giovedì 22 agosto 2019

Recensione "Petrademone 2 - La terra del non ritorno" di Manlio Castagna

Buona sera bookspediani.
Finalmente riesco a parlarvi di uno dei seguiti che più attendevo quest'anno, ossia Petrademone, di cui ora aspetto con grande trepidazione il capitolo finale!



Titolo: Petrademone 2 - La terra del non ritorno
Autore: Manlio Castagna
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Data di uscita: 5 Febbraio 2019



Lasciato ormai il nostro mondo, Frida, Miriam e i gemelli Oberdan si inoltrano nei regni di Amalantrah per salvare i cani spariti, ritrovare i propri cari e soprattutto Iaso, il guaritore, l’unico in grado di curare Gerico dal veleno degli uomini vuoti. 

Nel viaggio dentro le perenni nebbie di Nevelhem, le strade dei ragazzi si dividono e le missioni si fanno sempre più difficili. Dovranno affrontare nuove e inquietanti creature (animali vampiro, aquiloni ingannatori, ipnoratti e spettri affamati di paura), viaggiare su vascelli fantasma in fiumi di tenebra e scoprire citt sbalorditive. Ad aiutarli gli intrepidi border collie di Petrademone, che staranno al loro fianco nei momenti decisivi. Numerosi saranno gli enigmi a cui dovranno dare una risposta: chi domina gli adoratori di Shulu? Perché Miriam non ha voce, ma sa far comparire parole profetiche sul Libro delle Porte? Perché il Signore degli Incubi imprigiona le anime dei bambini dietro gli specchi? I ragazzi dovranno puntare al cuore stesso del Male e disinnescarlo. Sapranno farlo senza perdersi?


IL MIO VOTO


Dopo il finale del primo volume di Petrademone, non vedevo assolutamente l'ora di immergermi di nuovo in questo mondo, eppure non ho mai trovato un attimo di tempo per farlo, in primis perchè era una lettura che volevo gustarmi appieno, in secondo luogo perchè ero sicura che sarei morta senza avere il terzo tra le mani e infatti in questo momento sto scalpitando per poter leggere la conclusione di questa serie che mi ha rubato il cuore fin dalla prima pagina del primo libro e ha continuato a farlo per tutte le più di cinquecento pagine del secondo volume, regalandomi continue emozioni, continui stati di ansia e soprattutto un'ambientazione talmente ben descritta da sembrare di essere davvero con i protagonisti di questa storia, nel pericoloso regno di Amalantrah. Infatti per questa seconda avventura dovete dimenticarvi di Petrademone, perchè il luogo in cui ci troviamo è ben più inquietante e soprattutto pericoloso e Frida, Miriam, Gerico e Tommy verranno messi davvero a dura prova, ma così come lo stesso Barnaba, il quale sarà solo nel suo mondo e con troppe spiegazioni da dare, mentre lotta contro il tempo per salvare la moglie e i ragazzi. In particolare è Gerico quello ad essere più in pericolo, che deve essere curato alla svelta dal veleno degli uomini vuoti, altrimenti rischia di cambiare per sempre, divorato dalla malinconia.
E intato questa volta anche il vecchio Drogo avrà un ruolo molto più importante di quello che pensiamo, non a caso è proprio lui ad aprire la storia, raccontando quello che gli è successo in passato e quello che ha intenzione di fare oggi.


Appare chiaro fin dalle prime pagine che il tono di questo romanzo è totalmente diverso dal primo: se in Pedrademone - Il libro delle porte, la storia aveva la funzione di introdurci in un mondo completamente nuovo, un mondo che richiedeva comunque un prezzo da pagare, soprattutto la continua sparizione dei bordier collier, nel secondo capitolo la posta in gioco si alza di molti più livelli, pretendendo dai suoi personaggi una grandissima forza di volontà, un grande spirito di sacrificio soprattutto poichè spesso vengono chiamati a compiere scelte impossibili: una singola decisione infatti, può cambiare il destino di tante vite e purtroppo alcune scelte sono irreversibili. Questo non significa certamente che il romanzo appare più pesante, anzi, come sempre la scrittura di Manlio Castagna è scorrevole, diretta, descrittiva al punto giusto e soprattutto emozionante, coinvolgente. Non sono solo i luoghi di cui ci parla a farci trovare completamente immersi in questo mondo, è la sua capacità di trasmettere le emozioni e le sensazioni dei suoi personaggi a renderci completamente partecipi di questa avventura dalle tinte più misteriose e soprattutto più spaventose. Tantissime sono le risposte che abbiamo da questo secondo capitolo, che non funge da libro di transizione, anzi è un signor romanzo in cui accadono tantissimi avvenimenti che cambiano spesso le sorti dei nostri protagonisti, in un continuo crescendo di colpi di scena e di nuovi paurosi nemici, che non fanno che ostacolare il cammino di Frida, Miriam e dei fratelli Oberdan, i quali sono ben determinati a trovare tutti i cani scomparsi e a curare Gerico, ma quello che non sanno è che la terra del non ritorno, dove si trovano, nasconde tanto altro e per quante risposte riceviamo, restano in sospeso ancora domande che troveranno presto la loro risposta.


