Buona sera bookspediani.
Sembra che non riusciamo a liberarci dal freddo, non appena arriva qualche giorno di caldo, torniamo a temperature polari e di conseguenza è difficile uscire da sotto le coperte e fare qualcosa.
Ma non possono certo mancare i consigli della settimana per cui io e Sandy siamo pronte a parlarvi delle nostre letture preferite!
TRAMA:
Anna è sconvolta quando, a sette mesi di distanza dalla morte per suicidio del padre, sua madre sceglie di togliersi la vita nello stesso identico modo. Almeno, questo è quanto stabilisce la polizia. Ma qualcosa dentro Anna, innamorata del suo ex terapeuta e da poco divenuta mamma, si ribella all’evidenza. Nulla, nel passato della sua famiglia, giustifica un epilogo tanto drammatico. Trascorso qualche tempo dal nuovo lutto, Anna riceve un biglietto anonimo che sembra confermare i suoi sospetti. Tanto basta a spingerla a rivolgersi alla polizia nella speranza che il caso venga riaperto. L’unico disposto a darle ascolto, però, è Murray Mackenzie, poliziotto in pensione. Mackenzie, marito devoto di una donna che soffre di depressioni violente, si impegna a riaprire ufficiosamente il caso, convinto che solo nuovi e concreti indizi potranno persuadere i colleghi a prendere sul serio i dubbi di Anna…
A fare compagnia nella narrazione ad Anna e Murray c'è un terzo personaggio, che posso dirvi essere quello più interessante e ben studiato di tutto il romanzo, che getta sopra la storia una buona dose di suspense. E' proprio quando tutto sembra scontato, che l'autrice dimostra di saperci fare con i romanzi e cambia completamente le carte in tavola, prendendo una direzione completamente diversa.
E' questo quello che mi piace della MacKintosh, il fatto che riesce a far credere al lettore di avere capito tutto per poi sorprenderlo ribaltando tutta la situazione. Se poi aggiungiamo il fatto che riesce ad aggiungere nelle sue storie non solo una buona dose di mistero e di suspense, ma anche tematiche attuali che va poi ad approfondire man mano che si sviluppa il romanzo, questo non fa che confermare la sua bravura. Inizialmente ero spaventata dalla mole di pagine della storia, che conta quasi cinquecento pagine, e spesso mi accorgo che per alcune trame non è necessario dilugarsi così tanto, per questo caso devo ammettere che l'autrice non poteva fare diversamente: la storia poteva svilupparsi solo in questo modo. Il ritmo della narrazione è sempre serrato, più adrenalinico in alcuni momenti, ma questo costringe il lettore a volerne sapere sempre di più. Ancora una volta Clare MacKintosh ha provato il suo valore e io non posso che volere sempre più romanzi di questa autrice.
A fare compagnia nella narrazione ad Anna e Murray c'è un terzo personaggio, che posso dirvi essere quello più interessante e ben studiato di tutto il romanzo, che getta sopra la storia una buona dose di suspense. E' proprio quando tutto sembra scontato, che l'autrice dimostra di saperci fare con i romanzi e cambia completamente le carte in tavola, prendendo una direzione completamente diversa.
E' questo quello che mi piace della MacKintosh, il fatto che riesce a far credere al lettore di avere capito tutto per poi sorprenderlo ribaltando tutta la situazione. Se poi aggiungiamo il fatto che riesce ad aggiungere nelle sue storie non solo una buona dose di mistero e di suspense, ma anche tematiche attuali che va poi ad approfondire man mano che si sviluppa il romanzo, questo non fa che confermare la sua bravura. Inizialmente ero spaventata dalla mole di pagine della storia, che conta quasi cinquecento pagine, e spesso mi accorgo che per alcune trame non è necessario dilugarsi così tanto, per questo caso devo ammettere che l'autrice non poteva fare diversamente: la storia poteva svilupparsi solo in questo modo. Il ritmo della narrazione è sempre serrato, più adrenalinico in alcuni momenti, ma questo costringe il lettore a volerne sapere sempre di più. Ancora una volta Clare MacKintosh ha provato il suo valore e io non posso che volere sempre più romanzi di questa autrice.
