lunedì 1 marzo 2021

Review "Il regno di rame" di S.A. Chakraborty

 Bookspediani da domani troverete "Il regno di rame" di S.A. Chakraborty in libreria e io sono pronta a parlarvene!


Titolo: Il regno di rame
Autore: S.A. Chakraborty
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Data di uscita: 2 Marzo
 2021


La vita di Nahri è cambiata per sempre nel momento in cui ha accidentalmente evocato Dara, un misterioso jinn. Fuggita dalla sua casa al Cairo, si è ritrovata nell'abbagliante corte reale di Daevabad, immersa nelle cupe conseguenze di una battaglia devastante, e lì ha scoperto di aver bisogno di tutto il suo istinto truffaldino per sopravvivere.

Anche se accetta il suo ruolo ereditario, sa di essere intrappolata in una gabbia dorata, controllata da un sovrano che governa dal trono che una volta apparteneva alla sua famiglia: basterà un passo falso per far condannare la sua tribù.

Nel frattempo, Ali è stato esiliato per aver osato sfidare suo padre. Braccato dagli assassini, è costretto a fare affidamento sui poteri spaventosi che gli hanno donato i marid. Così facendo, però, minaccia di portare alla luce un terribile segreto che la sua famiglia ha tenuto nascosto a lungo.

Intanto, nel desolato nord, si sta sviluppando una minaccia invisibile. È una forza capace di portare una tempesta di fuoco proprio alle porte della città. Un potere che richiede l'intervento di un guerriero combattuto tra un feroce dovere a cui non potrà mai sottrarsi e una pace che teme di non meritare mai.



IL MIO VOTO


Nahri torna ad essere una delle voci narranti di questa storia, una donna che ormai è lontana dall'essere quella ragazza del Cairo dell'inzio del primo romanzo. Questa protagonista ha affrontato tanto nella vita, nell'ultima parte de La città di ottone ha visto morire una persona cara, tradita da chi pensava le fosse amico e in un attimo si è ritrovata prigioniera di una città che non ha mai amato e al cospetto di un re crudele che ha organizzato in fretta il suo matrimonio con il figlio maggiore, Muntadhir. Da quel giorno giorno sono passati cinque anni, Nahri è a tutti gli effetti la guaritrice del regno, non si tira mai indietro davanti ad una guarigione e non esita ad usare la magia quando necessario. Ovviamente non può che ricordare Dara, dopo cinque anni la sua perdita ancora le fa male, così come l'odio per Ali, quel ragazzo che credeva amico e che invece si è rivelato un traditore. Ma Nahri non deve solo occuparsi delle guarigioni, ormai è la moglie dell'Emiro e deve anche pensare ai suoi doveri matrimoniale, tuttavia lei e Muntadhir sono più lontani che mai, se anche c'è stato un tempo in cui potevano essere amici, spesso la situazione si è ribaltata e quasi conducono due vite diverse, lui troppo occupato a compiacere il padre e a vivere la sua vera vita in segreto, lei troppo determinata a non farsi piegare da nessuno e anzi a riportare in vita un vecchio ospedale per poter mettere a quante più persone di guarire. Non nascondo quindi che Nahri sia il mio personaggio preferito, una semplice ragazza del Cairo che è arrivata ad essere una donna che non ha paura di seguire quello che ritiene giusto e che lotta per non essere controllata da altri ma per essere fedele a se stessa.


Ali devo ammettere  che nel primo libro non ero riuscita ad apprezzarlo molto, il suo punto di vista al principio mi sembrava difficile da comprendere poichè non conoscevo il contesto e a poco a poco ho imparato ad apprezzarlo, anche se sul finale del primo libro l'ho detestato. In questo secondo libro invece è sicuramente cresciuto e si è dimostrato all'altezza della famiglia reale, o meglio si è dimostrato l'unico principe in grado di capire le intenzioni del padre, sempre pronto ad allontanarlo dalla sua famiglia o a ricattarlo per ottenere quello che vuole, e si ribellato a queste, rischiando sia la sua stessa vita che quella delle persone a lui care, ma cercando di restare ancora una volta fedele a se stesso. 
Il suo percorso non è stato facile in questo libro, spesso è stato lontano dalla sua famiglia e anche quando è dovuto tornare a casa sapeva di trovare solo odio da parte di Nahri e di tutti gli altri, tranne della sorella che gli è sempre rimasta accanto anche da lontano o della madre che ancora ama il figlio, tuttavia la sua strada è davvero tutta in salita perchè deve provare ancora il suo valore. Ali non è perfetto e spesse volte lo ha dimostrato, eppure la sua voglia di riscatto è talmente grande che riesce a catturare l'attenzione del lettore e a fargli cambiare idea su di lui. Ammetto che non è il mio personaggio preferito, ma non ho potuto fare a meno di tifare anche per lui in questa storia perchè ha dimostrato di esser imperfetto e di sbagliare, ma allo stesso tempo di essere segno di fiducia, un vero principe che non ha paura di andare contro la sua stessa famiglia per quello che credere essere giusto.