Nel primo capitolo di Petrademone il punto di forza della storia era soprattutto nell'unione dei ragazzi, ora purtroppo sono costretti a diversi e quindi Frida segue il suo percorso con Asteras, uno degli ultimi Sorveglianti rimasti che si occupa di proteggere il cancello che separa i mondi, mentre invece Tommy, Gerico e Miriam restano con Klam, pronti a trovare il loro amico a quattro zampe e ovviamente la persona che può guarire Gerico, anche se questo sembra essere solo una leggenda, per cui la loro missione è provare che tutte le voci si sbagliando, altrimenti devono ammetter che per Gerico potrebbe non esserci alcuna speranza di ripresa. Nessuno dei percorsi intrapresi dai ragazzi è facile, in particolare quello di Frida, la quale non solo ha la possibilità di incontrare di nuovo i border collier, ma ha anche la possibilità di comprendere meglio se stessa e la famiglia che ha perduto, così facendo porta a galla dei misteri molto pericolosi, che provocano un effetto domino che non fanno che metterla in pericolo, perchè Frida è una ragazza molto speciale si nota pagina dopo pagina. Il suo personaggio è sicuramente quello che più spicca, una ragazza davvero coraggiosa che non si lascia abbattere da niente e nessuno e che trova sempre la forza di andare avanti, nonostante le avversità. La sua forza di volontà è incredibile e dimostra di essere all'altezza delle aspettative del lettore, anche se lontana dai suoi amici. Anche Barnaba, per quanto sia al sicuro nel suo mondo, viene messo a dura prova: viene colpito dove fa più male, ossia sua moglie è in pericolo e non può nemmeno salvarla perchè ben presto viene sbattuto in carcere, dove è pronto a vivere il suo inferno personale, impotente per gli altri.


Ancora una volta Manlio Castagna dà prova della sua bravura, sapendo districarsi bene tra i vari personaggi e i vari scenari della sua storia, senza mai confondere il lettore poichè grazie alle sue descrizioni accurate è impossibile perdersi, semmai tutto il contrario, restiamo sempre attenti a quello che accade e soprattutto ogni filone narrativo appare coinvolgente, tanto che si vorrebbe arrivare in fretta alla fine per avere tutte le risposte, anzi averle è quasi una necessità. Ho seguito con grande stupore la situazione di Barnaba e come facilmente la sua vita è precipitata, si è rivelato un bellissimo personaggio per cui non mi aspettavo di stare così male nel vederlo lontano dall'azione e soprattutto impossibilitato ad aiutare le persone che più ama. Su Frida mi sono già espressa, è certamente lei la stella più brillante di questa storia e una volta che viene separata dai suoi amici si nota quanto il suo percorso e la sua crescita siano importanti per la storia. In questo secondo libro acquista più consapevolezza di se stessa, è in costante ricerca della sua vera identità, qualunque essa sia, la quale viene con un grande fardello da portare e una missione davvero importante. Ma non si può ignorare il fatto che anche Miriam dia prova del suo valore, quella ragazza a cui viene strappata la voce ma che in qualche modo trova sempre un mezzo per farsi sentire forte e chiaro. E sebbene siano separati, è sempre l'amicizia il vero asso nella manica dei quattro ragazzi, perchè sia che siano vicini sia che siano lontani sanno di poter tendere la mano e di trovare un aiuto dall'altra parte.


L'elemento che più ho amato è la grande presenza del fantasy che troviamo in questo secondo romanzo: nel primo l'autore aveva solo accennato questa piccola parte di magia, ma in questo capitolo dà sfogo a tutta la sua fantasia, creando mondi fantastici e meravigliosi ma allo stesso tempo terribili e spaventosi, dove le anime dei bambini vengono intrappolate negli specchi e quindi questi vivono una vità a metà, perchè incompleti; dove ci sono guardiani a proteggere questo mondo incredibile dai nemici più pericolosi, pronti a tutto pur di ottenere i loro scopi.
Strane creature appaiono in questo mondo, alcune innoque, altre terribilmente malvagie, eppure Manlio Castagna riesce a caratterizzare ogni singola comparsa, rendendo ogni personaggio che scopriamo unico nel suo genere. Certamente non possono mancare gli amati border collier che abbiamo imparato ad amare e che ancora una volta saranno schierati dalla parte di Frida per aiutarla e proteggerla da questo mondo, che sembra davvero troppo interessato a lei. Oltre all'elemento fantasy, Manlio Castagna è stato bravissimo nel costruire una storia che via via che prosegue assume un ritmo sempre più incalzante, che crea assoluta dipendenza e che costringe il lettore a divorarsi il romanzo in un attimo, tanta è la voglia di sapere, così come sono tante le emozioni che si provano durante la lettura, ma alla fine resta solo la disperazione perchè bisogna attendere il terzo libro per scoprire come terminerà questa meravigliosa storia e io non vedo l'ora!



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