Cari bookspediani buona domenica.
Un'altra settimana è passata e siamo già alla fine di febbraio, che sembra essere volato e allo stesso tempo essere stato molto lento. Una costante però sono sempre le letture e anche oggi io e Sandy siamo pronte a darvi i nostri consigli della settimana. Carta e penna alla mano, si parte!
TRAMA:
New York, una torrida estate del '65. Capelli cotonati rosso fuoco, pantaloni Capri, sigaretta tra le labbra: Ruth Malone, divorziata e giovane madre di due bambini, è la Marilyn del quartiere. Le piace bere, uscire, avere uomini diversi, specie ora che ha dato il benservito al marito Frank, con cui è in guerra per la custodia dei bambini. Cindy e Frank Jr. sono i suoi piccoli tesori, i capelli che pettina ogni mattina e le bocche che sfama ogni giorno, stando attenta che mangino abbastanza verdura.
Ma poi, un mattino, Ruth non li trova più nei loro lettini. La polizia arriva e subito qualcosa non quadra: trovano le bottiglie di bourbon vuote, i bigliettini d'amore di troppi uomini in una valigetta sotto il letto, e Ruth troppo truccata, troppo bella. Le vicine scuotono il capo: il Queens intero sembra traboccare di pettegolezzi e mezzi sussurri, "madre distratta", "l'ha fatto apposta".
Pian piano Ruth si accorge che la "verità" degli altri - senza prove a suffragarla, solo illazioni - le si sta chiudendo sopra come il coperchio di una bara. Solo Pete Wonicke, giornalista in cerca di storie, cercherà di guardare oltre le apparenze, innamorandosi di questa donna sbagliata, che pagherà la propria imperfezione nel modo più terribile.
Emma Flint è un'autrice decisamente da tenere d'occhio, non solo per la sua abilità narrativa, in grado di non annoiare mai e di tenere sempre alta l'attenzione, ma soprattutto per come ha costruito i suoi personaggi.
Onestamente ho trovato un pelo più debole la parte dedicata a Pete Wonicke, soprattutto per come ha sviluppato come tutti gli altri una sorta di ossessione per la donna, ma tutto sommato la sua versione è necessaria per darci un punto di vista esterno e in teoria imparziale.
Tutta la verità su Ruth Malone è una lettura che ho trovato tremendamente interessante e che non dimenticherò così facilmente, decisamente un'ottimo esordio narrativo.
Ma poi, un mattino, Ruth non li trova più nei loro lettini. La polizia arriva e subito qualcosa non quadra: trovano le bottiglie di bourbon vuote, i bigliettini d'amore di troppi uomini in una valigetta sotto il letto, e Ruth troppo truccata, troppo bella. Le vicine scuotono il capo: il Queens intero sembra traboccare di pettegolezzi e mezzi sussurri, "madre distratta", "l'ha fatto apposta".
Pian piano Ruth si accorge che la "verità" degli altri - senza prove a suffragarla, solo illazioni - le si sta chiudendo sopra come il coperchio di una bara. Solo Pete Wonicke, giornalista in cerca di storie, cercherà di guardare oltre le apparenze, innamorandosi di questa donna sbagliata, che pagherà la propria imperfezione nel modo più terribile.
Tutta la verità su Ruth Malone è un romanzo decisamente complesso per la tematica che approfondisce, spesso brutale, che viaggia tra la sottile linea di vittima o colpevole, non facendo comprendere fino alla fine chi è davvero chi e una volta che le maschere finalmente cadono, il lettore si ritrova in qualche modo svuotato.
Tutto il peso di quello che ha letto gli piomba addosso all'improvviso, come un forte pugno allo stomaco, lasciandogli l'amaro in bocca proprio perchè per quanto sia un romanzo di fantasia da parte dell'autrice, non si discosta così tanto dalla realtà non solo dell'epoca ma anche dei nostri giorni, ed è quello a fare più male.Emma Flint è un'autrice decisamente da tenere d'occhio, non solo per la sua abilità narrativa, in grado di non annoiare mai e di tenere sempre alta l'attenzione, ma soprattutto per come ha costruito i suoi personaggi.
Onestamente ho trovato un pelo più debole la parte dedicata a Pete Wonicke, soprattutto per come ha sviluppato come tutti gli altri una sorta di ossessione per la donna, ma tutto sommato la sua versione è necessaria per darci un punto di vista esterno e in teoria imparziale.
