che per gli insegnanti e i ragazzi stessi è assolutamente proibito ossia la vagina.
Non si tratta tuttavia di una semplice parola, quanto del potere che questa rappresenta poichè si parla di considerare le ragazze al pari dei ragazzi, si parla di essere liberi di poter avere un proprio pensiero e soprattutto di non vergognarsi di tutto ciò che riguarda quella parola, come andare a comprare degli assorbenti senza che nessuno stia a fissarti o a prenderti in giro per questo fatto, come se per una donna non fosse la cosa più naturale del mondo.
Ecco quindi che Alex è determinata a mettere in scena I monologhi della vagina non solo per trasgredire alle regole, come era il suo obiettivo principale, ma per cercare di cambiare le cose in meglio e questo è tutto un altro paio di maniche.
Inutile dire che Alex è quella ragazza che tutti vorrebbero avere come amica, quella che ti spinge ad uscire dagli schemi, quella che non ha paura di dire quello che pensa e di agire come meglio crede, spesso mettendosi nei guai, ma anche quella ragazza pronta a starti accanto e a difenderti in caso avessi bisogno di aiuto. Non è certamente perfetta e accidenti se compie errori durante questa storia, ma la si ama per quello che simboleggia ovvero la voglia di cambiare le cose. Accostata a questa protagonista abbiamo Mary-Kate, la migliore amica di Alex e forse la ragazza in cui tutte noi ci rispecchiamo poichè timida e sulle sue, quella ragazza che segue le regole e non vuole sfidare l'autorità, quella ragazza che non compra assorbenti ma se li fa mandare dalla madre per non essere vista da nessuno, ma allo stesso tempo quella ragazza disposta a starti accanto durante i momenti di pazzia e credetemi, in questo libro che ne sono parecchi.
Questo duo è qualcosa di incredibile, sono due opposti ma allo stesso tempo sono due amiche che tirano fuori il meglio e il peggio di entrambe, sono perfettamente complementari e sono due ragazze che nel loro modo di essere diverse riescono a dare vita a quella che nella scuola cattolica sarà una rivoluzione perchè finalmente ottengono di essere viste e considerate, non quanto dei giocatori di hockey ma non più delle semplici ragazze.
Penso che Flynn Meaney abbia dimostrato un grande coraggio a presentare un romanzo del genere perchè ha sfatato davvero tantissimi miti e lo ha fatto con grande ironia e permettendo al lettore di avere sempre il sorriso sulle labbra durante la lettura, anche se ovviamente non è passata inosservata la critica alla società che lancia e di cui è giusto parlare. La parola vagina sembra una parola proibita, come se non se ne potesse parlare quando di fatto è solo una parola eppure in questo romanzo assume un grande potere perchè diventa sinonimo di femminismo. Nella scuola di Alex infatti i ragazzi che giocano ad hockey sono considerati degli dei, nessuno dice loro niente, mentre invece tutti gli altri è come se fossero delle nullità. Ancora di più: le ragazze hanno una sorta di divisa da indossare, una specie di gonna pantalone che dovrebbe appunto proteggerle ma che invece le fa sentire totalmente inadeguate, come se fosse una punzione essere una donna. Le stesse prese in giro dei ragazzi quando si ritrovano davanti qualcuno che prende degli assorbenti sono davvero sconvolgenti, come se una donna si scandalizzasse perchè davanti alla casa trova un ragazzo con un rasoio in mano. Insomma questa autrice tocca tematiche davvero attualissime e quasi tabù, sfatando parecchi miti e creando un vero e proprio romanzo femminista che non può che essere una lettura obbligatoria per i temi che corrono perchè viene narrato in modo semplice e diretto, senza troppi giri di parole, perchè si legge in un attimo eppure resta dentro di noi pronto a farci riflettere su quanto appena letto e semplicemente perchè a volte si ha proprio bisogno di libri del genere, in grado di strappare un sorriso e divertire ma allo stesso tempo far riflettere.
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