TRAMA:
In un futuro non troppo lontano, in seguito alla Caduta, il mondo è ridotto ai minimi termini. Gli Stati non esistono più e i sopravvissuti alle guerre e alle carestie si sono riuniti in piccole comunità che vivono in campi organizzati in mezzo alla foresta, fatti di sterrati e capanne costruite con materiali di recupero. Alle loro spalle, i resti delle frenetiche città di un tempo, ridotte ormai a un ammasso di rovine e teatro d'azione di predoni pericolosi e brutali che si aggirano per le strade deserte a caccia di cibo e di ignari viandanti da uccidere per divertimento. Non esistono più regole, né alcuna sicurezza al di fuori del proprio campo. Non esiste pietà verso il nemico, tanto meno esiste lealtà, se non nei confronti del proprio gruppo di appartenenza. Le comunità, infatti, possono contare solo sulle loro forze per sopravvivere, e sono in costante lotta l'una con l'altra per accaparrarsi (e sottrarsi) le poche risorse disponibili. In uno scenario del genere, fatto di violenza e prevaricazione, avviene il primo incontro tra Hayden e Grace. Un incontro fatale, il loro. Fin dal primo sguardo, infatti, entrambi avvertono una strana tensione, un'attrazione che via via crescerà diventando sempre più forte, e infine irresistibile. E questo è quanto di peggio potesse capitare. Perché lui, occhi verdi, un fisico che incute timore e una spiccata attitudine al comando, è il giovane leader di Blackwing e si farebbe uccidere pur di proteggere la sua gente, mentre lei, caparbia, bellissima e abile nel combattimento più di qualsiasi altra ragazza Hayden abbia mai incontrato, è la figlia del capo della comunità rivale di Greystone. Perché entrambi sono stati educati a odiarli, i nemici, a non fidarsi di loro, e possibilmente a eliminarli, senza alcuna esitazione. Perché la passione che li divora è un pericolo: li rende vulnerabili. E potrebbe generare il caos nella loro vita e in quella di chi li circonda.
Non è facile, in un panorama letterario come quello di oggi, riuscire a creare una storia originale ed interessante ma Megan DeVos mi ha positivamente sorpresa con questo romanzo, perchè onestamente non mi aspettavo che mi sarebbe piaciuto così tanto e di divorarlo in poche ore, tanto da desiderare subito il secondo capitolo, che spero arrivi molto presto. Ma non sono solo i protagonisti principali e l'ambientazione a fare di Anarchy un buon prodotto, sono anche i personaggi secondari ad essere estremamente importanti e anche interessanti.
Nello specifico parlo di Jett, il bambino che ha risparmiato Grace e a cui Hayden tiene enormemente, che protegge sempre ad ogni costo. Ma anche i migliori amici di Hayden, ossia Dax e Kit, sono dei personaggi fantastici: tremendamente sospettosi nei confronti di Grace e pronti a proteggere il loro leader in ogni momento. E' grazie a loro che ci sono anche momenti ironici e divertenti nella storia, che non è assolutamente pesante ma tuttavia la situazione descritta dall'autrice non è certo delle più allegre, per cui servono momenti ironici per smorzare l'atmosfera.
La DeVos è davvero brava in questo: passare da momenti di tensione massima a momenti di ironia e simpatia come se nulla fosse successo, lasciando sulle spine il lettore e costringendolo quindi ad andare avanti con la lettura.
Dunque gli elementi per essere una splendida lettura ci sono tutti: un wordbuiling ben costruito, che si può approfondire di più ma che da già l'idea di dove si svolge la storia e delle condizioni in cui versa il mondo, due personaggi ben caratterizzati, che hanno ancora tanto da dire, che vivono un amore che agli occhi di tutti sembra impossibile, tanto che anche loro stessi faticano inizialmente ad accettarlo e che non vogliono ammettere a voce alta, e un ritmo sempre più serrato che regala continue emozioni al lettore.
Nello specifico parlo di Jett, il bambino che ha risparmiato Grace e a cui Hayden tiene enormemente, che protegge sempre ad ogni costo. Ma anche i migliori amici di Hayden, ossia Dax e Kit, sono dei personaggi fantastici: tremendamente sospettosi nei confronti di Grace e pronti a proteggere il loro leader in ogni momento. E' grazie a loro che ci sono anche momenti ironici e divertenti nella storia, che non è assolutamente pesante ma tuttavia la situazione descritta dall'autrice non è certo delle più allegre, per cui servono momenti ironici per smorzare l'atmosfera.
La DeVos è davvero brava in questo: passare da momenti di tensione massima a momenti di ironia e simpatia come se nulla fosse successo, lasciando sulle spine il lettore e costringendolo quindi ad andare avanti con la lettura.
