Autore: Cristina Caboni
Editore: Garzanti
Genere: Fiction
Data di uscita: 22 Ottobre 2024
Un vino che ha riposato sul fondale sabbioso del mare, cullato dalle onde. Adeline non aveva mai sentito parlare di nulla del genere. Eppure, da quando lo ha assaggiato, è cambiato qualcosa in lei. Forse perché a donarglielo è stata Miranda, l'anziana donna che un giorno, all'improvviso, si è presentata agli archivi del comune di Nizza, dove Adeline lavora, per avere informazioni su un figlio che credeva morto alla nascita. Miranda è certa di averlo visto, ormai adulto, ma non ha fatto in tempo a fermarlo. Adeline sa che non deve assecondare le sue richieste, che il passato è passato e va lasciato dov'è. Se lo ripete ogni giorno per non pensare ai genitori che l'hanno abbandonata neonata senza mai cercarla. Ora è una donna realizzata, non deve voltarsi indietro. Ma l'emozione e la disperazione che ha letto negli occhi di Miranda hanno smosso qualcosa dentro di lei. Deve aiutarla a trovare suo figlio. Da sempre affascinata dalla genealogia, Adeline è capace di frugare tra vecchi documenti e carte dimenticate per scovare un indizio; una ricerca in cui vorrebbe accanto a sé Damien, l'assistente sociale che le ha insegnato a guardare avanti e a medicare le proprie ferite. Ma lui ha paura che indagare le origini di una famiglia possa farle troppo male. Adeline ne è consapevole, ma qualcosa di speciale la lega a Miranda. Quello che non sa è che le famiglie nascondono sempre dei segreti che non per forza vanno svelati. Alcuni possono mettere tutto in discussione. Nessuno come Cristina Caboni sa entrare nel cuore delle protagoniste facendoci vivere i loro sogni, le paure, le insicurezze e le gioie. Ora è il turno di Adeline che, senza avere un passato, aiuta un'altra donna a scoprire il suo. Il mondo affascinante del vino e della coltivazione della vite fa da sfondo a una storia che parla di tutti noi, perché tutti siamo un intreccio di relazioni, legami familiari e affettivi.
IL MIO VOTO
Adeline è la protagonista di questa storia, una ragazza a cui è subito facile affezionarsi. Lei lavora negli archivi del comune ed è da sempre un'appassionata di genealogia e questo ha sicuramente a che fare con il suo passato, perchè lei non ha avuto un'infanzia perfetta. Adeline infatti è stata abbandonata da neonata e non ha mai compreso le ragioni dietro questa decisione, solo le persone che hanno scelto di lasciarla potrebbero darle le risposte che cerca, ma nonostante questo ha cercato di non abbattersi e ancora oggi cerca di non pensare al passato, ma vive appieno il presente.
La sua storia si intreccia con quella di Miranda, una donna che all'apparenza sembra avere una vita bellissima ma, da quando è convinta di aver visto suo figlio da adulto, non riesce a tornare alla routine di tutti i giorni, per quanto bella e felice.
Miranda infatti ha sempre creduto che quel bambino fosse nato morto e di conseguenza ha cercato di andare avanti con la sua vita nonostante il dolore, ma rivederlo l'ha fatta tornare indietro nel tempo e non può fare più finta di nulla, per questo si presenta in comune da Adeline, che sa di non dover assecondare le richieste della donna ma allo stesso tempo non può che sentirsi in qualche modo legata a lei e quindi non riesce a negarle il suo aiuto, inutile dire che ci saranno tanti segreti da svelare che a volte sarebbe meglio non rivelare mai...
Adeline e Miranda sono due personaggi che ho amato in modo diverso, ma che comunque mi sono piaciute nelle loro imperfezioni, nel loro essere forti ma anche fragili e nella loro voglia di avere risposte, per quanto sia giusto non pensare troppo al passato se si è felici nel presente, perchè a volte occorre affrontare tutti i demoni in sospeso per poter andare avanti.
Cristina Caboni è una di quelle autrici di cui non ci si stanca mai di leggere le storie. Ogni volta che ha una nuova pubblicazione non si può resistere, complici anche trame sempre nuove e profonde così come uno stile evocativo e scorrevole che fa immedesimare in toto nella lettura e pagina dopo pagina si arriva in poco alla fine.
In questo caso la Caboni ha scelto di parlarci di quanto le famiglie possano essere complicate così come di come queste, fin troppo spesso, abbiano segreti che vorrebbero restassero tali.
Lo vediamo subito con Miranda, un'anziana signora oggi che ha scoperto per caso che quel bambino che credeva fosse nato morto in verità è vivo, non sa perchè le sia stata detta una bugia ma sa solo che vuole ritrovarlo a tutti i costi e conoscerlo, per questo si presenta in comune dove ad accoglierla c'è Adeline, che può in qualche modo sentirsi connessa a lei perchè è stata abbandonata da piccola e vorrebbe avere risposte a riguardo, quindi anche se non dovrebbe aiutarla non esita a farlo.
Non è solo perchè ci si affeziona a queste due protagoniste così diverse all'apparenza ma con tanto in comune una volta che si conoscono a spingere il lettore a continuare la lettura, è la voglia di avere risposte così come i tanti temi trattati che non solo appassionano il lettore, ma lo spingono anche a riflettere.
Cristina Caboni è una garanzia: ogni sua storia è qualcosa di speciale che lascia il segno nel cuore del lettore ed è ormai un appuntamento fisso che non vedo l'ora di ritrovare, spero a breve.
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