venerdì 23 agosto 2019

Recensione "Gli Eroi Perduti 2 - Il ritorno del mare" di Simone Laudiero

Buona salve bookspediani!
Questa sera vi parlo del secondo romanzo di Simone Laudiero, ovvero "Gli Eroi Perduti 2 - Il ritorno del mare".



Titolo: Gli Eroi Perduti 2 - Il ritorno del mare
Autore: Simone Laudiero
Editore: Piemme
Genere: Fantasy
Data di uscita: 11 Giugno 2019


Un angelo di luce che spicca il volo è l'ultima immagine che Rovaine ha della sorella Ronac prima di vederla scomparire con la Scala Bianca, la spada trafugata dalla tomba del Santo protettore di Cartavel. È l'occasione che Ronac aspettava da sempre: grazie all'inestimabile refurtiva diventerà una Rassin della Torre Dorata, la gilda di cacciatori di tesori a cui fin da bambina sogna di appartenere. Ma la spada è molto più che una reliquia, e con una voce antica e imperiosa le ingiunge di fare ritorno al mare per combattere terribili creature: i Vala, i mostri leggendari sconfitti dagli Eroi Perduti e che ora stanno per riemergere dagli abissi. Rovaine intraprenderà un lungo viaggio per ritrovare Ronac e, dopo sette anni, ricongiungersi a lei. Le due sorelle dovranno raccogliere l'eredità degli Eroi Perduti e lottare contro il nemico più feroce che abbia mai minacciato le terre della Croce Azzurra, mentre la principessa Vivien e il messaggero Asul svelano un segreto destinato a capovolgere le sorti del mondo: esiste una gabbia che contiene le entità venute dal mare. E non sono i mostri che stanno per spezzarla, ma gli umani...

IL MIO VOTO



La fine del primo romanzo fantasy creato da Simone Laudiero mi aveva decisamente incuriosito, perchè si iniziava ad entrare nell'azione della storia e ovviamente a conoscerla ancora di più e infatti questo secondo libro riprende esattamente da dove si era concluso il precedente: Ronac si è finalmente impossessata di un grande tesoro, l'unico mezzo che ha per diventare una Rassin della Torre Dorata ed essere finalmente padrona di se stessa. Quello tuttavia che Ronac ignora è che la preziosa refurtiva, che altri non è che una spada antica, appartenente agli Eroi Perduti di tanti anni addietro, le parla e la avverte del pericolo che sta correndo. Eppure Ronac è troppo concentrata nella sua missione di diventare finalmente chi è destinata ad essere per dare ascolto ad una spada parlante, una spada che tuttavia le dona poteri straordinari quando si trova vicino al mare, è infatti grazie alla spada e alle ali che essa le ha fabbricato che la ragazza è riuscita a fuggire da Cartavel illesa. Nel frattempo Rovaine, che da lontano ha osservato tutta la scena e ha riconosciuto la sorella che non vede da sette anni, è desiderosa di ritrovarla, non solo per la sua missione ma per l'affetto che nutre per lei.
Ecco quindi che le strade delle due sorelle si intrecciano e, sebbene la narrazione segua entrambi i punti di vista di Ronac e Rovaine, assistiamo finalmente al loro incontro ma anche al loro scontro, poichè nessuna delle due vuole cambiare i propri piani, nemmeno se è la propria sorella a chiederlo, entrambe sono determinate a fare di testa loro.


Il ricongiungimento di Rovaine e Ronac è senza dubbio la mia parte preferita di tutta la storia, quelle due sorelle che erano state così lontane e allo stesso tempo così vicine per tanto tempo, finalmente si sono ritrovate e possono riabracciarsi. Tuttavia la loro felicità dura molto poco, perchè Rovaine ha nascosto a tutti la verità su Ronac, altrimenti non le avrebbero mai affidato la missione di ritrovarla, ed è convinta che la sorella dovrebbe seguirla, così potrebbero restare insieme e Rovaine potrebbe affermare di aver compiuto il suo incarico. Al contrario Ronac è troppo accecata dalla voglia di diventare una Rassin per ascoltare le parole della sorella e soprattutto per ascoltare le parole della spada, la quale la mette in guardia contro i Vala, antichi mostri sconfitti dagli Eroi Perduti che stanno diventando sempre più potenti e sono pronti a tornare, questa volta però per colpa dell'uomo e soprattutto senza alcun Eroe pronto a sconfiggerli. Sebbene quindi la voce della spada sia imponente, Ronac è troppo testarda e continua per la sua strada, voltando le spalle anche alla sua stessa sorella. Attraverso i loro punti di vista assistiamo quindi alla loro lotta interiore su cosa significa onore e dovere, e soprattutto cosa è più importante tra dimostrare il proprio valore, ed essere riconosciuti come padroni di se stessi, ed essere finalmente insieme alla propria famiglia.
Quello che le due sorelle devono affrontare è un'avventura sempre più avvicente e pericolosa, che tiene con il fiato sospeso ad ogni pagina.


