Buon pomeriggio bookspediani.
Eccomi tornata sul blog ad un orario quasi normale per parlarvi del nuovo romanzo di Melanie Raabe, ossia L'ombra, uscito ieri per Corbaccio.
Titolo: L’ombra
Autore: Melanie Raabe
Eccomi tornata sul blog ad un orario quasi normale per parlarvi del nuovo romanzo di Melanie Raabe, ossia L'ombra, uscito ieri per Corbaccio.
Titolo: L’ombra
Autore: Melanie Raabe
Editore: Corbaccio
Genere: Thriller
Genere: Thriller
Data di uscita: 22 Agosto 2019
«L’11 febbraio ucciderai al Prater un uomo di nome Arthur Grimm. Di tua spontanea volontà. E con ottime ragioni.»
Con questo oscuro messaggio sibilato in una strada di Vienna da una vecchia mendicante, la giovane giornalista Norah si ritrova catapultata indietro nel tempo. Perché proprio un 11 febbraio di tanti anni prima, quando ancora viveva a Berlino, era successa una cosa orribile che aveva segnato per sempre la sua vita e che l’aveva spinta a cambiare città. Detto questo, le parole della mendicante sono solo un macabro scherzo che non ha a che fare con lei, visto che fra l’altro non conosce nessun Arthur Grimm.
Ma improvvisamente a Nora sorge un sospetto atroce: davvero non conosce nessun Grimm? Cosa è successo veramente nella notte peggiore di tutta la sua vita? E perché, adesso, Norah arriva perfino a temere per la sua incolumità?
IL MIO VOTO
Melanie Raabe torna in libreria e questo significa solo una cosa, mettere in pausa tutto quello che si sta leggendo per tuffarsi nel suo nuovo thriller, una storia da cui mi aspettavo davvero tanto e che ovviamente mi ha convinto, stupendomi di come l'autrice avesse orchestrato tutto in modo perfetto. La protagonista di questa nuova lettura è Norah, una donna che dopo aver lasciato il fidanzato ha deciso di andarsene anche da Berlino, trasferendosi a Vienna, dove sa di poter ricominciare la sua vita da capo, lontana da un passato che ancora le fa molto male. Al suo arrivo tuttavia viene accolta da una strana donna, che mentre Norah passeggia per strada la ferma e le fa una strana premonizione: ucciderà un uomo di nome Arthur Grimm e sarà proprio lei a volerlo, durante la serata dell'11 febbraio. Norah viene subito toccata da questa frase, già è consapevole di avere una sorta di ombra del male che la insegue, questo è solo la conferma che di fatto c'è qualcosa che non va in lei. Inutili quindi sono i suoi sforzi di non pensare alla profezia e di buttarsi sul suo lavoro di giornalista, il nome di Artur Grimm continua a saltare fuori e anche il suo passato: la sua vicina di casa infatti assomiglia in modo particolare ad una persona a cui era molto affezionata. Come se non bastasse in casa sembrano apparire e scomparire oggetti, come se qualcuno si divertisse a spiarla e controllarla. Cosa sta succedendo alla sua vita? Davvero la profezia sarà in grado di avverarsi e di farla diventare quindi un'assassina?
Melanie Raabe è un'autrice che ho conosciuto due anni fa, con il suo secondo romanzo tradotto in Italia, ossia La verità, e da quel momento mi sono innamorata perdutamente di lei, del suo modo di scrivere e delle sue storie, anzi quella lettura rimane per me uno dei più bei thriller che ho mai letto in vita mia, per cui le aspettative per il suo nuovo romanzo erano decisamente alle stelle. Questa volta l'autrice ha voluto sicuramente osare, creando un romanzo che gioca sull'elemento di mostrare tutti gli elementi da troppo vicino, in modo tale da non farci capire cosa sta succedendo in verità nel grande schema, una tattica ben conosciuta che la Rabee è riuscita a mettere in atto molto bene, senza mai far capire al lettore la verità, almeno fino a quando è arrivato il momento giusto per mostrarla. Quello che confonde la protagonista, così come il lettore, è il fatto di ritrovarsi nell'orbita di uno sconosciuto, una persona mai vista prima, che in qualche modo inizia a definire la nostra vita. Infatti il non conoscere Arthur Grimm non fa che spingere Norah ad indagare su di lui e a trovare in qualche modo dei collegamenti con lei e il suo passato, perchè se merita di morire, come ha suggerito la profezia e come le suggeriscono messaggi misteriosi, deve essere colpevole di qualcosa che solo lei può vendicare, qualcosa che l'ha segnata per sempre. E intanto che i giorni passano, l'11 febbraio si fa sempre più vicino, così come la scelta di Norah se compiere o meno il suo destino.
