Buon salve bookspediani.
Come ogni domenica io e Sandy condividiamo con voi i romanzi che più ci sono piaciuti in questa settimana di lettura. Questa volta la scelta è stata davvero difficile perchè ho letto tantissimi libri che mi sono piaciuti questa settimana e se li volete scoprire non vi resta che andarli a sbirciare sul blog. E ovviamente non dovete farvi sfuggire quelli di Sandy!
TRAMA:
Olivia ha tredici anni. Vive con il fratellino Tim e la mamma attrice, che in Tv interpreta la coraggiosa parrucchiera Eva in una telenovela molto seguita. All'improvviso però la produzione decide di eliminare il personaggio di Eva e, con la mamma senza lavoro, i conti della famiglia non tornano più. Per consolare il piccolo Tim, Olivia inventa un gioco e lo convince che stanno girando un film di Hollywood supersegreto: il freddo in casa, l'acqua che non c'è, la commessa che si rifiuta di dare la spesa a credito... fa tutto parte del copione che devono recitare. Tim affronta le difficoltà con impegno e allegria. E Olivia? Olivia sa che anche quando il film della nostra vita sembra prendere una brutta piega, possiamo sempre cambiare le cose e trovare il finale perfetto.
Con una penna ironica e allo stesso tempo seria quando e pungente quando deve esserlo, Come in un film ci mostra è un viaggio alla scoperta delle proprie potenzialità e di quanto si è in grado di sopportare prima di poter chiedere aiuto. In questo caso è Ingrid la persona più orgogliosa che, essendo sempre stata abituata a cavarsela da sola, non ha mai voluto avere qualcuno che la aiutasse e questo ha portato a farle perdere ogni cosa. Quello che però non ha mai capito è che non ha perso il bene più prezioso: l'amore dei suoi figli, che hanno lottato ogni giorno per farla rialzare e per farle capire che, nonostante la vita avesse deciso di prenderla a calci, poteva ancora rialzarsi e quando avesse voluto farlo, c'era una mano tesa pronta ad aiutarla.
Come in un film ci fa capire che la vita non è un film, non è un copione già scritto che non si può cambiare, anzi tutto l'opposto. Proprio perche è imprevedibile e non segue un vero e proprio tracciato, sono le nostre decisioni ad influenzare il suo corso e se si ha fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, ma soprattutto se si è circondati da persone che ti amano e che sono pronte a sostenerti, è possibile trovare l'arcobaleno dopo la tempesta.
TRAMA:
Quando hai mentito per tutta la vita.
Quando il tuo passato è un buco nero e nemmeno tu sai chi sei...
...forse è troppo tardi per la tua ultima bugia.
Quando il tuo passato è un buco nero e nemmeno tu sai chi sei...
...forse è troppo tardi per la tua ultima bugia.
La casa di Marcus North appare come un luogo magnifico e spaventoso a Evie, la prima volta che vi mette piede. Immensa, affacciata su una scogliera, una stupenda vetrata dopo l'altra. Peccato che sulla costa occidentale dell'Inghilterra il vento e il grigio la facciano da padroni: ma anche così, davanti a lei si apre uno spettacolo. Per Marcus, però, le cose sono molto diverse. Quella casa è legata per sempre al ricordo della prima moglie, Mia, e di ciò che accadde al piano di sotto, dove la palestra e la piscina ormai sono chiuse da tempo. E dove lui non mette più piede. Ma adesso c'è Evie, un nuovo, luminoso amore che cancellerà il buio del passato. Almeno così la vede lui.
Non la pensa così Cleo, la sorella di Mark. Non le piace Evie, come del resto non le piaceva Mia. E quando Mark comincia ad allontanarsi, Evie a restare sempre più spesso sola con la sua bambina in quella immensa casa, e Cleo a cercare di capire che cosa c'è davvero tra il fratello e la sua nuova donna, pian piano le verità che ciascuno nasconde verranno a galla. E, come avrà modo di scoprire la detective King - la stessa che accorse quando Mia cadde dalle scale, e che adesso si troverà di fronte, in quella stessa casa, a una scena spaventosa -, l'ultima bugia sarà la più terribile.
La bravura dell'autrice non solo sta nel riuscire a tenere il lettore incollato alle pagine del suo romanzo, ma riesce anche a rendere credibili e quasi tangibili i suoi personaggi e quello più interessante non può che essere Evie: una donna apparentemente molto maldestra, in grado di ferirsi ogni volta che Mark è lontano da casa, come se volesse in qualche modo gridare aiuto ma non volesse avvertire Mark della sua sbadataggine. Proprio le sue azioni e le sue parole, continuamente ambigue, non fanno che farci capire che la donna nasconde molto di più di quello che da a vedere e sono spesso le sue stesse parole a confermarcelo. Tuttavia, per quanto la donna e l'autrice stessa ci mettano in guardia, comprendere dove la Abbott vuole portarci, è impossibile e non può che lasciarsi senza parole. Il lettore si ritrova a pendere dalle labbra dell'autrice, perchè la sua storia ci investe come un fiume in piena e ci travolge via, fermarla è impossibile. Le più di trecentocinquanta pagine vengono divorate, onestamente io non mi sono staccata dal romanzo nemmeno una volta, nemmeno per mangiare o per dormire, perchè volevo assolutamente arrivare alla conclusione di questo libro che sembra un continuo giro sulle montagne russo, pronto a fermarsi solo quando lo ritiene opportuno l'autrice.