Tutta la verità su Ruth Malone è una lettura che ho trovato tremendamente interessante e che non dimenticherò così facilmente, decisamente un'ottimo esordio narrativo.
TRAMA:
Nella casa del dio Sole nasce una bambina, Circe, tanto diversa dai suoi genitori e fratelli divini. Ha un aspetto fosco, un carattere difficile e, soprattutto, preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Per queste sue eccentricità, e a seguito dei primi amori infelici, finirà esiliata sull'isola di Eea, dove affinerà le arti magiche, scoprirà le virtù delle piante e apprenderà a addomesticare le bestie. Qui il suo destino si incrocerà con quello di alcuni dei principali eroi della mitologia classica: l'inventore Dedalo e il suo figlio ribelle Icaro, il mostruoso Minotauro, l'avventuroso Giasone e la tragica Medea, e poi, naturalmente, il suo amato Odisseo, ma anche il figlio di lui Telemaco e la moglie Penelope..
Fino ad ora avevo sentito solo lodi per Madeline Miller senza però controllare io stessa e ora che ho letto un suo romanzo posso comprendere perchè è tanto acclamata e questo mi spinge sempre di più ad avventurarmi sul suo romanzo d'esordio. Con Circe la Miller ha fatto davvero uno splendido lavoro, non limitandosi a raccontare un semplice mito di un personaggio famoso, ma lo ha plasmato dall'inizio alla fine, costruendolo secondo il suo giudizio e rendendo la maga una protagonista estremamente interessante, cosa che studiando l'Odissea a scuola certamente non si verificava.
Il romanzo è composto da quasi quattrocento pagine eppure lo stile dell'autrice è scorrevole, trascinante e non annoia mai, anzi a tratti è davvero difficile staccarsi da questa storia poichè si è sempre più rapiti dalla vicenda di Circe e dal suo bellissimo percorso evolutivo.
Non è facile scrivere romanzi su personaggi mitologici e farli sentire vicino al lettore, quasi fosse una persona semplice e normale che potremmo incrociare per strada, eppure la Miller c'è riuscita, suscitando una tremenda empatia per Circe, ma non solo per lei poichè tutti gli altri personaggi che compaiono nella storia sono ben caratterizzati e soprattutto l'intera famiglia degli dei è capace di farsi odiare come pochi. Circe è un romanzo che sono sicura incanterà i tutti i lettori, anche gli avversi alla mitologia, perchè non si può leggere questo libro e non venirne affascinati e uscirne completamente rapiti dalla sua protagonista e dalla sua autrice.
Titolo: Ricorda il tuo nome
Autore: Nicola Valentini
Editore: Leone Editore
Genere: Thriller
Data di uscita: 7 Febbraio 2019
Autore: Nicola Valentini
Editore: Leone Editore
Genere: Thriller
Data di uscita: 7 Febbraio 2019
TRAMA:
Il tema più importante che tratta il romanzo tuttavia è la privazione della propria identità: essere un prigioniero in un campo di concentramento in primoluogo significava essere privato di chi si era, non più una persona con un nome ma un semplice numero, più facile da ricordare e più semplice da uccidere. Sapere di essere una vittima di quel tempo è di per sè sconvolgente, ma non avere ricordi di tutto quello che si è affrontato e non sapere nemmeno chi si è, penso sia ancora più crudele poichè a dimostrazione di quello che si è passato ci sono semplicemente le ferite fisiche a dimostrarlo, ma senza un nome o un passato non si possono mettere le radici per il futuro e proprio durante il suo viaggio sulla scia della vendetta Zakhor verrà a patti con il suo passato. Aggiungere ad un romanzo ambientato durante la seconda guerra mondiale l'elemento di suspense penso sia stata decisamente una delle tante carte vincenti poichè non solo si è curiosi di scoprire dove arriverà la vendetta di Zakhor e Saul, ma anche di sapere se il primo ritroverà i suoi ricordi. Come esordio narrativo è stato un vero e proprio trionfo, una lettura che non può mancare nella libreria di un lettore e che dimostra che non serve andare oltreoceano per trovare bravi autori, Nicola Valentini non ha nulla da invidiare a nessuno, anzi il suo percorso non può che portarlo ancora più in alto e io non vedo l'ora.
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