La tematica centrale su cui si focalizza il romanzo è l'essere in grado di plagiare la mente umana e di conseguenza indurla a compiere qualcosa che mai avrebbe creduto di fare. La vita di Norah è ben lontano dall'essere perfetta: ha lasciato la sua città e il suo fidanzato, in ufficio è sempre precisa nel suo lavoro tuttavia non permette a nessuno dei suoi colleghi di conoscerla, ha un buon rapporto con i due amici Paul e Max, ma anche per quanto riguarda loro non si apre completamente, ossia non condivide le sue paure e le sue preoccupazioni perchè sa quanto possano sembrare bizzarre e purtroppo il suo passato da ex drogata non le consente di avere troppo credito, infatti spesse volte sia la sua migliore amica, che vive ancora a Berlino, sia Max e Paul le chiederanno se è ritornata ai vecchi errori, quindi tutto si può dire di Norah, tranne che sia una persona pericolosa. Eppure la profezia misteriosa, i messaggi sempre più insistenti che riceve e la sua ossessione per Arthur Grimm, di cui si convince essere una persona malvagia, non fanno che avvalorare la tesi della senzatetto, quindi Norah ogni giorno che passa è costretta a combattere con se stessa sul da farsi, diventare un'assassina oppure restare sulla via della legalità, senza fare nulla di irreversibile.
Melanie Raabe quindi gioca con la mente della sua protagonista, facendole vivere una vera e propria lotta interiore, che porta a galla anche ricordi del passato che aveva cercato di chiudere in un cassetto, inutilmente.
Non è solo Norah tuttavia la voce narrante di questa storia, nella lettura infatti si impone una seconda voce, che rimane un mistero fino a quando non è giunto il momento di rivelarsi, una voce che sembra decisamente determinata a compiere qualcosa di sconvolgente e di terribile.
Inoltre Norah in questo romanzo non è sola, ci sono tantissimi personaggi che nel bene o nel male influiscono nella sua vita e che rendono il suo soggiorno a Vienna davvero movimentato. In primis c'è Theresa, la sua vicina di casa e una donna con cui inizialmente Norah non vuole avere niente a che fare poichè le ricorda troppo una persona del suo passato ed è una ferita che fa ancora male, tuttavia ben presto deciderà di aprirsi con lei, specie perchè la donna sa cosa significa sentirsi sola, così come Norah, che a volte non riesce a contattare i suoi amici Paul e Max e quindi si sente abbandonata da loro. Anche Sandra, la migliore amica di Norah che vive ancora a Berlino e anche un'abile avvocato sempre pronta a darle consigli, ultimamente la avverte più lontana che mai e la sua accusa di essere tornata a drogarsi non fa che allontanare le due.
Tra questi non può non aggiungersi la senzatetto che sconvolge fin da subito la vita di Norah, quella che la aggredisce con la profezia e che poi scompare dai radar, così come si impone nella vita della protagonista Arthur Grimm e quello che può aver fatto nella sua vita per essere odiato così tanto dalla persona che continua a mandare messaggi a Norah. Tutti questi personaggi sono essenziali per questa storia, ognuno di loro è un piccolo tasselo che va ad incastrarsi man mano al puzzle da costruire, rivelando quindi il grande disegno dell'autrice per questa storia.
E' scontato dire che ho letto il romanzo in poche ore, non solo per via dello stile molto semplice e fluido dell'autrice, ma proprio perchè davvero curiosa di dove volesse andare a parare questa storia, che durante la narrazione ha creato aspettative parecchio alte, le quali non sono state certamente deluse. Forse in generale mi aspettavo qualcosa di più, non c'è nulla che non vada in questa storia, sono io che continuo a considerare il precedente romanzo un vero e proprio capolavoro e quindi questo libro mi è sembrato un poco sottotono per quanto riguarda le abilità dell'autrice.
Onestamente sono convita che sul grande schermo l'impatto emotivo e scenico avrebbe un effetto cento volte più grande che leggerlo, anzi proprio per come è costruito sembra già pronto per una trasposizione al cinema.
L'ombra è una storia che mette angoscia, che insieme alla sua protagonista non ci fa più sentire sicuri di nulla, non solo per la nostra incolumità ma anche per la nostra stessa identità. La mente di Norah infatti è in continua lotta su cosa fare, segno che basta davvero poco a convincere una persona di quello che vogliamo, una semplice suggestione e si è in grado di pensare l'impensabile. Ma quello che l'autrice analizza, di fatto, è se si è davvero in grado di cambiare la propria indole per colpa di un intervento esterno, se effettivamente la strada del nostro destino è già stata decisa oppure siamo noi a sceglierla, e per avere questa risposta, non vi resta che leggere "L'ombra".
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si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio
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