La tua ultima bugia tratta tematiche attualissime e sempre più allarmanti ossia la violenza domestica. Purtroppo spesso ci si ferma all'apparenza e non si ha voglia di indagare su quanto succeda veramente quando si è lontani dal mondo, ma ancora più terribile è sapere che non tutte le donne hanno il coraggio di confessare la verità, perchè non vogliono essere definiti delle vittime. Ed è proprio questo il termine chiave del romanzo, perchè l'autrice gioca molto su questo, sul farci capire chi è davvero una vittima in questa storia.
TRAMA:
Billy ha 12 anni, adora l'oceano e la natura, e di fronte alla vita ha un'infinità di domande. Il suo mito è David Attenborough, il naturalista che ha una risposta a ogni domanda. Il padre lavora in un negozio, è premuroso e cerca di compensare le attenzioni mancate della madre, sempre stanca e affetta da affaticamento cronico. Così Billy è attratto dal mondo marino, dove non ci sono compagni che rubano le scarpe o una madre che non gioca con suo figlio... e una notte decide di immergersi sott'acqua e abbandonarsi. Per fortuna Patrick, il suo nuovo e unico amico, con un grosso atto di coraggio lo salva prima che sia troppo tardi... e l'avventura ha inizio!
Fish Boy è un romanzo decisamente fuori dalle righe per la particolarità della sua storia, ma le tematiche che affronta sono certamente attuali e importantissime. Chloe Daykin nel suo libro infatti parla di bullismo: il protagonista è un outsider che desidera solo essere parte di un gruppo, di un noi che lo faccia sentire considerato e invece attira si le attenzioni dei suoi compagni, ma non come vorrebbe. Non passa giorno in cui Billy non viene maltrattato o ferito in qualche modo dai suoi compagni, eppuren non trova mai la forza di difendersi o di dire la verità ai genitori. Del resto anche la sua situazione familiare non è ottimale: sua madre è purtroppo malata e inizialmente non si comprende da quale male è afflitta e siccome nessuno aggiorna Billy sulle sue condizioni, il ragazzo è convinto che sua madre a poco a poco scomparirà, lasciandolo solo ad affrontare il mondo. Il padre di Billy cerca di essere presente per lui, ma è visibile la preoccupazione per la moglie nel suo sguardo e quindi non riesce ad essere concentrato sul figlio al cento per cento. Emerge anche il tema della solitudine e della voglia di far parte di una comunità, di un noi che consista nell'avere un amico pronto ad esserci accanto.
Ad accompagnare questa storia realistica, ma allo stesso tempo magica, ci sono le meravigliose illustrazioni di Richard Jones che fanno sentire il lettore più vicino a Billy e quasi ad un passo dal mare. Onestamente non avevo mai letto nulla del genere, una storia facilmente riconducibile al nostro mondo per le tematiche che tratta e allo stesso tempo lontana ma magica per la sola idea che un pesce possa in qualche modo parlarci e farci sentire parte di qualcosa, di un noi. Proprio per le sue particolarità non penso sia una lettura adatta a tutti, quanto più a lettori che sanno andare oltre le semplici parole usate nel testo.
Chloe Daykin investe in pieno il lettore con il suo romanzo d'esordio e non si può fare a meno di amare Billy e di diventare suoi amici, che di fatto è tutto quello che vuole: amare ed essere amato, fare parte di un gruppo che non si prenda in giro di lui ma lo accetti per quello che è.
Fish Boy è un romanzo decisamente fuori dalle righe per la particolarità della sua storia, ma le tematiche che affronta sono certamente attuali e importantissime. Chloe Daykin nel suo libro infatti parla di bullismo: il protagonista è un outsider che desidera solo essere parte di un gruppo, di un noi che lo faccia sentire considerato e invece attira si le attenzioni dei suoi compagni, ma non come vorrebbe. Non passa giorno in cui Billy non viene maltrattato o ferito in qualche modo dai suoi compagni, eppuren non trova mai la forza di difendersi o di dire la verità ai genitori. Del resto anche la sua situazione familiare non è ottimale: sua madre è purtroppo malata e inizialmente non si comprende da quale male è afflitta e siccome nessuno aggiorna Billy sulle sue condizioni, il ragazzo è convinto che sua madre a poco a poco scomparirà, lasciandolo solo ad affrontare il mondo. Il padre di Billy cerca di essere presente per lui, ma è visibile la preoccupazione per la moglie nel suo sguardo e quindi non riesce ad essere concentrato sul figlio al cento per cento. Emerge anche il tema della solitudine e della voglia di far parte di una comunità, di un noi che consista nell'avere un amico pronto ad esserci accanto.
Ad accompagnare questa storia realistica, ma allo stesso tempo magica, ci sono le meravigliose illustrazioni di Richard Jones che fanno sentire il lettore più vicino a Billy e quasi ad un passo dal mare. Onestamente non avevo mai letto nulla del genere, una storia facilmente riconducibile al nostro mondo per le tematiche che tratta e allo stesso tempo lontana ma magica per la sola idea che un pesce possa in qualche modo parlarci e farci sentire parte di qualcosa, di un noi. Proprio per le sue particolarità non penso sia una lettura adatta a tutti, quanto più a lettori che sanno andare oltre le semplici parole usate nel testo.
Chloe Daykin investe in pieno il lettore con il suo romanzo d'esordio e non si può fare a meno di amare Billy e di diventare suoi amici, che di fatto è tutto quello che vuole: amare ed essere amato, fare parte di un gruppo che non si prenda in giro di lui ma lo accetti per quello che è.
Onestamente questa settimana ho letto romanzi che ho amato e non posso quindi non menzionare "Il custode delle tempeste", "Cardinal 2" e "Il ladro dei cieli", meritano decisamente quanta più attenzione possibile.
Cosa ne pensate di questi consigli?
Vi ispira qualche lettura?
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