A queste due forti voci femminili se ne aggiunge una terza, quella del messaggero Asul, il quale già nel primo libro avevamo visto girare in lungo e in largo per consegnare una lettera tremendamente importante, in grado di cambiare le sorti di tutto il mondo. Fino a questo momento Asul ha sempre avuto una fiducia cieca nel suo maestro, tanto è che ha sempre protetto la lettera e mai una volta è venuto meno alla promessa di non leggerla, per quanto fosse imperativo farlo per capire se stava rischiando o meno la vita per qualcosa di davvero importante. Quando tuttavia comprende che la sua missione non può continuare, a meno che non sappia cosa è davvero contenuto nella lettera, non può che aprirla e leggerla e scoprire che proprio il suo maestro ha compreso già da tempo quello che la spada cercava di dire a Ronac, che i Vala si stanno risvegliando e che presto il mondo come lo si conosce, cambierà.
Insieme alla principessa Vivianne quindi, Asul dovrà scoprire come fermare quello che sembra inevitabile, questa volta però la colpa non è da attribuire ad altri se non agli uomini stessi, che con il loro continuo desiderio di possesso stanno minando sempre di più alla sicurezza del pianeta, un argomento di fatto di grande attualità, che si può applicare anche al nostro di mondo. In questo secondo capitolo quindi Asul assume un ruolo molto più importante e quindi anche la sua parte di narrazione non può che interessare al lettore, che è desideroso di sapere cosa potrà fare per impedire questo disastro ormai imminente.


Se il primo romanzo dedicato agli Eroi Perduti era principalmente introduttivo, sia per quanto riguardava i personaggi che il mondo creato da Simone Laudiero, che è ben diverso dal nostro, ossia ambientato nel mare della Croce Azzurra, dove abbiamo l'impero di Sarmora che è ben determinato a sfruttare tutte le armi in suo possesso per conquistare tutte le altre città ed essere quindi il padrone assoluto della Croce Azzurra, in questo secondo capitolo l'autore mette le basi per quello che sarà un terzo libro con i fiocchi, dove certamente succederà di tutto e di più, ma ora come ora Gli Eroi Perduti 2 approfondisce le leggende riguardanti gli Eroi Perduti e i Vala, ma si concentra soprattutto sui suoi personaggi e questo lo vediamo certamente in Ronac e Rovaine, le due sorelle che vediamo finalmente insieme ma che sono destinate a lottare in schieramenti diversi, poichè ognuna è ben determinata a seguire la propria strada e trovare quindi la propria identità, così come lo vediamo in Asul, un semplice messaggero che finalmente comprende il suo valore e la sua importanza e si fa carico di scoprire tutto ciò che può su questi Vale e comprender se effettivamente è una leggenda oppure se il passato è destinato a ripetersi. Non nascondo che l'autore soprattutto sul finale mi ha sconvolto per quanto riguarda il personaggio di Asul, che ho rivalutato tantissimo in questo capitolo, tuttavia per quanto mi sia piaciuto conoscere di più i personaggi, mi aspettavo più azione. Non fraitendetemi: le cose si smuovono parecchio, tuttavia avvengono solo in funzione della preparazione dello scontro più importante di tutti, che avremo nel terzo libro.


Le ambientazioni create da Simone Laudiero, così come gli usi e i costumi di questo mondo e le sue incantevoli leggende sono uno dei punti di forza di questa storia, così come lo sono i suoi personaggi, che in questo libro ho trovato più sviluppati e molto più cresciuti del precedente, poichè ci vengono mostrati imperfetti, in grado di commettere errori ma perchè convinti di seguire il loro cuore e quindi di sapere quello che vogliono, quando in verità sono costantemente combattutti tra ciò che giusto e ciò che è sbagliato. Ma anche le tematiche di cui parla l'autore sono estremamente importanti, come per esempio la colpa degli umani per aver liberato i Vala dalle loro gabbie, sottraendo sempre più Itri, una sostanza che permette di essere più forti fisicamente, e quindi portando di conseguenza il mondo alla rovina è un bel richiamo a quello che noi umani stiamo facendo al nostro pianeta. Così come è interessante vedere in ogni personaggio la costante lotta tra giusto e sbagliato, tra seguire il proprio istinto oppure il proprio cuore, qualcosa che conosciamo bene anche noi e con cui abbiamo a che fare quasi ogni giorno.
Quello che trovo un pochino ostico, almeno personalmente parlato, è lo stile dell'autore, con cui non riesco ad entrare in sintonia e quindi vengo un pochino rallentata durante la lettura. Questo capitolo è stato un perfetto mix tra l'introspezione dei personaggi e l'azione in preparazione della vera battaglia, di cui mi aspetto davvero grandi cose!





si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio



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