Dunque gli elementi per essere una splendida lettura ci sono tutti: un wordbuiling ben costruito, che si può approfondire di più ma che da già l'idea di dove si svolge la storia e delle condizioni in cui versa il mondo, due personaggi ben caratterizzati, che hanno ancora tanto da dire, che vivono un amore che agli occhi di tutti sembra impossibile, tanto che anche loro stessi faticano inizialmente ad accettarlo e che non vogliono ammettere a voce alta, e un ritmo sempre più serrato che regala continue emozioni al lettore.
TRAMA:
Immagina di poter cancellare per sempre un ricordo, una colpa, un segreto. C’è stato un tempo in cui ciò era possibile. Abili rilegatori, nelle loro polverose botteghe, oltre a modellare la pelle e incollare fogli, aiutavano le persone a dimenticare. Seduti con un libro tra le mani, ne ascoltavano le storie e, parola dopo parola, le cucivano tra le pagine, intrappolandole tra i fili dei risguardi. Così, il ricordo spariva per sempre dalla memoria: catturato dalla carta, non lasciava più alcuna traccia di sé. Per anni l’anziana Seredith ha praticato questo affascinante mestiere. Ma ora è il momento di trovare un apprendista, qualcuno cui trasmettere le sue preziose conoscenze. La scelta cade su Emmett. Sarà lui il nuovo rilegatore, un giovane per cui i libri sono sempre stati un oggetto proibito: Emmett li teme, pur ignorando il motivo di tale paura. Eppure, giorno dopo giorno, fa suo il compito di raccogliere segreti, colpe e confessioni. E il laboratorio in cui quel miracolo si compie, ormai, è come casa sua. Crede di conoscerne ogni angolo fino a quando scopre una stanza di cui nessuno gli aveva parlato. Al suo interno un’immensa libreria. Tra quegli scaffali, Emmett trova un libro che reca il suo nome e custodisce un ricordo che gli appartiene. Non c’è alcun dubbio, ma il ragazzo non sa di cosa si tratta. Non può saperlo. Ed è ora di scoprirlo. Perché per capire chi è veramente ha bisogno di conoscere ogni cosa, anche ciò che ha voluto o dovuto dimenticare.
Bridget Collins è riuscita ad intrattenermi per tutte le più di quattrocento pagine di cui è composta la storia: non c'è mai stato un attimo in cui la mia attenzione sia calata, un attimo in cui abbia voluto posare il libro: mi sono staccata dalla lettura solo una volta terminata e sapete che sono rapida a leggere libri, ma questa volta terminarlo era proprio un bisogno di cui non potevo fare a meno.
Sebbene sia ambientato nel passato, gli elementi di cui va a parlare sono decisamente attuali: il primo tra questo è la vera tematica del romanzo stesso, ossia il ricordo. Penso che qualunque persona al mondo sarebbe disposta a pagare oro la possibilità di cancellare dalla propria memoria un ricordo spiacevole, ma è ancora più intenso vedere che la Collins ha studiato si un modo per rimuoverlo dalla mente, ma senza eliminarlo del tutto, riportandolo in un libro che è in fin dei conti la nostra storia, una storia che per quanto ci si provi, non si potrà mai cancellare o distruggere.
Un'altra grande tematica del romanzo è quello che si definisce un amore impossibile: un amore che si scopre subito perchè è impossibile non vederlo e per cui non si può non fare il tifo, anche se ostacolato da tutto e da tutti a causa dei soliti pregiudizi, che nemmeno al nostro tempo sono cambiati. Il rilegatore è una storia che, anche sforzandosi, non si può dimenticare e lascia un segno indelebile nella nostra, di storia.
Sebbene sia ambientato nel passato, gli elementi di cui va a parlare sono decisamente attuali: il primo tra questo è la vera tematica del romanzo stesso, ossia il ricordo. Penso che qualunque persona al mondo sarebbe disposta a pagare oro la possibilità di cancellare dalla propria memoria un ricordo spiacevole, ma è ancora più intenso vedere che la Collins ha studiato si un modo per rimuoverlo dalla mente, ma senza eliminarlo del tutto, riportandolo in un libro che è in fin dei conti la nostra storia, una storia che per quanto ci si provi, non si potrà mai cancellare o distruggere.
Un'altra grande tematica del romanzo è quello che si definisce un amore impossibile: un amore che si scopre subito perchè è impossibile non vederlo e per cui non si può non fare il tifo, anche se ostacolato da tutto e da tutti a causa dei soliti pregiudizi, che nemmeno al nostro tempo sono cambiati. Il rilegatore è una storia che, anche sforzandosi, non si può dimenticare e lascia un segno indelebile nella nostra, di storia.
Cosa ne pensate di questi consigli?
Vi ispira qualche lettura?
Nessun commento:
Posta un commento