mercoledì 27 gennaio 2021

Recensione "Blackbird - I colori del cielo" di Anne Blankman

 Bookspediani oggi vi parlo di "Blackbird - I colori del cielo" di Anne Blankman edito da Giunti.


Titolo:
Blackbird - I colori del cielo
Autore: Anne Blankman
Editore: Giunti
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita13 Gennaio 2021


In una mattina di primavera, le due vicine Valentina Kaplan e Oksana Savchenko si svegliano sotto un denso cielo rosso. Il reattore della centrale nucleare dove lavorano i loro padri, Chernobyl, è esploso. Prima ancora di capire cos'è successo, le due ragazze - da sempre nemiche - si ritrovano sullo stesso treno diretto a Leningrado, dalla nonna di Valentina. Qui iniziano a scoprire cosa significa fidarsi di qualcuno. Oskana deve affrontare le bugie che i genitori le hanno raccontato per tutta la vita. Valentina deve proteggere il segreto di sua nonna, che potrebbe mettere in pericolo le loro vite. Ed entrambe scoprono di avere qualcosa che hanno sempre desiderato: una migliore amica. Il calore dell'amicizia nella lotta per la sopravvivenza. 

IL MIO VOTO


Le protagoniste di questo romanzo sono due ragazze completamente diverse tra loro, non solo per aspetto ma anche per famiglia e religione. Valentina è una ragazza di origine ebrea e questo significa che ha sempre dovuto sopportare continue prese in giro e ovviamente non è mai riuscita ad integrarsi perchè tutti l'hanno spesso allontanata per questo motivo, nessuno infatti si fida di lei, come se essere di nazionalità diversa fosse una colpa. Nemmno la madre è esule da questo trattamento, infatti non è riuscita a trovare lavoro per questo motivo, mentre invece il padre almeno può lavorare e procurare loro da vivere. La famiglia di Valentina è molto unita, la ragazza ha un bellissimo rapporto sia con la madre che con il padre e per quanto la vita non sia facile, non può immaginare che possa andare peggio di così. Oksana è una di quelle che non sopporta Valentina, una ragazza soggiogata dalle idee del padre e ovviamente pronta a rispettare le sue regole altrimenti potrebbe essere punita. La madre, per quanto tenga a lei, non sembra fare nulla per aiutarla, la ama ma non nello stesso modo in cui la madre di Valentina ama lei e questo la porta ad essere sempre arrabbiata e scontrosa con tutti, ma come Valentina nemmeno lei può immaginare qualcosa di peggio. E invece il peggio accade poichè non solo le due rischiano di perdere il padre a causa di un disastro che si poteva evitare, ma sono costrette ad allontanarsi da casa loro, ad abbandonare tutto quello che hanno sempre conosciuto e alla fine anche le uniche persone che le sono rimaste, quindi le loro madri che per un motivo  o per un altro non potranno essere con loro a consolarle. E allora, nella loro diversità ma unite nella lotta contro la possibilità di un nuovo futuro, queste due protagoniste non possono che farsi forza l'una con l'altra.
Personalmente io mi sono affezionata molto più a Valentina, forse l'ho sentita molto più vicina a me, mentre invece Oksan è una personaggio che ha tanto da dare ma che si lascia scoprire solo con il tempo, per cui dovrete leggere il libro per conoscerle meglio.

E' impossibile non conoscere il disastro nucleare avvenuto a Chernobyl, non solo perchè come l'autrice del romanzo racconta essersi visto bene in cielo a causa dei colori di cui questo si è colorato, ma in primis per tutte le persone che hanno perso la vita in quel momento e soprattutto per le conseguenze disastrose che questi gas, diffusisi nell'aria, hanno avuto nelle persone non solo di Chernobyl, ma bene o male in tutto il mondo ed è questo che è giusto ricordare. Personalmente ho sempre ritenuto più efficace e di impatto raccontare eventi storici tramite romanzi, creare una vera e propria storia dove i nomi dei personaggi possono essere inventati, ma il lettore non può che seguire le loro vicende e avvicinarsi di più a questi, molto più che leggendo dei dati da un semplice libro di storia. Sono quindi stata subito catturata da questa lettura perchè non avevo mai letto nulla del disastro di Chernobyl in letteratura e posso dire di essermi assolutamente innamorata di questa storia e di ritenerla necessaria per ogni giovane lettore, in modo da capire cosa significa perdere un padre e non poterlo nemmeno salutare per via di poter avere poi una diffusione di quello stesso gas che lo ha portato via, essere allontanati dai propri genitori perchè il governo non vuole ammettere la verità sul disastro e quindi essere mandati di fatto a cavarsela da soli si con persone di famiglia, ma che non si è mai conosciuto e quindi di fatto estranee. Ma l'autrice calca la mano perchè oltre che parlarci di questo disastro, ci parla anche di come a quei tempi gli ebrei venissero visti in Unione Sovieta, ancora guardati con sospetto, ancora poco considerati sebbene non andassero in chiesa o non seguissero le usanze tipiche, bastava leggere come nazionalità: ebreo e tutto cambiava. Una lezione di vita quindi quella raccontata in questo libro, che è assolutamente da custodire e da far leggere a quante più persone possibili.


La prima cosa che mi ha attirato di questa lettura è stata la copertina davvero magnifica, solo dopo ho letto la trama e ho capito che non era una semplice storia, ma una di quelle letture che ci si porta dentro per molto tempo e infatti una volta terminata questa storia posso dirvi che è così. Anne Blankman attraverso il punto di vista di due ragazze che all'inizio ci appaiono completamente opposte e diverse, due nemiche che non possono nemmeno guardarsi senza litigare, ci conduce all'interno di una storia che cancella i piccoli problemi e che ci fa puntare i riflettori sulle cose importanti quali appunto i disastri di questa naturale, qualcosa che poteva essere evitato ma che ha finito per causare tanta morte e sofferenza, qualcosa che ha cambiato per sempre la vita di tantissime persone. Oksana e Valentina sono quindi le due protagoniste che ci raccontano questa storia, due voci che al principio seguono due direzioni diverse ma che poi iniziano ad avere la stessa perchè in qualche modo condividono la tragedia di non sapere che fine farà il loro padre, la tragedia di dover lasciare tutto quello che conoscono per allontanarsi e andare a vivere con una sconosciuta visto che le loro madri sono lontano da loro e quindi quell'astio, quella diversità che tanto le aveva caratterizzate all'inizio finisce per diventare non solo amicizia ma vera e proprio comprensione che il mondo sta cambiando, che la vita come la conoscevano prima è finita e che non possono fare altro che aggrapparsi l'una all'altra per non essere completamente sole.
L'autrice con uno stile semplice ma di grande impatto ci fa conoscere queste ragazze e la loro storia, che in un modo o nell'altro riguarda tutti noi e che sono convinta infatti che tutti dovrebbero leggere e conoscere, personalmente mi ha emozionata e toccata davvero tantissimi e non posso che spingervi a dare una possibilità a questa lettura perchè la merita senza ombra di dubbio.





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