Buona sera bookspediani.
Oggi vi parlo di "Chi ha ucciso mia sorella" di Julia Heaberlin.

Titolo: Chi ha ucciso mia sorella
Oggi vi parlo di "Chi ha ucciso mia sorella" di Julia Heaberlin.

Titolo: Chi ha ucciso mia sorella
Autore: Julia Heaberlin
Editore: Newton Compton
Genere: Thriller
Data di uscita: 27 settembre 2018

Ossessivamente, metodicamente, ha previsto ogni dettaglio, si è immaginata ogni possibile scenario. Adesso è quasi certa che l’uomo che ha rapito e ucciso sua sorella sia seduto sul sedile del passeggero proprio accanto a lei. Carl Louis Feldman è un fotografo e sostiene di non avere alcun legame con la serie di omicidi avvenuti in Texas molti anni prima, ma una scatola di vecchie fotografie fa sospettare il contrario. Determinata a scoprire la verità, la ragazza l’ha convinto a seguirla in un viaggio di dieci giorni, loro due soli. Chi è davvero Carl Louis Feldman? Ha veramente ucciso sua sorella? È un impostore o un uomo dal cuore spezzato? Un artista o un pazzo? O, magari, a essere pazza è la ragazza seduta al posto di guida…
IL MIO VOTO


Ma mai per Grace, che ha sempre sperato in una chiamata che finalmente la liberasse da quel limbo. Quando nessuno ti aiuta a trovare una persona che ami, cosa puoi fare? Lasciare perdere? Grace non si è mai rassegnata ad avere risposte e ora finalmente ha un piano per averle.
Durante gli anni infatti ha fatto le sue ricerche ed è sicurissima che Carl Louis Feldman, un famoso fotografo, sia il colpevole.
L'uomo del resto è stato collegato a sequestri e sparizioni di giovani donne, ma è riuscito a cavarsela a causa della sua malattia, spesse volte infatti non ricorda neppure il suo nome. Grace però non ne è davvero convinta...

Il suo piano è quello di farlo uscire dalla struttura e portarlo con sè per dieci giorni, solo loro due, in modo tale da far parlare Carl il più possibile e avere finalmente una confessione, così potrà chiudere quell'orribile capitolo della sua vita e provare ad andare avanti.
Eppure Carl sembra tutt'altro che un serial killer, è solo un uomo che a volte non si ricorda nemmeno il suo nome e altre volte parla da solo.
Ma la sua è solo una finzione oppure è una tattica per nascondere la sua vera natura?
Grace è pronta a tutto per scoprire la verità, oppure questa la distruggerà per sempre?

L'autrice non è sconosciuta nel mondo letterario, qualche anno fa era arrivata in Italia con il suo romanzo d'esorio, una lettura che si era rivelata decisamente interessante e per questo, non appena ho potuto, mi sono buttata subito su questa nuova avventura.
La narrazione ruota attorno ai due personaggi chiave della storia: Grace e Carl, due protagonisti che non hanno nulla in comune tranne dieci giorni da passare insieme alla scoperta di una verità troppo a lungo taciuta.
Carl è a mio avviso il personaggio più caratterizzato e più difficile da collocare perchè pieno di stranezze e soprattuto tremendamente astuto: certo gli è stata diagnosticata una malattia che gioca con la sua memoria, distorcendola e modificandola, eppure il confine tra finzione e realtà per l'uomo è sempre molto sottile, tanto da renderlo un personaggio completamente inaffidabile.

In questi momenti la rabbia, la voglia di sapere e soprattutto di lasciarsi tutto alle spalle deve essere talmente forte che si è disposti a fare pazzie pur di chiudere finalmente tutto in un cassetto e andare avanti con la propria vita.
Per questo Grace si è convinta che il colpevole sia un fotografo dalla memoria ormai compromessa e solo lui può darle le tanto agognate risposte che cerca, deve solo fargli credere di essere di famiglia e farlo parlare il più possibile nei dieci giorni che passeranno insieme.
Chissà se riuscirà finalmente a dormire la notte, dopo.

L'autrice con il romanzo ha voluto sottolineare quanto sia profonda la ferita per la perdita di una persona cara, soprattutto quando non si ha nessuna risposta su cosa sia davvero successo e questo dolore può portare davvero sull'orlo della pazzia.
La giustizia portata avanti da una singola persona e non dalla polizia e dal sistema giudiziario, rischia di sfociare in vendetta e per quanto le intenzioni siano nobili, passare dalla parte del torto è facilissimo.
Ci sono stati però un paio di dettagli che non mi hanno convinto e uno in particolare è come si è risolto il caso, l'ho trovato davvero frettoloso, come se il tempo fosse scaduto e fosse tempo di chiudere la storia in poche pagine.
Paradossalmente ho apprezzato molto l'epilogo, l'ho trovato coerente con la storia.
In conclusione posso dirvi che Chi ha ucciso mia sorella è una lettura interessante, anche se un pelo sottotono rispetto al lavoro precedente dell'autrice.
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