Ancora una volta torna questo mondo essenzialmente magico e unico creato da un'autrice che ha fatto davvero un super lavoro con questo. Quello che colpisce è che la Chakraborty non si sia fermata ad approfondirlo solo nel primo libro, ma insista nell'aggiurge sempre qualcosa, qualche piccolo dettaglio magico che ci permette di comprendere ancora meglio il mondo che ha creato. Tanta è la magia di cui questo è pregno, così come lo sono i personaggi ma è anche l'ambientazione stessa a giocare un ruolo importante nella storia, gli usi e i costumi della cultura araba vengono mantenuti e ovviamente alla fine del romanzo c'è un glossario che ci permette di recuperare tutto quello che non riusciamo a comprendere, ma ormai alcuni termini li ho imparati e infatti è stato un piacere immergersi nuovamente in questa storia. Ma oltre al mondo magico c'è anche altro come per esempio tante tematiche che vengono approfondite come la voglia di vivere una vita alla luce del sole che non so può avere, il lottare per quello che è giusto, anche rischiando la propria vita e ovviamente ci sono tanti traumi che i personaggi si portano dentro e che devono avere a che fare con questi, tantissimi sotterfugi e tradimenti, tanti colpi di scena e segreti che rendono davvero impossibile fidarsi degli altri, anche concedere l'amicizia alla persona sbagliata potrebbe costare caro ma allo stesso tempo bisogna continuare a lottare per la causa in cui si crede, anche se questo ci mette in grave difficoltà. E' quindi un fantasy si, ma con tematiche ancora e soprattutto attuali e quindi non serve solo a trasportarci in un mondo magico, ma anche a farci riflettere su quanto leggiamo.


L'anno scorso La città di ottone mi aveva incantata, era stata una lettura sicuramente complessa perchè il worldbuilding costruito dall'autrice è da comprendere bene per poter entrare nella storia, così come i nomi dei personaggi che personalmente non mi vogliono entrare in testa salvo che per i protagonisti principale, tuttavia qualcosa mancava e non vedevo l'ora di scoprirne di più grazie al secondo libro, che ho divorato in un solo pomeriggio. 
Il regno di rame non subisce la maledizione del secondo libro, ma a mio avviso è una storia molto più bella, scorrevole e accattivante del primo volume, dove ci sono tanti personaggi nuovi, così come il ritorno di persone che credevamo lontane da tempo. Sicuramente l'introduzione di un nuovo punto di vista fa capire fin da subito l'intenzione dell'autrice, che devo ammettere avermi colpito molto anche se non l'ho trovato al suo totale potenziale. Ovviamente non mancano Nahri e Ali con i loro punti di vista e visto che la storia si svolge cinque anni dagli avvenimenti del finale del primo libro, non si può che ammirare l'evoluzione dei personaggi, sia principali che secondari, e ovviamente vedere come questi siano cambiati si in meglio ma alcuni anche in peggio. Segreti, intrighi politici, magia e una guerra pronta a portare distruzione sono gli elementi chiave di questo secondo libro che non possono che incantare il lettore e infatti come vi dicevo le più di seicento pagine si riescono a leggere anche in un solo pomeriggio, ovviamente hanno il loro peso per la complessità di questo mondo così come la difficoltà dei nomi e della lingua araba di cui l'autrice è esperta, ma è impossibile non essere coinvolti da questa storia che va ad arricchire ancora di più il worldbulding spettacolare creato dall'autrice e con il suo finale ci fa capire che tutto è ancora possibile e che quindi capire come finirà no si può, sappiate  solo che io non sono ancora pronta a dirgli addio a questa storia ma allo stesso tempo non vedo l'ora di avere tra le mani il terzo libro. Il regno di rame è quindi un secondo libro ancora più bello del suo capitolo iniziale, una storia unica che vi consiglio assolutamente di recuperare.


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